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3. Rassegna Stampa dal 13 al 26 febbraio 2023

A cura di Luca Castiglioni e Deborah Paci

Stampa Estera: Kathimerini (Greek Edition, GR); Le Figaro (FR)

Il periodo oggetto di questa rassegna ha visto la stampa italiana dedicarsi a temi di scottante attualità come il dibattito sul 41bis, le primarie del Partito Democratico e l’anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina. Eventi mediatici e politici importanti, come la visita della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Ucraina e la morte di Maurizio Costanzo hanno monopolizzato l’attenzione dei quotidiani, lasciando spazi forse più liminali del solito a temi di taglio storico: cionondimeno, non è mancato il dibattito sull’uso politico della storia e sul senso dell’antifascismo in seguito agli eventi di Firenze.

Anniversari e celebrazioni, senza conciliazione

L’anniversario dell’invasione russa ha portato alcuni giornalisti a cercare di inquadrare le scelte di Putin in un arco storico e culturale di lungo corso, dimostrando quanto veritiera sia la massima sul senno del poi [1]. La realtà della guerra in corso ha anche visto il manifesto dedicare spazio al volume di Walter Fochesato sulla rappresentazione della guerra nell’editoria per bambini [2], così come la frastagliata posizione diplomatica di alcune nazioni in relazione al conflitto ha germinato alcune interessanti paralleli con la storia dei paesi non allineati della Guerra fredda [3].

La coda della commemorazione della Giornata del Ricordo per le vittime delle Foibe è stata piuttosto lunga sulle testate nazionali [4], polarizzando il dibattito con toni accesi e accuse incrociate: Avvenire non ha mancato di dare eco alle proteste mosse contro un incontro educativo presso un liceo di Orvieto definito giustificazionista, in quanto non ospitante rappresentati degli Esuli [5], così come il Giornale non ha mancato di dare spazio allo sdegno dei propri lettori nei confronti della titubanza di una parte degli italiani verso i toni e i contesti in cui si è svolta questa celebrazione [6]. Le voci degli esuli e dei loro discendenti hanno avuto spazio anche al di fuori del perimetro della celebrazione pubblica, dando voce alle conseguenze a lungo termine della loro espulsione dalla Iugoslavia [7].

I temi della Resistenza e della sua narrazione sono stati ripresi dagli articoli dedicati al simposio in onore di Beppe Fenoglio [8]. Nel filone degli anniversari è caduto anche il centenario dell’Aeronautica Militare, ricordato da Avvenire in occasione di uno dei convegni organizzati dall’arma aerea [9]. La celebrazione dell’Aeronautica non passa solo dalla convegnistica: la prossima messa in onda di un docu-film incentrato sulla figura di Francesco Baracca ha guadagnato una pagina intera ad una figura tanto cara all’arma dell’aeronautica, quanto a quella della propaganda nazionalista [10]. Se la qualità esegetica della rappresentazione della figura storica dell’asso della prima guerra mondiale non si discute, non altrettanto può dirsi per la fiction sulla prima avvocatessa italiana Lidia Poët [11], la cui rilettura viene accusata di essere troppo romanzata [12]. È stata infine accolta con interesse la possibilità di ripercorrere la storia d’Italia attraverso le fonti fotografiche della polizia [13]. Inoltre la Repubblica ha reso omaggio a Italo Calvino per l’anniversario della sua nascita, riproducendo in quest’occasione testi rari pubblicati dallo scrittore. Questa volta sono state riportate le sue riflessioni sul 1956 in Ungheria e sul Sessantotto [14].

Fascismo storico e antifascismo antistorico?

Le vicende di cronaca attorno ai fatti violenti di Firenze [15] e l’intreccio di interpretazioni antitetiche sull’antifascismo emerse dalle dichiarazioni del Ministro Valditara [16] hanno portato inevitabilmente all’uso della storia come oggetto di contesa nell’agone fra le parti [17], a dispetto di un clima già teso per quanto concerne i toni e le forme della narrazione storica nei media di massa, in cui l’antifascismo è accusato di essersi ridotto ad assurdo surrealismo [18]. Affermazioni in controtendenza con la riflessione – anche di taglio storico – proposta dal Presidente della Repubblica [19].

