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8. Rassegna dal 17 al 30 aprile 2022

A cura di Maria Pia Casalena e Jacopo Lorenzini

Stampa Estera: Le Monde, (FRA); Libération, (FRA)

La sovrapposizione tra il perdurare della guerra russo-ucraina e la ricorrenza del 25 aprile ha condizionato in misura assai significativa l’offerta di storia delle testate nazionali. In primo luogo, le polemiche suscitate dalle dichiarazioni del presidente dell’ANPI (fino alla rettifica) sono spesso sfociate in una volontà di equiparazione tra Resistenza partigiana del 1943-45 e resistenza ucraina del 2022. In seconda istanza, la coincidenza temporale ha influito chiaramente sulla stessa proposta storica e storiografica inerente alla storia italiana, come dimostra il privilegio accordato ad alcuni aspetti particolari della guerra civile nazionale. L’esame delle due testate estere non ha fornito spunti di interesse: probabilmente il peso delle elezioni presidenziali francesi ha influito nel ridurre al lumicino lo spazio dedicabile ai contributi culturali.

Kiev e il 25 Aprile

La Repubblica e il manifesto, in particolare, ma anche Il Foglio, hanno dato ampio spazio alle affermazioni di Pagliarulo[1], lanciate già nei giorni precedenti, e ancor più alle smentite dei partigiani viventi, chiamati a rievocare la propria esperienza individuandone le analogie con quanto sta avvenendo nell’Europa dell’Est. È questo probabilmente il blocco tematico più corposo emerso dalla nostra ricerca; prevalenza che ha prodotto, come anticipato, delle ricadute ulteriori nella proposta storica dei giornali italiani[2]. Per rimanere allo specifico delle polemiche innescate dal presidente dell’ANPI, vale la pena segnalare l’intervista ad Arturo Parisi su Il Foglio del 21 aprile, dal titolo eloquente: «L’ANPI non ha più senso»[3]. Diversa la posizione delle testate di area centro-sinistra, che non hanno messo in discussione l’attualità di una associazione come l’ANPI, ma hanno tuttavia scelto di dare spazio ad un controcanto dei partigiani “veri”: si veda l’intervista a Iole Mancini su la Repubblica (21 aprile) o il bell’articolo di Alessandro Portelli su il manifesto dello stesso giorno[4].

Le polemiche sulle dichiarazioni di Pagliarulo hanno infine conosciuto una convergenza quasi unanime (con l’esclusione de Il Giornale) sulle affermazioni rilasciate da Sergio Mattarella alla vigilia del 25 aprile[5]. Prima ancora della rettifica di Pagliarulo, questo intervento sembra aver chiuso la questione con la vittoria indiscussa dell’accettabilità del parallelismo tra partigiani della seconda guerra mondiale e soldati-patrioti ucraini di oggi. Da quel momento, a ridosso della ricorrenza, le proposte sono tornate a privilegiare casi e vite di partigiani italiani[6], con l’originale scelta de il manifesto che ha pubblicato un’intervista a Santo Peli sulla «antropologia» della lotta partigiana[7]. E questa volta anche Il Giornale è entrato nel coro, dopo talune prese di distanza dalla pregiudiziale antifascista della Repubblica, occupandosi anch’esso in termini positivi della Brigata ebraica, costantemente al centro delle polemiche alla vigilia delle manifestazioni[8]. L’unica testata a mantenere una linea di non-identificazione tra guerra civile italiana e resistenza ucraina è stata il Fatto Quotidiano, che però si è limitato a dare conto di posizioni espresse in altro luogo da Lucio Caracciolo, mentre Avvenire si è parzialmente differenziato dando conto delle posizioni espresse dal papa e avvalorandole tramite testimonianze dell’orrore bellico[10].

