La Germania nazista e l’Italia fascista sono considerati regimi particolarmente propensi all’uso della violenza. La mia relazione esaminerà le forme della violenza usata contro i civili durante le operazioni antipartigiane. Particolare attenzione sarà dedicata al caso della controguerriglia in Francia: paragonerò le pratiche di controguerriglia usate dalle truppe italiane nelle zone da loro occupate tra il novembre 1942 e il settembre 1943 con quelle applicate dalle truppe tedesche nello stesso periodo nelle zone a occidente del Rodano e successivamente, dopo l’armistizio italiano, nelle zone occupate dall’Italia fino a questa data.
Inquadrerò inoltre questo studio di caso nel più ampio contesto dell’uso della violenza da parte dei fascisti e dei nella guerra antipartigiana e in quello più generale della problematica della controguerriglia, cercando di rispondere alle domande seguenti: “Esistono tipologie di controguerriglia fascista o nazista particolarmente feroci? Dove si manifesta una loro eventuale specificità?”