Naturalmente non tutte le testate hanno partecipato alla polemica [20], ma hanno dato invece spazio a voci autorevoli che, pur restando nel solco della ricostruzione degli eventi storici del fascismo italiano, hanno saputo evidenziarne le lunghe ombre contemporanee: attraverso la presentazione di volumi di taglio storiografico e divulgativo [21], ma anche dando spazio a interessanti studi sulle eredità artistiche e musicali del fascismo [22]. Hanno trovato spazio anche iniziative culturali che tengono alta l’attenzione sui temi della violenza coloniale italiana [23] e sulla necessità di creare una narrazione storica europea coerente su un tema che, benché non più vittima dell’oblio, conserva una memoria ancora fragile [24]. L’eco del “Piano Mattei” dell’attuale governo sembrerebbe rendere questa presa di autocoscienza ancora più urgente.

Ezio Mauro ha poi intervistato Giuseppe Pecoraro, prefetto di Roma dal 2008 al 2015 e attualmente coordinatore nazionale della lotta contro l’antisemitismo per il governo Meloni, che racconta la vicenda legata alla sepoltura di Erich Priebke risalente al 2013 [25]. A ripercorrere le vicende di alcune figure illustri di intellettuali e artisti che vissero in prima persona la stagione della Repubblica Sociale Italiana è Gianni Oliva, che pubblica un estratto del suo ultimo libro “Il purgatorio dei vinti” [26].

Nel periodo preso in esame in questa rassegna, ha trovato spazio il dibattito sulla Cancel Culture , che si è focalizzato sulla riedizione dei romanzi di Dahl [27], ma anche sulla censura cui è stato sottoposto il disegnatore della Disney Don Rosa [28], e il Giornale nella sua sezione dedicata alla storia – immaginiamo rigorosamente quella con la S maiuscola – ha esemplificato la dimensione strettamente militare e araldica che uno studio storico dovrebbe avere per rientrare nei criteri di “storia apolitica” [29]. L’iniziativa dell’editore Laterza di diffondere lo studio della storia anche attraverso i social con divulgatori di chiara fama ha invece colto favorevolmente l’attenzione di altre testate [30].

La storia italiana ha lasciato spazio a temi di impatto mondiale con l’articolo del Corriere della Sera dedicato alla ricostruzione delle brutalità delle Indian Resident Schools canadesi [31], al centro di grande attenzione nel corso degli ultimi anni e tristemente tornato alla ribalta della cronaca dopo le recenti scoperte delle fosse comuni attorno alle scuole gestite dai religiosi. Notizia ripresa in poche – pochissime – righe anche dalla stampa cattolica [32], la quale ha preferito valorizzare il contributo ora messo a disposizione degli studiosi dato dalla pubblicazione degli appelli di Pio XII [33] o ricordando figure importanti del mondo civile cattolico, come Vittorio Bachelet [34].

Raccontare gli anni Settanta e la nostalgia per gli anni Ottanta

Riflessioni sull’importanza degli anni Settanta e Ottanta del Novecento hanno progressivamente avuto sempre più spazio sulla stampa, specialmente in quella di sinistra. In queste settimane in particolar modo, attraverso la presentazione di volumi come quello dedicato a Rossana Rossanda [35], o nella retrospettiva critica sul movimento di Lotta Continua [36] e sulle stragi che hanno segnato quegli anni [37]. Anche la malattia dell’ex presidente americano Carter ha fatto riflettere sugli anni cruciali e fragili della sua amministrazione [38]. Ezio Mauro ha intervistato la scrittrice Isabel Allende che ha ricordato il presidente cileno a cinquant’anni dal colpo di Stato di Pinochet [39], mentre Alessia Grossi firma un articolo sulla morte di Pablo Neruda che riporta come la morte del poeta abbia avuto come mandante il dittatore cileno [40].

