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Prime note sull’antisemitismo nell’Italia liberale. Dal Caso Pasqualigo (1879) al Caso Coppola (1912)

I. Pavan (Scuola Normale Superiore di Pisa)

Sulla scia del dibattito acceso dalla recente produzione storiografica relativa alle origini dell’antisemitismo fascista,l’intervento si propone di analizzare attraverso quali forme, attraverso quali canali, in che tempi e in che misura il moderno antisemitismo abbia fatto la sua comparsa sulla scena politico-culturale italiana a partire dagli anni post-unitari sino a giungere alla vigilia del primo conflitto mondiale. Prendendo l’avvio dal più radicato e capillare antiebraismo cattolico – ed esaminando le articolazioni e le modificazioni che avvengono anche al suo interno nei decenni a cavallo tra Otto e Novecento – la ricerca intende concentrarsi principalmente sull’eterogenea “nebulosa” dei liberali italiani e sul meglio definito e più circoscritto gruppo dei nazionalisti. Parallelamente, si intende inoltre indagare quale sia stata la percezione che gli stessi ebrei italiani ebbero delle tendenze antisemite, più o meno evidenti, in atto.