Tra anni ’20 e anni ’30 lo scambio epistolare tra Benjamin e Scholem che conduce da una parte alla stesura delle Tesi di filosofia della storia, dall’altra alle ricerche che danno corpo a Major Trends in Jewish Mysticism, è lo specchio di un confronto culturale che nasce dalla percezione di una doppia sconfitta politica; per Benjamin quella dell’impegno politico o della identificazione politica con l’esperienza comunista; per Scholem la vicenda di un sionismo culturale e politico che ha un impronta universalistica. Per entrambi la scelta è di concentrarsi sul paradigma del messianismo considerato nel suo strutturarsi tra redenzione e catastrofe. Una coppia che concerne lo sguardo sulla storia e sul rapporto tra ebrei e storia.