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8. Rassegna stampa dal 20 maggio al 2 giugno 2024

A cura di Roberto Ibba ed Enrico Miletto

Stampa estera: Le Monde (FR), The Guardian (GB)

Esteri

In Europa, nello specifico in Germania, Alternative für Deutschland, formazione di estrema destra, prende le distanze da Maximilian Krah, eurodeputato e principale candidato alle elezioni europee, bandendolo dai comizi pubblici, dopo le controverse dichiarazioni emerse in un’intervista nella quale affermava come non tutti coloro che avevano indossato l’uniforme delle SS fossero automaticamente criminali. Parole che hanno conseguenze dirette anche sul Parlamento europeo, data la decisione dei francesi di Rassemblement national di terminare il rapporto con AfD [1].

Dalla Germania arrivano anche le parole del presidente francese Emmanuel Macron, che lancia l’allarme sull’estrema destra in Europa. Un messaggio europeista, denso di richiami storici, a iniziare dal luogo, e cioè Dresda, teatro nel 1989 del discorso di Helmut Kohl decisivo per la riunificazione del paese e dalla lingua, il tedesco, richiamando il celebre intervento di Charles De Gaulle in occasione della riconciliazione franco-tedesca del 1962 [2]. Sempre su Macron, Il Fatto quotidiano dedica un articolo sulla reazione del presidente francese ai disordini nella Nuova Caledonia, territorio d’oltremare e importante riserva di nichel [3].Dall’Europa lo sguardo si sposta verso il Sud Africa, chiamato al voto, con l’African National Congress (ANC) che rischia di perdere la maggioranza assoluta. Sono ripercorse le storiche tornate elettorali del 1994, che videro chilometriche file di elettori recarsi alle urne dopo la fine dell’apartheid [4], per poi focalizzare l’attenzione sull’ultimo comizio di Cyril Ramaphosa, candidato dell’ANC, tenutosi allo stadio Soweto, lo stesso nel quale Mandela salutò per l’ultima volta il suo popolo prima della finale dei Mondiali di calcio nel 2010 [5]. Su la Repubblica, l’analisi del voto sudafricano con le possibili alleanze dell’ANC, che non ha più la maggioranza assoluta del parlamento [6]. Anche The Guardian si interessa ai risultati delle elezioni sudafricane e al ruolo dell’ex presidente Zuma e del nazionalismo zulu nella formazione del nuovo governo [7]. Restando sempre sul continente africano, il giornale britannico si interessa alla reintroduzione dell’inno nazionale nigeriano del 1960, in sostituzione di quello più recente introdotto nel 1978 sotto il governo militare di Obasanjo [8].

All’indomani dell’incidente mortale in elicottero del leader iraniano Raisi, Enrico Franceschini su la Repubblica ripercorre i momenti della storia recente in cui “il caso” ha creato momenti di crisi internazionale [9].Un ultimo passaggio riguarda la notizia delle nuove tensioni scoppiate tra le due Coree, che richiamano le atmosfere della Guerra fredda, in parte riprese da Le Monde, che dedica un contributo alla guerra dei palloncini carichi di rifiuti ed escrementi lanciati da Pyongyang in risposta a quelli inviati da Seul contenenti volantini di denuncia al regime del nord e chiavi USB con testi di K-pop [10].

Anniversari

Molto densa appare la pagina degli anniversari. Sul versante nazionale, si evidenzia il ricordo della strage di Capaci ripreso dal presidente Mattarella [11], cui si aggiunge un articolo di Lirio Abbate sull’incontro internazionale di magistrati contro il narcotraffico nel giorno dell’anniversario dell’uccisione di Falcone [12] e un’intervista all’attore e regista Pif sul Museo del presente curato dalla Fondazione Falcone [13].