Subito dopo le celebrazioni del 25 aprile, l’uscita del saggio di Mimmo Franzinelli ha avuto l’effetto di rinfocolare il confronto circa le persistenze del regime fascista nella società e nelle istituzioni repubblicane[11]. A fare da controcanto la liquidazione, da parte de Il Giornale, della matrice resistenziale del presente, identificata con un vero e proprio monopolio distorsivo di parte comunista[12]. Da segnalare, non da ultime, le dichiarazioni di Adriano Sofri circa la distruzione dei monumenti come presunta arma di guerra e l’intervento di Giuliano Pisapia che nell’invocare una politica di difesa comune per la UE ripercorre la storia del fallimentare tentativo della CED[13].

Storia di una guerra di oggi

Appurato che per la gran parte delle testate italiane anche quella che coinvolge i soldati ucraini è Resistenza, resta da vedere in quali modalità i singoli giornali stanno provvedendo a fornire un background storico ai fatti attuali. In questo senso, particolarmente rilevante a nostro avviso è il contributo di Romanelli apparso su Il Foglio, sulla guerra di Crimea di metà Ottocento come causa primaria della guerra in corso[14]. Per il resto, di solito si ricorre a memorie assai più ravvicinate e più “popolari”: le due guerre mondiali (con le loro battaglie navali) e i genocidi del XX secolo, nonché una grande quantità di episodi direttamente legati alla Resistenza italiana[15]. Grande risalto è stato dato alla scelta di Mattarella di commemorare il giorno della liberazione ad Acerra, sottolineando il fatto che le stragi nazi-fasciste non avvennero soltanto lungo la dorsale appenninica tosco-emiliana[16]. Si registrano anche alcuni corto-circuiti tra la volontà di utilizzare la Resistenza come precedente storico della resistenza ucraina, e la volontà di lungo periodo di “pacificarne” la memoria depotenziandone gli aspetti conflittuali[17].

Altre ricorrenze

Le polemiche vecchie e nuove in cui si è collocata la festa del 25 aprile hanno fatto passare in secondo piano altri anniversari, pur importanti, caduti nelle ultime due settimane: in primis, l’anniversario della morte di Pio La Torre[18]. Del genocidio armeno si è occupata esclusivamente la stampa di sinistra. Solo il manifesto ha poi trattato l’anniversario della Rivoluzione dei garofani in Portogallo, proponendo un interessante repertorio di slogan e immagini che sembra tornato di moda ai nostri giorni nel paese lusitano[19]. Di una ricorrenza che ancora non esiste ufficialmente, la Giornata nazionale della memoria e del sacrificio degli Alpini, si sono occupati infine, propendendo per lo spostamento di data caldeggiato dalla comunità degli storici, Miguel Gotor su la Repubblica e Stella sul Corriere della Sera[20]. Lettere al direttore, pubblicazioni di libri o notizie di cronaca hanno infine spinto alcune testate a rievocare eventi le cui ricorrenze non cadono nel periodo in esame[21].

Illustri scomparse

Solo due scomparse sono riuscite a guadagnare una apprezzabile visibilità nelle ultime settimane. Da un canto la morte di Piergiorgio Bellocchio ha determinato un diffuso cordoglio, non privo certo di spunti critici da parte della stampa di centro e di destra che comunque ne ha riconosciuto la statura intellettuale[22]. Sul fronte opposto, la morte a 100 anni di Assunta Almirante ha invece riportato alla ribalta memorie del neofascismo di età repubblicana e la centralità assoluta, in quel contesto, del marito Giorgio[23].

