Coordina: Emmanuel Betta
Il seminario si propone di affrontare il rapporto fra la religione – nella pluralità delle sue forme istituzionali, culturali e sociali – ed i processi di sviluppo della società di massa, con particolare attenzione verso gli elementi specifici di questa relazione, in cui si annidano un’aperta opposizione ed un’intima ambivalenza che investono le forme ed i contenuti della comunicazione sociale, il linguaggio e la prassi politica, il pensiero e i confini della pratica e del discorso della scienza. Facendo uso delle sollecitazioni provenienti dall’antropologia politica – dai nuovi orientamenti di ricerca proposti dai cultural studies, da una storia istituzionale che colleghi il livello politico-normativo e quello più concreto e sfuggente delle pratiche e delle percezioni sociali – verrà posta al centro della discussione la rinegoziazione (o la mancata rinegoziazione) di concetti, valori, simboli e linguaggi operata dalla religione nel fronteggiare i caratteri per essa potenzialmente dirompenti della società di massa.
La complessità del rapporto tra religione e modernità si presta a riflessioni e letture multilaterali, sia dal punto di vista contenutistico che metodologico. Scopo del seminario è quello di aprire il confronto scientifico a una dimensione multidisciplinare presentando una gamma di percorsi teorici e di ricerca che affrontino il tema generale partendo dall’analisi e definizione di specifici campi di tensione, dove il rapporto tra religione e modernità si coagula intorno a precisi problemi: il rapporto con la scienza, (bioetica – corpo – vita), il rapporto tra religione, gruppi di minoranza e nation-building, (uguaglianza – differenza, valori universali – diritti particolari), il rapporto con il mercato (solidarietà – conflitto economico-sociale, consumi, linguaggi – massmedia, spiritualità – materialismo).
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