L’oggetto di questo contributo è il metodo storiografico attraverso il quale sono state prodotte, a cavallo tra la prima e la seconda metà dell’Ottocento, ricerche storiche sul popolo bulgaro. È altresì un contributo che vuole identificare il contesto sociale all’interno del quale il metodo storiografico è stato concretizzato in studi originali.
In quegli anni si assiste ad un’importante svolta nel campo storico. Si abbandonano tendenze scrittorie legate ad una visione teleologica della storia e nasce quella che è stata definita critica delle fonti. In seno a questa svolta, si sviluppa un rapporto stretto e fruttuoso tra la storiografia e la disciplina umanistica della filologia. La filologia ha un duplice significato in questo contesto. Se da un lato serve come strumento per indagare nei minimi particolari una fonte, ricostruendo talvolta anche la storia stessa di concetti e personaggi storici, dall’altro lato la filologia è utilizzata come disciplina parallela e spesso al servizio della ricerca storica. Gli autori scelti al fine di rendere visibile il senso e la portata di questa svolta metodologica sono Georgi Sava Rakovski (1821-1867) e Spiridon Palauzov (1818-1872).