Abbandonato il modello socialista a metà degli anni ’80, nel corso dell’ultimo decennio il governo della Tanzania ha avviato la realizzazione di alcune politiche indirizzate a istituzionalizzare la partecipazione dei cittadini in quanto “individui” all’economia e alla democrazia di mercato. Determinanti in questo contesto sono le leggi sulla terra approvate nel 1999 e i programmi di empowerment e di formalizzazione dei diritti individuali di proprietà recentemente adottati dal governo. Il saggio prende in esame il rapporto tra sistemi di accesso alla terra e democrazia in Tanzania in epoca postcoloniale, mettendo in luce le continuità e le discontinuità storiche e istituzionali tra il modello socialista e quello liberale di sviluppo politico e economico, e la discrasia tra il modello di empowerment individuale attuato dal governo a partire dagli anni ’90 e la complessità delle relazioni di potere nelle aree rurali del paese in un contesto di povertà e di crescenti disuguaglianze.