Il discorso si articola poi sul cinquantesimo anniversario della strage di Piazza della Loggia a Brescia e sul centenario del celebre discorso di Giacomo Matteotti pronunciato alla Camera dei Deputati il 30 maggio 2024. Sono ancora le parole del presidente Mattarella ad aprire gli approfondimenti dedicati alla strage neofascista, analizzata da prospettive differenti [14]. Avvenire restituisce la posizione del mondo cattolico, evidenziando anche la fondamentale opera di supporto e assistenza fornita dalla chiesa bresciana alle famiglie delle vittime [15]. Il lungo iter processuale è invece richiamato da il manifesto [16], che, partendo dagli ultimi lavori di Benedetta Tobagi (Le stragi sono tutte un mistero, Laterza), Pietro Garbarino e Saverio Ferrari (Piazza della Loggia cinquant’anni dopo, Red Star Press), insiste sui legami presenti tra la destra eversiva, gli apparati militari dell’intelligence italiana e quelli dell’alleanza atlantica che non trovano invece spazio in alcune letture riduzioniste e deformanti, periodicamente riproposte, tese a una rimozione del passato nello spazio pubblico [17].

la Repubblica riprende i concetti espressi da Mattarella che ricorda la matrice fascista della strage [18] e pubblica un’intervista di Ilaria Carra ad Arnaldo Trabeschi, che nella carneficina perse il fratello e la cognata [19]. Carlo Galli, sempre su la Repubblica, riflette sul rapporto tra la destra e il ricordo della strage, evidenziando le difficoltà di alcuni esponenti nel manifestare adesione alle iniziative istituzionali [20]. Le pagine de Il Foglio ospitano un commento di Adriano Sofri che ricorda il clima di quegli anni e si concentra sulla figura di Manlio Milani, tra i fondatori della Casa delle Memoria di Brescia [21].

Le dichiarazioni della premier Giorgia Meloni che ricordano Matteotti ucciso dallo squadrismo fascista, ritornano in tutti i quotidiani analizzati, che si soffermano sulle celebrazioni dedicate dalla Camera dei Deputati all’ultimo discorso del parlamentare socialista prima del suo rapimento e della successiva uccisione [22]. Il commento dello storico Umberto Gentiloni nelle pagine de la Repubblica ricorda come l’omicidio Matteotti sia un momento importante nella nascita dell’antifascismo [23]. Da segnalare, oltre a un’approfondita biografia firmata da Paolo Borgna, anche un richiamo alla figura di Amerigo Dumìni a capo della squadra fascista che si macchiò del delitto [24].

Relativamente al contesto italiano appare opportuno segnalare un richiamo alla Liberazione di Roma, anticipata sulle pagine de il manifesto, da un contributo di Davide Orecchio che, attraverso un’attenta e accurata panoramica sui principali volumi sul tema (dalla memorialistica, alla storiografia, passando per la letteratura) ripercorre le tappe cruciali della lotta della Resistenza romana [25]. Sullo stesso argomento la Repubblica, con due articoli di Gianluca Di Feo sul sacrificio di migliaia di soldati per la liberazione della capitale [26] e sulla battaglia di Montecassino [27].

Sul piano internazionale, vasta eco suscita l’ottantesimo anniversario dello sbarco in Normandia, al quale Le Monde inizia a dedicare più di un approfondimento: da un réportage dal cimitero statunitense di Colleville – sur – Mer nel Calvados, al viaggio che si apprestano a intraprendere per partecipare alle celebrazioni alcuni soldati che presero parte al D-Day, fino ad arrivare a proporre alcune mappe contenute nella Guida Michelin, riprodotte anche dagli Alleati e consegnate agli ufficiali prima dello sbarco [28]. Sul The Guardian un interessante articolo su una lettera mai inviata di Churchill a De Gaulle, nella quale il primo ministro britannico avrebbe rimproverato il generale di non aver pronunciato un discorso alla nazione e di non aver inviato ufficiali di collegamento francesi poco prima dello sbarco alleato [29].

