Sulla scia del dibattito acceso dalla recente produzione storiografica relativa alle origini dell’antisemitismo fascista,l’intervento si propone di analizzare attraverso quali forme, attraverso quali canali, in che tempi e in che misura il moderno antisemitismo abbia fatto la sua comparsa sulla scena politico-culturale italiana a partire dagli anni post-unitari sino a giungere alla vigilia del primo conflitto mondiale. Prendendo l’avvio dal più radicato e capillare antiebraismo cattolico – ed esaminando le articolazioni e le modificazioni che avvengono anche al suo interno nei decenni a cavallo tra Otto e Novecento – la ricerca intende concentrarsi principalmente sull’eterogenea “nebulosa” dei liberali italiani e sul meglio definito e più circoscritto gruppo dei nazionalisti. Parallelamente, si intende inoltre indagare quale sia stata la percezione che gli stessi ebrei italiani ebbero delle tendenze antisemite, più o meno evidenti, in atto.