E se in Italia alcuni lettori si chiedono se proprio quegli anni non siano stati l’inizio di una lunga decadenza [41], dall’altra parte dello Ionio la riflessione sugli stessi temi è molto accesa: le retrospettive sulle eredità della dittatura dei colonelli e le proteste studentesche che diedero vita alla rivolta del Politecnico [42] si intrecciano con la curiosità del pubblico per la storia politica e sociale post-dittatoriale [43]. La tragedia del terremoto in Turchia ha stemperato il taglio giornalistico attorno all’anniversario della catastrofe dell’Asia Minore, lasciando spazio a riflessioni sulla didattica della ricorrenza [44]. La ricostruzione dello scontro tra Grecia e Turchia nel 1996 per l’isola di Imia [45] resta isolato sulla stampa, lasciando così ampio campo a temi molto diversi solitamente relegati agli addetti ai lavori, come la storia delle donne [46] o la storia della minoranza valacca [47].

Eredità e Identità

I temi storici hanno avuto uno spazio importante su Le Figaro, che ha proposto in tre puntate una riflessione sulla guerra di Vandea dalla prospettiva degli insorti, a partire dal film “Vaincre ou mourir” di Paul Mignot e Vincent Mottez, oggetto di accese critiche [48]. Sempre su Le Figaro Charles Jaigu, prendendo le mosse dal libro di Benjamin Morel intitolato “La France en miettes” affronta un capitolo spinoso della storia francese che è quello del rapporto della République con il regionalismo espresso dalle comunità còrse, alsaziani e bretoni e si domanda se per la Francia di oggi vi sia il rischio di divenire una «Cacania», termine concepito dallo scrittore Robert Musil per descrivere un Impero Austro Ungarico in decomposizione [49].

Il mix di glamour, potere e drappeggi della prossima incoronazione del re d’Inghilterra Carlo III ha affascinato il giornalismo italiano [50] e l’emergente problema della sublimata simbologia imperiale dell’istituzione monarchica e del suo rapporto con il mondo post-coloniale è stato in questa occasione immortalato dalla scelta della futura regina consorte di non indossare il diamante indiano Koh-i-Noor della Regina Vittoria [51].

Sulle pagine del Fatto Quotidiano Tomaso Montanari ripercorre la storia dell’inno Fratelli d’Italia e riflette sull’immaginario legato a questo canto che approda sino al festival di Sanremo con l’interpretazione di Gianni Morandi [52].

Nando dalla Chiesa richiama l’attenzione sull’importanza di impegnarsi affinché non si sconfini nella banalità e nell’espressione di falsi storici. Per questo menziona un fatto che si è consumato in un liceo della provincia di Monza-Brianza dove uno studioso invitato in qualità di Presidente di un’associazione impegnata nella difesa della legalità ha affermato di fronte alla platea degli studenti che il generale Carlo Alberto dalla Chiesa fu ucciso dalle Brigate Rosse [53]. Ancora sulla mafia torna il Fatto Quotidiano che menziona la riedizione, dopo trent’anni, del volume “La borghesia mafiosa” [54].

Note

[1] Ekaterina Pravilova, La storia ci dice perché Putin aveva bisogno di invadere l’Ucraina, Il Foglio Quotidiano, 18/02/2023; Marco Imarisio, Dio, Patria e Famiglia: la celebrazione di Putin nello stadio dei mondiali, Corriere della Sera, 23/02/2023; Gian Micalessin, Così nel 2007 lo Zar anticipò la guerra; Sempre a Monaco Putin tuonò contro la Nato e l’unilateralismo Usa, il Giornale, 19/02/2023;

[2] Riccardo Gasperina Geroni, Da De Amicis a Spiegelman, ragazzi e non-senso dei conflitti, ilmanifesto.it, 26/02/2023.