 

1 Valeria Forgnone e Matteo Pucciarelli, ANPI, nuova polemica per i post del presidente “Ucraina Stato nazista”, la Repubblica, 19/04/2022; Marianna Rizzini, La parola Resistenza vale anche per l’Ucraina, dice l’Associazione nazionale partigiani cristiani, Il Foglio, 23/04/2022; Marco Revelli, Il valore della Liberazione come condanna della guerra, il manifesto, 23/04/2022; Deportazioni e crimini di guerra. Zelensky spiega cosa hanno in comune le violenze di Putin con quelle naziste, Il Foglio, 24/04/2022; Antonello Cassano e Zita Dazzi, ANPI, Pagliarulo corregge il tiro: “Quella ucraina è resistenza”, la Repubblica, 24/04/2022; Mario Di Vito, Pagliarulo: legittima la resistenza armata, il manifesto, 24/04/2022; Paolo Mastrolilli, Le armi a Kiev e mio zio Alberto che scelse la parte giusta, la Repubblica, 25/04/2022; Norma Rangeri, Il 25 aprile nella tempesta della guerra, il manifesto, 26/04/2022.

2 Alessandra Aracri, Flores d’Arcais: «Non mandare le armi è un oltraggio alla Resistenza», Corriere della Sera, 17/04/2022; Paolo Conti, «Bella Ciao», la storia: perché il canto popolare è diventato simbolo della Resistenza ed è approdato in Ucraina, Corriere della Sera, 21/04/2022; Alessia Rastelli, Liliana Segre: «Sarà un 25 aprile diverso. Oggi Bella Ciao fa pensare all’Ucraina», Corriere della Sera, 21/04/2022; Redazione, Liliana Segre: “Il 25 aprile impossibile cantare Bella Ciao senza pensare agli ucraini. Sono stati invasi, la loro resistenza va sostenuta”, il Fatto Quotidiano, 21/04/2022; Simone Bianchi, 25 Aprile, il dibattito sulla resistenza dell’Ucraina: è lo stesso dilemma dei ragazzi del ’43, Corriere della Sera, 23/04/2022; Michela Romagnoli, 25 aprile, il giorno di Monte Sole. Cardi: «Nelle vittime dell’Ucraina vedo i nostri morti», Corriere della Sera, 24/04/2022; Fabrizio Guglielmini, Iryna Yarmolenko da Bucha al palco del 25 Aprile a Milano: «Partigiani eroi europei, oggi la Resistenza è in Ucraina», Corriere della Sera, 25/04/2022; Alessandra Stoppini, La Resistenza, Corriere della Sera, 25/04/2022; Venanzio Postiglione, Il 25 Aprile che ci lega a Kiev, Corriere della Sera, 26/04/2022.

3 Gianluca De Rosa, “L’ANPI non ha più senso”. Parla Arturo Parisi, Il Foglio, 21/04/2022

4 Concetto Vecchio, L’ex partigiana Iole Mancini: “Sostenere chi lotta per la libertà”, la Repubblica, 21/04/2022; Alessandro Portelli, 25 aprile, ora e dovunque resistenza, il manifesto, 21/04/2022

5 Marzio Breda, Mattarella e il 25 aprile: parla di Ucraina e cita «Bella ciao», Corriere della Sera, 25/04/2022; Redazione, 25 aprile, Mattarella: “Dopo l’invasione dell’Ucraina ho pensato a Bella ciao. Resistenza è opporsi all’invasore, con armi o senza”, il Fatto Quotidiano, 25/04/2022; Alessia Guerrieri, 25 aprile. Mattarella: “Resistenza è opporsi a un’invasione”, Avvenire, 25/04/2022; Redazione, Sull’Ucraina Mattarella sveglia l’ANPI: “La liberazione fu ottenuta con le armi”, Il Foglio, 22/04/2022; Concetto Vecchio, Mattarella e il 25 aprile “Pace arrivata con le armi c’è chi scorda l’Ucraina”, la Repubblica, 23/04/2022; Stefano Folli, 25 aprile, il rasoio di Mattarella, la Repubblica, 23/04/2022; Andrea Fabozzi, Mattarella: 25 aprile per la pace, non la resa, il manifesto, 23/04/2022; Mattarella: “Resistenza è chi si oppone a invasione straniera contraria al diritto”, Il Giornale, 25/04/2022