La seconda guerra mondiale ritorna, seppur tra le righe, nella figura di Simonne Mathieu, campionessa e icona del tennis francese, alla quale il manifesto dedica un approfondimento in concomitanza del Roland Garros, tra i principali tornei del Grande Slam del tennis, che vinse nel 1938, dopo sei finali perse. Nel 1940, riparata a Londra, accolse l’appello di de Gaulle alla Francia libera e le fu affidato l’incarico di costituire il Corpo delle volontarie francesi (CVF), che furono destinate a compiti ausiliari, per consentire l’invio al fronte degli uomini assegnati a missioni subordinate [30].

Libri

Luciano Fontana recensisce il volume di Antonio Polito dedicato ad Alcide De Gasperi, Il costruttore. Le cinque lezioni di De Gasperi ai politici di oggi (Mondadori) [31], lo stesso autore è intervistato anche da Maurizio Crippa su Il Foglio [32]. Michela Ponzani analizza il lavoro di Giovanni Landi, Mussolini dal socialismo al fascismo (Solferino), il primo di una serie dedicata dal Corriere della Sera alla storia del fascismo, seguito da quello di Francesco Ferasin, L’impresa di Fiume e il nazionalismo dannunziano, commentato da Marco Mondini [33]. Avvenire dedica spazio al volume di Gianni Oliva, Il voltafaccia di una nazione che non ha fatto i conti con il Ventennio (Mondadori) che riflette sui mancati conti degli italiani con il ventennio fascista [34]. Oliva è intervistato sullo stesso tema anche da Matteo Sacchi per Il Giornale [35]. Sulle pagine del Corriere della Sera Ernesto Galli della Loggia propone una lettura de Democrazia afascista (Feltrinelli), ultimo lavoro di Gabriele Pedullà e Nadia Urbinati [36]. La storia dell’editoria italiana è esplorata da Tommaso Munari, L’Italia dei libri (Einaudi) e Roberto Cicala, Andare per i luoghi dell’editoria (il Mulino) i cui lavori sono recensiti da Riccardo Gasperina Geroni su il manifesto [37], che ospita anche un approfondimento sul volume di Paolo Biondani, La ragazza di Gladio (Fuoriscena) che ripercorre la storia delle stragi fasciste e mafiose che hanno insanguinato l’Italia tra il 1969 e il 1993 [38]. Mentre la segreteria del Pd Elly Schlein decide di chiudere a Padova, il 7 giugno prossimo, la campagna delle elezioni europee nel quarantesimo anniversario dell’ultimo discorso pubblico di Enrico Berlinguer, tenutosi nel 1984 proprio nella città veneta [39], Aldo Cazzullo recensisce San Berlinguer. L’ultimo capo del popolo comunista (Chiarelettere) il libro con il quale Marcello Sorgi ripercorre la parabola politica dello storico leader del Pci [40]. Su Il Giornale, Matteo Sacchi propone la recensione de Il bombarolo (Feltrinelli) sulla storia di Gianfranco Bertoli [41]. Nelle stesse pagine un commento di Igino Domanin, nipote del magistrato Emilio Alessandrini ucciso dai terroristi di Prima Linea [42], e una riflessione di Michele Brambilla sui protagonisti del terrorismo [43]. Sempre nello stesso quotidiano milanese, Giuseppe Bedeschi recensisce il volume di Michele Maggi Il vuoto alle spalle. Croce, Togliatti e la memoria nazionale (Bibliopolis) [44]. Su Il Foglio un articolo di Camillo Langone si concentra sul volume di Riccardo Nencini Muoio per te (Mondadori) sul delitto Matteotti [45].

Da segnalare, infine, la recensione di Guido Caldiron, al saggio di Simone Duranti, Dis- Union Jack (Donzelli), che approfondisce le radici del razzismo e delle crisi urbane nella Gran Bretagna che generò i cosiddetti Race Riots, da Notting Hill (1958) a Brixton (1981) [46].