[3] Danilo Taino, Una terza forza: i Neo-non-allineati, Corriere della Sera, 23/02/2023.

[4] Concorso per ricordare le foibe Vincitori premiati, Avvenire, 17/02/2023; Luca Pavanel, Un concerto per ricordare le vittime delle Foibe, il Giornale, 21/02/2023.

[5] Caso Foibe «No al convegno giustificazionista», Avvenire, 14/02/2023.

[6] La Giornata del Ricordo; C’è chi minimizza l’eccidio delle foibe, il Giornale, 16/02/2022.

[7] «Espropriata la casa di mia madre istriana. Assurdo», Corriere della Sera, 16/02/2023.

[8] Alessandro Baricco, Gli scrittori raccontano Beppe Fenoglio, Corriere della Sera, 15/02/2023; Massimo Raffaeli, Tutte le armi di Beppe Fenoglio, ilmanifesto.it, 14/02/2023; Giacomo Verri, Fenoglio dalla cronaca al mito, Avvenire, 16/02/2022; Bruno Quaranta, La verità sul Partigiano Johnny, la Repubblica, 13/02/2023; Matteo Marchesini, Rileggere Beppe Fenoglio attraverso i suoi due alter ego, Johnny e Milton, Il Foglio Quotidiano, 24/02/2023.

[9] A Firenze il simposio storico, Avvenire, 15/02/2023.

[10] Renato Franco, Rivive il mito Baracca, Corriere della Sera, 23/02/2023.

[11] Chiara Maffioletti, «Rivivo le lotte di Lidia Poët la prima avvocata italiana». Matilda De Angelis: una donna che sfidò i pregiudizi tra realtà e finzione, Corriere della Sera, 14/02/2023.

[12] Matteo Sacchi, Torna Lidia Poët la prima avvocatessa; Ma diventa sexy e detective «per forza»; La donna che infranse il maschilismo in aula è interpretata da Matilda De Angelis, il Giornale, 14/02/2023.

[13] Rinaldo Frignani, Storia d’Italia nelle fotografie della polizia, Corriere della Sera, 23/02/2023.

[14] Italo Calvino, Italo Calvino. Ungheria e ’68 la Storia siamo noi, la Repubblica, 26/02/2023.

[15] Chiarastella Foschini, “Così è nato il fascismo”. È scontro sulla lettera della preside di Firenze, la Repubblica, 23/02/2023.

[16] Marco Cremonesi, Bufera sul ministro Valditara per gli attacchi alla preside che aveva evocato il fascismo, Corriere della Sera, 24/02/2023; Giulio Gori, Valditara, un caso le frasi sulla preside, Corriere della Sera, 24/02/2023; Marco Isevoli, Parole sopra le righe. Valditara, le opinioni non fanno paura. Le violenze sì, avvenire.it, 24/02/2023; Ilaria Venturi, “Non c’è rischio fascista pronto a intervenire” Bufera sulla censura di Valditara alla preside Marco Leardi, la Repubblica, 24/02/2023; Chiara Valerio, Il dovere di sostenere la scuola antifascista, la Repubblica, 24/02/2023; Andrea Vivaldi, A lezione di antifascismo Le scuole di tutta Italia in difesa della preside, la Repubblica, 25/02/2023; “Mai annunciato sanzioni alla preside”. Valditara spegne la montatura di sinistra, ilgiornale.it, 26/02/2023; Tomaso Montanari, La carta è antifascista, ma Valditara la ignora, il Fatto Quotidiano, 24/02/2023.

[17] Stefano Cappellini, Il cuore nero della Firenze rossa. Dalle scuole ai Palazzi del potere. La marcia dell’estrema destra, la Repubblica, 26/02/2023.

[18] Paolo Armaroli, Il surreale antifascismo del nuovo millennio, ilgiornale.it, 23/02/2023.