6 Umberto Gentiloni, Quando l’Italia si unì per resistere, la Repubblica, 25/04/2022

7 Alessandro Santagata, L’inedita antropologia della guerra partigiana. Intervista allo storico Santo Peli, il manifesto, 23/04/2022

8 Alessandro Gnocchi, La vera storia della Brigata ebraica, Il Giornale, 27/04/2022; Hans Jonas, Risalimmo lo stivale da Taranto fino a Udine”. Hans Jonas era tra i combattenti con la stella di Davide: ecco cosa vide durante la Liberazione, Il Giornale, 27/04/2022

9 Redazione, 25 aprile, Caracciolo a La7: “Non si capisce che c’entri la guerra in Ucraina con la liberazione dell’Italia dall’invasore tedesco e dal fascismo”, il Fatto Quotidiano, 26/04/2022.

10 Martin Adler, La testimonianza. Io, veterano sto con il Papa mai glorificare la guerra, Avvenire, 16/04/2022.

11 Mimmo Franzinelli, “Nessuna illusione: il fascismo non è finito”, la Repubblica – Bari, 24/04/2022; Gennaro Serio, Il 25 aprile 1945 il fascismo è finito. Anzi no, Il Venerdì di Repubblica, 22/04/2022.

12 Emanuele Beluffi, I grandi della Cultura che dissero no alla Resistenza, Il Giornale, 24/04/2022; Alberto Giannoni, Isterismi e retromarce, bestiario del 25 Aprile occupato dai comunisti, la Repubblica, 25/04/2022

13 Giuliano Pisapia, Militare e civile no.nviolenta. Difesa comune europea: davvero adesso o mai più, Avvenire, 30/04/2022.

14 Raffaele Romanelli, Crimea 1853, l’antefatto alla guerra in Ucraina di oggi, Il Foglio, 23/04/2022.

15 Vincenzo Grienti, 25 aprile 1945-2022. I due Carabinieri che hanno combattuto per la libertà d’Italia, Avvenire, 21/04/2022; Andrea Ricciardi, In armi per riconquistare la libertà. La lotta partigiana di Leo Valiani, Corriere della Sera, 23/04/2022; Marco Santoro, L’antifascismo e la resistenza: le radici della Costituzione repubblicana, forum a Galatina, Corriere della Sera, 23/04/2022; Marco Tarquinio, Il 25 Aprile è memoria e molto di più. Una promessa da mantenere, Avvenire, 23/04/2022; Vincenzo Grienti, Liberazione dal nazifascismo. Il 25 aprile e le testimonianze degli eroi del quotidiano, Avvenire, 24/04/2022; Margherita Montanari, Piacenza, le memorie del partigiano Lino diventano un corto grazie al nipote, Corriere della Sera, 25/04/2022; Alex Corlazzoli, 25 aprile, otto libri per raccontare la Resistenza ai bambini: dall’eccidio di Marzabotto alle storie delle staffette partigiane, il Fatto Quotidiano, 25/04/2022; Umberto Folena, Parlano staffette centenarie e parla, silente, una figurina, Avvenire, 26/04/2022; Redazione Bergamo, Daniele Belotti e Giorgio Gori: il 25 Aprile è anche del centrodestra?, Corriere della Sera, 27/04/2022; Andrea Camurani, A Luino cinque pietre d’inciampo per i partigiani caduti nella Resistenza: «Studenti custodi della memoria», Corriere della Sera, 28/04/2022.

16 Gabriella Gribaudi, Acerra, la strage del 1943, Corriere della Sera, 21/04/2022; Angelo Agrippa, Mattarella ad Acerra per ricordare «la resistenza della gente del Sud», Corriere della Sera, 24/04/2022; Redazione, 25 aprile, Mattarella ad Acerra: “Furono resistenti i combattenti delle montagne, le tante staffette e chi nascose in casa ebrei e militari alleati”, il Fatto Quotidiano, 25/04/2022; Redazione, 25 aprile, perché Mattarella ha celebrato la Liberazione ad Acerra: la storia della strage nazista dopo l’insurrezione dei cittadini, il Fatto Quotidiano, 25/04/2022.

