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Lettera di Raffaele Romanelli ai soci in relazione alla risoluzione Garagnani

13 dicembre 2002

13 dicembre 2002

Cari amici,

l’approvazione della risoluzione presentata dal deputato Fabio Garagnani nella VII commissione della Camera su l’insegnamento della storia riguarda tutti, e comprensibilmente ha suscitato tra i soci Sissco come nell’opinione più larga apprensione, o sdegno, e comunque la richiesta che la Sissco non solo prenda posizione, ma studi le azioni più opportune da intraprendere. Abbiamo immediatamente messo in rete, in buona evidenza, il testo della risoluzione stessa e il resoconto del dibattito in commissione, con l’intento di richiamare l’attenzione di tutti e di permettere a tutti di farsi la propria personale opinione sulla vicenda.

Continueremo su questa strada nei prossimi giorni. Sempre confidando nell’efficacia della nostra azione didattica, nell’intelligenza dei giovani, nei risultati delle nostre ricerche, nella forza dell’evidenza storica. Personalmente rimango incerto sul valore da attribuire ai testi parlamentari che pubblichiamo. E’ mia modesta opinione che oggi in Italia come in molti regimi politici moderni l’equilibrio che corre tra il fluire delle parole in libertà e la riduzione della libertà di parola sia estremamente fragile e che molti vaniloqui possano tramutarsi in prevaricazione, e le farse precipitare in tragedia, per la combinazione imprevedibile di fattori disparati. Come scrissi nel novembre di due anni fa, allorché si manifestò l’inclinazione ad intervenire politicamente sui libri di testo scolastici, l’Italia è un paese civile, e confido che resterà tale. Certo, episodi singolari si susseguono, e a volte si ha l’impressione che l’incultura e l’arroganza possano imbarbarirci. E allora anche questa battaglia che per la dignità di tutti non vorremmo, dovremmo proprio combatterla. Ma oggi non vorrei aggiungere parole gridate al già tanto clamore. Alla funzione dei manuali e di altri strumenti didattici, al valore formativo della storia contemporanea, alle varie forme di “uso pubblico” della storia la Sissco sta dedicando particolare attenzione, e continuerà a farlo con ancor più forte convinzione.

Raffaele Romanelli