Mostre/video

Il Corriere della Sera ospita un contributo di Dino Messina dedicato a Scendere per strada. Giovanni Gentile tra cultura, istituzioni e politica, il percorso espositivo realizzato dal Ministero della Cultura, assieme a un vasto gruppo di istituzioni, in occasione dell’ottantesimo anniversario della morte di Giovanni Gentile [47]. Sempre sulle pagine del quotidiano milanese, troviamo un approfondimento di Aldo Grasso su Inside D-day: filmmakers on the frontline, docu-film che riunisce materiale pubblico e privato, raccolto e recuperato in trent’anni di ricerche, per raccontare da vicino la storia dei soldati che hanno partecipato all’operazione, attraverso le riprese realizzate direttamente dal fronte da filmmaker del calibro di John Ford, George Stevens, Jack Lieb e Walter Rosenblum [48].

Ha avuto un ampio risalto anche la mostra L’ultimo ritratto: Mazzini e Lega, storie parallele del Risorgimento allestita al Vittoriano. Giovanni Belardelli ne parla nelle pagine de Il Foglio soffermandosi sul concetto mazziniano di “reincarnazione” inteso come il passaggio dell’anima immortale attraverso esistenze successive [49]. Stefano Folli per la Repubblica recensisce la mostra evidenziando il merito di far riemergere la stagione risorgimentale troppo spesso sottovalutata [50]. Su Il Fatto Quotidiano, Federico Pontiggia dedica un articolo al nuovo film di Peter Marcias Uomini in marcia che racconta le lotte dei lavoratori sardi nella crisi industriale dei primi anni Novanta [51].

Storia, uso pubblico e uso politico

Su alcuni quotidiani si è aperto un dibattito su Gramsci dopo le parole del ministro Tajani, che ha addossato responsabilità a Togliatti per la morte dell’intellettuale comunista. Angelo D’Orsi ribadisce, nel suo intervento su Il Fatto Quotidiano, la responsabilità di Mussolini nell’arresto e nella persecuzione di Gramsci fino alla sua morte [52]. Sempre su Il Fatto Quotidiano, un intervento di Nando Dalla Chiesa segnala la Casa Gramsci di Ghilarza e la necessità di una nuova valorizzazione della struttura [53]. Su la Repubblica, Stefano Cappellini partendo dalla presentazione del libro di Alessandro Giuli, Gramsci è vivo. Sillabario per un’egemonia culturale, il tentativo di appropriazione culturale di Gramsci da parte della destra [54]. Su Il Fatto Quotidiano, Marco Lillo dedicata un pezzo alla pista israeliana per la strage di Ustica [55] e, infine, Massimo Novelli ricorda il destino dell’esercito meridionale garibaldino dopo le imprese del 1860 [56].

Note

[1] Frasi su Ss naziste, AfD bandisce il candidato Krah dai dibattici pubblici, Corriere della Sera, 22/05/ 2024

[2] Mara Gergolet, Macron dalla Germania “sveglia” l’Europa: «Sul Continente soffia un vento maligno», Corriere della Sera, 27/05/2024

[3] Marco Palombi, Macron d’oltremare o del colonialismo, Il Fatto quotidiano, 23/05/2024

[4] Laura Burocco, Sudafrica al voto, mai così a rischio il dominio dell’Anc, il manifesto, 29/05/2024

[5] Michela Farina, Sudafrica 30 anni dopo, l’elezione più contesa: in calo l'Anc di Mandela, Corriere della Sera, 27/05/2024

[6] Paolo Brera, Violenza, corruzione e povertà così crolla il partito di Mandela, la Repubblica, 2/06/2024

[7] Rachel Savage, South Africa coalition government on the cards after ANC vote collapses, The Guardian 1/06/2024

[8] Eromo Egbejule Kaduna, Reversion to former national anthem criticized, “The Guardian”, 31/05/2024

[9] Enrico Franceschini, Quando il fato devia la Storia, “la Repubblica”, 20/05/2024

[10] Philippe Mesmer, Entre les deux Corées, la guerre des ballons est relancée, Le Monde, 31/05/2024

[11] Il presidente della Repubblica nell'anniversario del massacro: «La lezione di vita di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino divennero parte della migliore etica della Repubblica», Corriere della Sera, 21/05/2024

