Venerdì 15 maggio 2015, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove – Via Michelangelo Caetani 32, Roma), verrà presentato il volume Todo cambia. Figli di desaparecidos e fine dell’impunità in Argentina, Cile e Uruguay di Gennaro Carotenuto, Le Monnier, 2015. Ne discutono con l’autore: Lucia Ceci, Maria Rosaria Stabili. Coordina: Claudio Tognonato.
Cosa hanno in comune Sofia Prats, figlia di un alto ufficiale dell’Esercito cileno, e Jessica Tapia, figlia di un minatore comunista? Entrambi i loro padri furono assassinati da Augusto Pinochet e dal Terrorismo di Stato delle dittature latinoamericane. Attraverso la storia orale, la metodologia che aiuta a capire come le persone comuni abbiano affrontato i grandi passaggi delle loro epoche, leggiamo le testimonianze originali, a volte drammatiche, a volte serene, su come i figli dei desaparecidos in Argentina, Cile e Uruguay abbiano preso in mano le loro vite. La storiografia serve così a sciogliere stereotipi consolidati sul Continente. “Todo cambia”, come canta Mercedes Sosa. Decenni di lotte per la verità e la giustizia fanno sì che oggi molti dei torturatori e assassini che negli anni Settanta aprirono le vene dell\’America latina, dopo processi esemplari, qui studiati attraverso fonti giudiziarie inedite, stiano pagando per i loro crimini suturando le ferite di una società intera.
Gennaro Carotenuto insegna World History all\’Università di Macerata. È stato tra l\’altro Research Fellow presso l\’Istituto di Alti Studi sull\’America Latina dell\’Università Parigi 3 Sorbona e Teaching Fellow all\’Università di Montevideo e all\’Università Bocconi di Milano.