[19] Fabrizio Caccia, E il Colle dice ai ragazzi: voi una diga contro la violenza, Corriere della Sera, 25/02/2023; Roberto Ciccarelli, Mattarella contro la violenza, il governo tace sul pestaggio di Firenze, ilmanifesto.it, 25/02/2023.

[20] Aldo Cazzullo, Il fascismo non torna ma perché non condannarlo?, Corriere della Sera, 25/02/2023; Antonio Polito, A sinistra senza socialismo, Corriere della Sera, 18/02/2022.

[21] La Rosa Bianca contro il flagello della svastica, Corriere della Sera, 20/02/2023; Paolo Valentino, Reichstag: la verità in fiamme, Corriere della Sera, 20/02/2023; Antonio Carioti, Quando regnava lo squadrismo, la denuncia di Albertini, Corriere della Sera, 22/02/2023.

[22] Luigi Onori, Felice Liperi, i conti mai fatti con gli oscuri retaggi, ilmanifesto.it, 18/02/2023; Andrea Colombo, Musica antica di indelebili sfumature di nero, ilmanifesto.it, 18/02/2023.

[23] Filippo Zingone, Una settimana di eventi per ricordare la violenza del nostro passato coloniale, ilmanifesto.it, 18/02/2023.

[24] Jamila Mascat, Come decolonizzare i musei occidentali, ilmanifesto.it, 24/02/2023.

[25] Ezio Mauro, “Così seppellimmo Priebke in segreto nel cimitero di un carcere”, la Repubblica, 13(02/2023.

[26] Gianni Oliva, La meglio gioventù che stava a Salò, il Fatto Quotidiano, 15/02/2023.

[27] Censurato persino Roald Dahl, il Giornale, 21/02/2023; Roberto Carnero, A forza di cancellare finirà il senso critico, Avvenire, 22/02/2023; Luigi Mascheroni, La cancel culture? Si abbatte con l’ironia, ilgiornale.it, 23/02/2023; Edoardo Rialti, Tradizione, traduzione. Che cosa preoccupa nella riscrittura delle opere di Dahl, Il Foglio Quotidiano, 23/02/2023.

[28] Giulio Meotti, “Zio Paperone non è in linea”. E Disney censura il disegnatore Don Rosa, Il Foglio Quotidiano, 17/02/2023.

[29] Andrea Muratore, Il “miracolo” che salvò Federico il Grande, ilgiornale.it, 16/02/2023; Matteo Sacchi, Da sempre il potere corre veloce sulle rotaie; Per vincere guerre o per stabilire la pace; Da Abramo Lincoln a Kim Jong-un le locomotive spingono anche la politica, il Giornale, 21/02/2023; Davide Bartoccini, Pippo, l’aereo fantasma degli Alleati che terrorizzò l’Italia, ilgiornale.it, 23/02/2023.

[30] Su TikTok e Instagram una nuova serie delle Lezioni di Storia, Corriere della Sera, 16/02/2023; Antonio Laterza, Su TikTok ecco le lezioni di storia. Inizia Barbero, la Repubblica, 15/02/2023.

[31] Sara Gandolfi, Le fosse comuni e quei bambini che il Canada tolse ai nativi, Corriere della Sera, 23/02/2023.

[32] Canada, 751 tombe di bambini vicino a scuola cattolica, Avvenire, 23/02/2023.

[33] Online tutti gli appelli a Pio XII, Avvenire, 22/02/2023.

[34] Augusto D’Angelo, Vittorio Bachelet, quei fili resistenti di umanità e civile convivenza, Avvenire, 22/02/2023.

[35] Riccardo Gasperina Geroni, Da De Amicis a Spiegelman, ragazzi e non-senso dei conflitti, ilmanifesto.it, 26/02/2023; Mario Agostinelli e Bruno Ravasio, Cronache sentimentali delle lotte e delle sconfitte operaie, ilmanifesto.it, 16/02/2023; Alessandro Barile, Il cuore di una problematica ricerca, ilmanifesto.it, 23/02/2023; Andrea Colombo, Una stagione politica tra ricordo personale e spunti di riflessione, ilmanifesto.it, 25/02/2023; Vanessa Roghi, Il dovere di insegnare la libertà, ilmanifesto.it, 24/02/2023; Crocifisso Dentello, “Sono stata sconfitta, ma resto comunista”, il Fatto Quotidiano, 18/02/2023.

