Erano direttori generali, professori di scuola media, ingegneri e chimici, postini e maestre elementari, i più di 700 dipendenti “in pianta stabile” che le leggi antiebraiche cacciarono dallo Stato italiano nel 1938. Nell’80mo anniversario delle leggi razziste «Il registro» (Il Mulino) di Annalisa Capristo e Giorgio Fabre ricostruisce per la prima volta i loro nomi grazie all’utilizzo di una fonte fin qui inedita, i registri di protocollo della Corte dei Conti.
Intervengono con gli autori Luciano Canfora e Roberto Roscani.
Rassegna stampa:
«Corriere della Sera» 3/10/2018: https://bit.ly/2xY8Nu2
«Strisciarossa.it» 3/10/2018: https://bit.ly/2Qsiisa