[12] Lirio Abbate, Alleanza contro i narcos nel nome di Falcone “E’ la nuova Cosa nostra”, la Repubblica, 21/05/2024

[13] Mario Di Caro,  Pif “Il 23 maggio diventi il 25 aprile della lotta alla mafia”, la Repubblica, 21/05/2024

[14] Alessandro Braga, Piazza della Loggia 50 anni dopo. Mattarella: «Depistaggi gravi», Corriere della Sera, 29/05/2024

[15] Lorenzo Rosoli, 28 maggio 1974-2024. Strage di piazza della Loggia, la Chiesa non restò alla finestra, Avvenire, 28/05/2024

[16] Mario Di Vito, Piazza della Loggia: una bomba, diciotto processi. Certa la matrice neofascista, il manifesto, 28/05/2024

[17] Davide Conti, Stragi, la memoria ritrovata, il manifesto, 28/05/2024; Davide Conti, Brescia, le stragi fasciste e la grande rimozione, il manifesto, 29/05/2024

[18] Concetto Vecchio, Mattarella e la strage nera “Rivolevano il fascismo”. Ma Meloni tace sui colpevoli, la Repubblica, 29 /05/2024

[19] Ilaria Carra, “Lì ho perduto mio fratello. La giustizia arrivi ai veri registi”, la Repubblica, 29/05/2024

[20] Carlo Galli, Piazza della Loggia e le parole non dette, la Repubblica, 29/05/2024

[21] Adriano Sofri, Piazza della Loggia e gli effetti della longevità, Il Foglio, 30/05/2024

[22] Valentina Santarpia, Delitto Matteotti, Meloni: «Ucciso dallo squadrismo fascista, ci ricorda che la nostra democrazia è tale se si fonda sul rispetto dell'altro», Corriere della Sera, 30/05/2024; Angelo Picariello, La Camera dedica a Matteotti il suo scranno. E Meloni condanna il fascismo, Avvenire, 30/05/2024; Federico Fornaro, Matteotti quelle parole coraggiose nell’aula di oggi, il manifesto, 30/05/2024; Simone Canettieri, Meloni alla Camera al test Matteotti. Fattuale senza osare, Il Foglio, 31/05/2024; Giuliano Cazzola, Matteotti e la crisi della rappresentanza. Il ricordo di Violante, Il Foglio, 31/05/2024; Stefano Folli, Camera, Matteotti 100 anni dopo, la Repubblica, 31/05/2024; Concetto Vecchio, “Matteotti fu ucciso da squadristi fascisti” la premier fa un passo ma omette Mussolini, la Repubblica, 31/05/2024.

[23] Umberto Gentiloni, Così nacque l’antifascismo, la Repubblica, 31/05/2024.

[24] Paolo Borgna, Cento anni fa Matteotti pronunciò il discorso che gli costò la vita, Avvenire, 30/05/2024; Monica Guerzoni, Fini e l'omaggio di Meloni a Matteotti: «Il capo della squadraccia fascista era un fiorentino», Corriere della Sera, 30/05/2024

[25] Davide Orecchio, E sulla terra faremo libertà: pagine sulla Resistenza romana, il manifesto, 1/06/ 2024

[26] Gianluca Di Feo, Il sacrificio dimenticato per Roma, “la Repubblica”, 27/05/ 2024

[27] Gianluca Di Feo, Montecassino l’inferno ai piedi dell’Abbazia, la Repubblica, 21/05/2024

[28] Marie-Béatrice Baudet, Débarquement du 6 juin 1944: quand Michelin s’en allait en guerre, Le Monde, 28 /05/2024; Annick Cojean, Débarquement du 6 juin 1944: dernier voyage pour les vétérans du D-Day, Le Monde, 29/05/2024; Annick Cojean, Débarquement du 6 juin 1944: la mémoire vive du cimetière américain de Colleville-sur-Mer, Le Monde, 30/05/2024

[29] Daniel Boffey, ‘Dear General De Gaulle’ Churchill’s unset letter could have changed course of history, The Guardian, 1/06/2024