[36] Andrea Colombo, Una stagione politica tra ricordo personale e spunti di riflessione, ilmanifesto.it, 25/02/2023.

[37] Antonio Carioti, Strage di Bologna: passi avanti verso la verità, Corriere della Sera, 21/02/2023.

[38] Massimo Gaggi, Carter a casa in fin di vita Il leader idealista di un’America fragile, Corriere della Sera, 20/02/2023.

[39] Ezio Mauro, Isabel Allende “A pranzo mio zio Salvador presagì il golpe e mi disse: lascerò solo da morto”, la Repubblica, 20/02/2023.

[40] Alessia Grossi, Hanno ammazzato Pablo. Neruda è stato avvelenato, il Fatto Quotidiano, 15/02/2023.

[41] Aldo Cazzullo, Le ragioni di 30 anni di declino italiano, Corriere della Sera, 26/02/2023.

[42] ΕΥΑΝΘΗ ΧΑΤΖΗΒΑΣΙΛΕΙΟΥ, Πώς κερδήθηκε το στοίχημα της ανώδυνης μετάβασης, Kathimerini, 12/02/2023.

[43] ΝΙΚΟΥ ΜΑΡΑΝΤΖΙΔΗ, Η αρχή της ομαλής εναλλαγής στην εξουσία, Kathimerini, 25/02/2023; Αντώνης Κλάψης, Η πρώτη πράξη της μεγάλης ανατροπής, Kathimerini, 20/02/2023.

[44] ΝΙΚΟΥ ΒΑΤΟΠΟΥΛΟΥ, Η εκπαιδευτική Μεγάλη Ιδέα, Kathimerini, 14/02/2023.

[45] ΠΑΥΛΟΥ ΠΑΠΑΔΟΠΟΥΛΟΥ, Το απόρρητο χρονικό της κρίσης των Ιμίων, Kathimerini, 25/02/2023.

[46] ΜΑΡΩΣ ΒΑΣΙΛΕΙΑΔΟΥ, Η ιστορία των γυναικών του 20ού αιώνα, Kathimerini, 21/02/2023.

[47] ΓΙΩΤΑΣ ΜΥΡΤΣΙΩΤΗ, Ο θησαυρός των Βλάχων, Kathimerini Τεχνες, 12/02/2023.

[48] Guillaume Perrault, Guerre de Vendée: ces vérités qui dérangent, Le Figaro, 13/02/2023; Guillaume Perrault, Vendée: après la guerre, les massacres “à froid, Le Figaro, 14/02/2023; Guillaume Perrault, Destruction des Vendéens en 1794: le “pacte d’irresponsabilité”, Le Figaro, 15/02/2023

[49] Charles Jaigu, Cet autre séparatisme qui gagne du terrain, Le Figaro, 16/02/2023.

[50] Antonio Polito, La corona pesante di Carlo Riuscirà a non far rimpiangere il «brand Elisabetta»?, Corriere della Sera, 17/02/2023.

[51] Luigi Ippolito, Niente diamante, Camilla scongiura il caso diplomatico, Corriere della Sera, 16/02/2023.

[52] Tomaso Montanari, “Fratelli d’Italia”, il triste inno nazionalista fuori dalla storia, il Fatto Quotidiano, 13/02/2023.

[53] Nando dalla Chiesa, Mafia&C., parola di “esperto”. “Dalla Chiesa ucciso dai Br”, il Fatto Quotidiano, 16/02/2023.

[54] Umberto Santino, Mafia e società dopo Buscetta, il Fatto Quotidiano, 18/02/2023.