Marco Doria
Il contributo che si intende presentare punterà innanzitutto a descrivere, seppur per sommi capi, l’estrema varietà del mondo dell’imprenditoria industriale presente nel paese sin dalle prime fasi d’avvio del processo di industrializzazione. Una eterogeneità di figure destinata a caratterizzare il gruppo degli industriali nel suo progressivo mutare. La possibilità di disaggregare questo universo è molteplice: si possono evidenziare le differenze esistenti tra soggetti operanti in settori diversi, a maggiore o minore intensità di capitale, a tecnologia avanzata oppure tradizionali, tra piccoli e grandi imprenditori.
Il modificarsi costante dei profili imprenditoriali è specchio delle trasformazioni sociali ed economiche del paese e della sua complessità e articolazione nei diversi momenti. Questa considerazione è d’obbligo onde evitare superficiali generalizzazioni e improponibili semplificazioni nell’analisi di un gruppo tutt’altro che omogeneo.
Ciò premesso, considerando l’arco temporale compreso tra la metà dell’Ottocento e la seconda guerra mondiale, si cercherà di individuare talune questioni rilevanti per definire il rapporto tra imprenditori, società e mondo della politica. Si guarderà al dibattito sulle politiche economiche e alle scelte compiute dai governi nazionali in materia, alla legislazione in campo industriale e sociale, a come l’imprenditoria si sia adoperata per influenzare la politica in momenti decisivi della storia del paese (collegamenti tra imprenditoria industriale e parlamentari, rapporto con l’opinione pubblica). Centrale nell’analisi sarà dunque una riflessione sul rapporto tra imprenditori e Stato.
Da questa prospettiva di analisi si proporranno alcune osservazioni sul rapporto tra imprenditoria e forza lavoro, senza peraltro sviluppare un ragionamento articolato sulle relazioni industriali nel loro divenire. Piuttosto si cercherà di privilegiare in quest’ambito un’ottica storico economica che ponga sempre al centro della riflessione l’imprenditoria industriale e il suo agire.
Il contributo si baserà su una rilettura di lavori già pubblicati di taglio prevalentemente, ma non esclusivamente, storico-economico.