[30] Paolo Bruschi, Simonne Mathieu, drôle de tennis, il manifesto, 25/05/2024

[31] Luciano Fontana, Ricominciare da De Gasperi: un insegnamento che va recuperato, Corriere della Sera, 20/05/2024

[32] Maurizio Crippa, Cinque lezioni di De Gasperi, Il Foglio, 21/05/2024

[33] Michela Ponzani, Il regime tirannico di Mussolini voleva forgiare l’«uomo nuovo», Corriere della Sera, 20/05/2024; Marco Mondini, L’impresa dannunziana di Fiume preparò l’avvento di Mussolini, Corriere della Sera, 28/05/2024

[34] Lucia Bellaspiga, Oliva: Tutti antifascisti? Così ci siamo assolti, Avvenire, 23/05/2024

[35] Matteo Sacchi, Così 45 milioni di fascisti si sono svegliati antifascisti, Il Giornale, 22/05/2024

[36] Ernesto Galli della Loggia, La democrazia a senso unico che piace agli intellettuali progressisti, Corriere della Sera, 25/05/2024

[37] Riccardo Gasperina Geroni, Casi e memorie di un mestiere italiano: l’editore, il manifesto, 26/05/2024

[38] Andrea Sceresini, Una supertestimone ricorda la genesi dell’eccidio di Piazza della Loggia, il manifesto, 27/05/2024

[39] Schlein chiude a Padova ricordando Berlinguer, il manifesto, 31/05/2024

[40] Aldo Cazzullo, Quell'idea di Enrico Berlinguer: «E se cambiassimo nome al Pci?», Corriere della Sera, 28/05/2024

[41] Matteo Sacchi, Milano, Calabresi e il bombarolo: la strage in Questura, Il Giornale, 2/06/2024

[42] Igino Domanin, Anni di Piombo, la storia dimenticata di chi morì per lottare contro il terrorismo, Il Giornale, 2/06/2024

[43] Michele Brambilla, Il terrorismo ha detonato ogni speranza di verità, Il Giornale, 29/05/2024

[44] Giuseppe Bedeschi, Così il PCI di Togliatti importava in Italia i metodi di Stalin, Il Giornale, 28/05/2024

[45] Camillo Langone,  A cent’anni dall’omicidio. Un libro, Il Foglio, 21/05/2024

[46] Guido Caldiron, La rivolta che ha cambiato l’isola, il manifesto, 31/05/2024

[47] Dino Messina, Restituire Giovanni Gentile alla storia, Il Corriere della Sera, 21/05/2024

[48] Aldo Grasso, Sbarco in Normandia, quei volti che non lasciano indifferenti, Corriere della Sera, 28/05/2024

[49] Giovanni Belardelli, non c’è Risorgimento senza reincarnazione. La morte secondo Mazzini, Il Foglio, 1/06/2024

[50] Stefano Folli, L’anima del Risorgimento nei volti dei suoi eroi, la Repubblica, 1/06/2024

[51] Federico Pontiggia, La ribellione sarda per una repubblica fondata sul lavoro, Il Fatto Quotidiano, 1/06/2024

[52] Angelo D’Orsi, Fu Mussolini a far uccidere Gramsci, non certo Togliatti, Il Fatto Quotidiano, 23/05/2024

[53] Nando Dalla Chiesa, Gramsci. Quella casa-museo a Ghilarza e la “grandeur” che ogni tanto ci manca, Il Fatto Quotidiano, 27/05/2024

[54] Stefano Cappellini, Lo slalom culturale della destra che ora “arruola” anche Gramsci, la Repubblica, 24 /05/2024

[55] Marco Lillo, “Fu un aereo da guerra israeliano ad abbattere il Dc-9 sopra Ustica”, Il Fatto Quotidiano, 26/05/2024

[56] Massimo Novelli, Garibaldi? In soffitta! L’impresa dei Savoia: spremere i Mille e respingere l’Italia democratica, Il Fatto Quotidiano, 20/05/2024