17 Pietro Tosca, Giovanni Corte, il partigiano che soccorse il fascista picchiato dopo la resa, Corriere della Sera, 26/04/2022; Francesco Sanfilippo, Carlo Borsani celebrato in corteo a Legnano: protesta antifascista, Corriere della Sera, 28/04/2022.

18 Santo Marino, «Ora tocca a noi», Veltroni racconta Pio La Torre, Corriere della Sera, 22/04/2022; Luca Tescaroli, Tra Mafia e pace: la lotta di Pio La Torre vale oggi, il Fatto Quotidiano, 23/04/2022; Antonio Maria Mira, 40 anni dopo l’assassinio. L’eredità viva di Pio La Torre sconfigge ancora le mafie, Avvenire, 30/04/2022; Davide Mattiello, Cosa avrebbe detto Pio La Torre al 1° maggio se non lo avessero ammazzato il giorno prima?, il Fatto Quotidiano, 30/04/2022; Anna Santini, Pio La Torre, chi è il politico ucciso 40 anni fa dalla mafia. Mattarella: «Esempio di impegno civico», Corriere della Sera, 30/04/2022; Manfredi Alberti, Pio La Torre, l’eredità di una sfida nella Sicilia del potere mafioso, il manifesto, 30/04/2022; Salvo Palazzolo, Il Belice e il Vietnam. Il ’68 di Pio La Torre, la Repubblica – Palermo, 28/04/2022.

19 Andrea Cegna, A Lisbona “torna” la Rivoluzione dei Garofani. 48esimo anniversario, con le diverse organizzazioni che portano in piazza lotte e vertenze di oggi, il manifesto, 26/04/2022.

20 Miguel Gotor, Gli alpini meritano di più. Cambiamo data alla giornata nazionale dedicata al Corpo, la Repubblica, 21/04/022; Gian Antonio Stella, Rigoni Stern e la celebrazione degli alpini: non avrebbe approvato quella data, Corriere della Sera, 23/04/2022.

21 Gian Antonio Stella, Sangue sulla sabbia e nessuna giustizia, Corriere della Sera, 21/04/2022; Massimiliano Castellani, Riscoperta. Il Meneghello “segreto”, piccolo maestro anche di sport, Avvenire, 22/04/2022; Enea Conti, Predappio, la mostra per il centenario della Marcia su Roma, Sgarbi: «Non sono coinvolto», Corriere della Sera, 23/04/2022; Francesca Massimano, Giustizia internazionale. Berlino contro l’Italia: basta cause per i crimini nazisti, Avvenire, 30/04/2022.

22 Adriano Sofri, Le qualità straordinarie di Piergiorgio Bellocchio, un moralista che ha vissuto per conto suo, Il Foglio, 18/04/2022; Cristina Taglietti, Morto Piergiorgio Bellocchio, fondatore dei «Quaderni piacentini», Il Corriere della Sera, 18/04/2022; Davide Brullo, Morto Piergiorgio Bellocchio. Conta più l’idea che l’ideologia, Il Giornale, 19/04/2022; Marco Belpoliti, Bellocchio. La ragione di chi ha torto, la Repubblica, 19/04/2022; Redazione culture, Addio a Piergiorgio Bellocchio, “maestro outsider” tra critica e Polis, il manifesto, 19/04/2022.

23 Aldo Cazzullo, Un giorno a casa di donna Assunta tra i cimeli di Giorgio Almirante, Il Corriere della Sera, 26/04/2022; Stefano Cappellini, Assunta Almirante l’Imperatrice madre custode del postfascismo, la Repubblica, 27/04/2022.