Gabriella Corona
Le politiche urbaniste adottate nel corso degli anni novanta del Novecento e relative all’ex sito industriale di Bagnoli pongono al centro del progetto di riassetto delle aree dismesse funzioni completamente diverse: la valorizzazione del verde urbano e dei parchi, il recupero del paesaggio e delle bellezze naturali. Cosa ha determinato un cambiamento così radicale nella definizione del carattere produttivo di un sito? Si è trattato di un atto isolato ed imposto dall’alto? O non è stato il frutto di un processo più articolato e complesso, l’esito finale di dinamiche storiche di più lungo periodo in atto nella società civile e nelle istituzioni? In effetti, un universo estremamente variegato di soggetti sociali e politici ha qui contribuito a creare dentro la “questione Bagnoli”, una “questione ambientale” che se diviene significativa a partire dagli anni settanta affonda tuttavia le sue radici molto più indietro nel tempo. Discutere del caso di Bagnoli all’interno della sessione vuole essere soprattutto una occasione per trattare problemi e tematiche di storia dell’inquinamento nell’Italia contemporanea: la percezione, la periodizzazione, gli inquinatori, l’incidenza delle politiche, il conflitto sociale, il ruolo dell’urbanistica sensibile ai problemi ambientali.