2. Lettera del Presidente del Comitato dei Garanti Antonio Padoa Schioppa a Tommaso Detti, 6 dicembre 2001
Caro Collega,
ho avuto il Suo reclamo e desidero esprimere schiettamente il mio pensiero, naturalmente opinabile. Ho letto il giudizio che ha suscitato le sue critiche. Personalmente, io non avrei dato valutazioni di ordine ideologico se fossi stato chiamato ad esprimere un giudizio su un progetto storiografico. Però queste sono, come Lei sa perfettamente, del tutto normali e starei per dire inevitabili. Non ritengo scorretto esplicitarle, tanto più che esse non sono necessariamente legate ad un giudizio o ad un voto negativo. D’altra parte, credo non si possa negare che in qualche caso la composizione di un gruppo di lavoro può effettivamente considerarsi, a totio o a ragione non importa, non scientificamente adeguata per lo studio di un certo fenomeno storico. Se ad esempio – formulo consapevolmente un caso estremo che non ha alcuna relazione con il caso che La riguarda – io dovessi giudicare l’adeguatezza di un gruppo di studiosi tutti appartenenti all’università statunitense dei mormoni a studiare la riforma della Chiesa di Gregorio VII ovvero il concilio Vaticano I, avrei qualche dubbio sul risultato scientifico. Dico questo (a scanso di ogni possibile equivoco) senza minimamente entrare nel merito del giudizio espresso dal revisore in questione, giudizio che i garanti non possono comunque in alcun modo sindacare. Aggiungo infine, per quel che può valere (ma so che non è questo il punto che Le interessava sollevare), che anche ove il giudizio in questione fosse stato accantonato, la media degli altri quattro giudizi non avrebbe consentito di inserire utilmente in graduatoria il Progetto ai fini del finanziamento.
La prego di credermi, con la più viva stima, suo
Antonio Padoa Schioppa