Il panel intende analizzare e discutere le modalità attraverso le quali l’Italia repubblicana ha fatto i conti con l’esperienza della dittatura fascista e della seconda guerra mondiale, focalizzando l’attenzione su alcune tematiche e alcuni filoni di ricerca al centro negli ultimi anni di un nuovo o rinnovato interesse storiografico: a) le politiche giudiziarie adottate nei confronti degli ex partigiani e degli ex fascisti e collaborazionisti; b) le questioni legate al riconoscimento giuridico dei partigiani, dei collaborazionisti e delle vittime della persecuzione politica e razziale; c) le questioni legate ai risarcimenti e agli indennizzi nei confronti dei perseguitati dal fascismo e dal nazismo.
Si tratta di ambiti di ricerca interrelati e di punti di vista fecondi, che permettono di arricchire e approfondire lo studio della Vergangeheitspolitik italiana, affiancando altri percorsi storiografici emersi negli ultimi anni come ad esempio le ricerche sull’epurazione e sulla resa dei conti dopo la Liberazione sulla punizione dei criminali di guerra tedeschi e italiani, sulle feste nazionali e le commemorazioni, sulla nascita delle principali “narrazioni” alla base della costruzione di successive memorie pubbliche.
Il panel presenta i frutti di tre ricerche di dottorato in via di conclusione o appena terminate. Michela Ponzani affronta il tema del riconoscimento delle qualifiche partigiane a partire dalla prima legislazione varata dai governi Bonomi, soffermandosi sul tema del mancato riconoscimento giuridico del combattente partigiano e sulla mancata equiparazione dei volontari della libertà ai membri effettivi delle Forze Armate. Ciò costituisce la base per capire le ragioni della contestazione di legittimità degli atti di guerra partigiani e l’ondata di processi a membri della Resistenza nel dopoguerra.
Il tema delle politiche giudiziarie nei confronti dei fascisti e degli aderenti alla Repubblica sociale sarà invece affrontato da Toni Rovatti, che nella sua relazione analizzerà in particolare la costruzione e l’evoluzione dell’impianto normativo eccezionale elaborato per giudicare fascisti e collaborazionisti, e si soffermerà poi sulle deformazioni di tale impianto attraverso l’esame di alcune sentenze particolarmente significative.
Paola Bertilotti presenterà una relazione sulla reintegrazione e il risarcimento delle vittime della persecuzione razziale in Italia, dove analizzerà l’impianto normativo, i problemi inerenti il riconoscimento giuridico e simbolico dei perseguitati (dalla questione della qualifica di ex perseguitato razziale alla partecipazione dello Stato alle commemorazioni), gli aspetti infine relativi alla reintegrazione (dalla questione degli atti di morte a quella della restituzione dei beni).
Completa il panel un contributo di Filippo Focardi e Lutz Klinkhammer che espone i frutti di una ricerca congiunta svolta all’interno di un progetto internazionale sulla Wiedergutmachung tedesca da poco concluso. La relazione analizza origini, caratteristiche e modalità di attuazione dell’accordo generale stipulato nel 1961 fra l’Italia e la Repubblica federale tedesca per il risarcimento delle vittime italiane del nazismo: deportati politici, deportati razziali, internati militari.