L’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia, l’Università Roma Tre e l’Università «Babeş–Bolyai» di Cluj-Napoca, in collaborazione con la Soprintendenza speciale per il Patrimonio storico artistico ed etnoantropologico per il Polo museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare / Museo Palazzo Grimani, organizzano a Venezia, venerdì 24 ottobre 2014, il Convegno di studi dedicati alla celebrazione del centenario dello scoppio della Prima guerra mondiale.
Intitolato “I romeni e la Grande Guerra. Affrontare la Crisi. Eludere la Guerra. Preparare la belligeranza”, il convegno intende proporre un momento di riflessione comparativa sull’esperienza della guerra in Europa, con particolare riguardo alla Romania e all’area balcanica. Il confronto dell’esperienza romena con altre relative ad ambiti territoriali diversi può fungere da stimolo per sfuggire a visioni tradizionali e stereotipate. Il convegno sarà suddiviso in due panels: politico-sociale-militare e di relazioni internazionali. Lo scopo del convegno è quello di rivisitare, in maniera critica, il periodo della neutralità e l’esperienza bellica della Romania, ricollocandole a pieno titolo nella storia della Prima guerra mondiale ed esaminando i vari aspetti riguardanti la Romania e i territori abitati dai romeni, dalla dichiarazione di neutralità alla fine della guerra.
Relatori: Francesco Guida (Università Roma TRE), Ioan Bolovan, Oana Tamaş (Università «Babeş–Bolyai» di Cluj-Napoca), Alin Matei (Università di Bucarest), Antonio D’Alessandri(Università Roma TRE), Raluca Tomi (Accademia Romena – Istituto di Storia «Nicolae Iorga» di Bucarest), Emanuela Costantini (Università di Perugia), Claudiu Lucian Topor (Università «Al. I. Cuza» di Iaşi), Daniel Cain (Università «Al. I. Cuza» di Iaşi/Accademia Romena – Istituto di Storia del Sud–Est europeo di Bucarest), Gianluca Volpi (Università di Udine), Ion Cârja (Università «Babeş–Bolyai» di Cluj-Napoca), Paolo Tomasella (Centro regionale di catalogazione e restauro dei beni culturali del Friuli Venezia Giulia), Ana Victoria Sima (Università «Babeş–Bolyai» di Cluj-Napoca), Stefano Santoro (Università di Trieste) e Ioana Ignat (Università «Babeş–Bolyai» di Cluj-Napoca).
Gli ambiti tematici trattati saranno:
− l’evoluzione della storiografia romena sulla Grande Guerra negli ultimi decenni e la presenza della Romania nella storiografia occidentale dedicata alla Grande Guerra negli ultimi 20 anni;
− la neutralità romena e il peso del successivo intervento militare nel sistema delle alleanze e nell’opinione delle principali potenze belligeranti;
− le realtà del Regno romeno e della Transilvania austro-ungarica durante la neutralità e la belligeranza, con particolare riferimento a vertici istituzionali, forze parlamentari e politiche, correnti d’opinione, stampa e associazionismo;
− i contenuti dell’irredentismo romeno e il suo ruolo centrale nella propaganda per l’intervento e in quella di guerra;
− l’esperienza bellica dei romeni sui vari fronti europei: il caso dei romeni transilvani;
− le interferenze e convergenze italo-romene durante la Grande Guerra.
Sedi del convegno: sale del Museo Palazzo Grimani (Ramo Grimani – Castello 4858, Venezia) ore 9.30–13.00 e Sala “Marian Papahagi” dell’Istituto Romeno di Cultura e Ricerca Umanistica di Venezia (Campo S. Fosca – Cannaregio 2214), ore 15.30–19.00.