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Pozzi 2000

La democrazia come patologia. Razionalità politica e scienze sociali alla ricerca di terapie

Area 11 – Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche

Coordinatore

   

REGINA POZZI

   

Titolo della Ricerca

   

LA DEMOCRAZIA COME PATOLOGIA. RAZIONALITà POLITICA E SCIENZE SOCIALI ALLA RICERCA DI TERAPIE

   

Finanziamento assegnato

   

190 , Euro 98126

   

Rd+Ra

   

107 , Euro 55260 (dichiarata all’atto della domanda)   

   

Durata

   

24 mesi

   

 Obiettivo della Ricerca

Obiettivo della ricerca è l’elaborazione nella cultura europea di un complesso di linguaggi politici e codici di pensiero che, nella crisi degli anni Trenta del secolo ventesimo, hanno consentito e favorito la formazione e diffusione delle ideologie totalitarie. S’intende da una parte indagare le categorie fondamentali comuni a tali linguaggi e codici, analizzandoli dal punto di vista delle loro configurazioni sia discorsive che dottrinarie. Dall’altra parte s’intende ricostruire le modalità della loro formazione storica. Oggetto d’indagine sarà in primo luogo, al cruciale passaggio tra Otto e Novecento, il complesso di tematiche antiliberali e antidemocratiche elaborato dal pensiero politico e soprattutto dalle nuove scienze sociali, non soltanto in alcune delle loro conclusioni, ma nel loro stesso assunto epistemologico. In secondo luogo, nell’ipotesi che le
origini del fenomeno siano da collocarsi nella reazione alla Rivoluzione francese e ai suoi presupposti illuministici, s’ indagheranno aspetti significativi della cultura dell’Ottocento, e in particolare della cultura francese, vista come laboratorio del pensiero totalitario.

Innovazione rispetto allo stato dell’arte nel campo

Pur considerando acquisita l’interpretazione storiografica dei totalitarismi fascisti dell’Europa tra le due guerre come fenomeni (movimenti e tipi di regime) legati a una congiuntura e un contesto del tutto specifici (dagli effetti della Grande Guerra alla crisi degli stati parlamentari, dalla crisi finanziaria del 1929 alla disoccupazione di massa), negli ultimi anni alcuni studi hanno sottolineato che, per numerosi aspetti, i totalitarismi fascisti hanno prolungato forme di razionalità politica e utilizzato procedure e meccanismi già esistenti nelle società liberali del secolo XIX. Ci si riferisce in particolare alle forme di potere disciplinare e alle istituzioni punitive, da una parte, e alle biopolitiche di cui si sono fatti carico il darwinismo sociale, l’eugenetica e le teorie medico-legali della razza. Procedendo dalle innovazioni prodotte nell’ultimo decennio dal "linguistic turn" negli studi storico-culturali, la ricerca in oggetto muove da tale ipotesi ed assume l’obiettivo specifico di studiare la vicenda storica delle forme della
razionalità politica e dei presupposti scientifici delle procedure che appaiono all’origine dei sistemi antidemocratici e del rigetto moderno della democrazia.

Criteri di verificabilità

1) Si indicano ai fini di una valutazione della ricerca i criteri di originalità e rilevanza internazionale del tema generale, rigore metodologico, originalità e chiarezza concettuale dei singoli risultati prodotti.

2) Un altro criterio sarà quello della novità e dell’importanza della documentazione edita.

3) Si suggerisce inoltre il controllo regolare dello svolgimento della ricerca nelle sue diverse fasi di avanzamento mediante la consultazione del sito web che sarà allestito, e si indica l’analisi di questo stesso sito come elemento rivelatore di un orientamento innovativo nella comunicazione, nella discussione e nell’elaborazione dei risultati della ricerca in campo umanistico.

4) 

Unità di Ricerca

1]  Unità di       Università di PISA

     Responsabile Regina POZZI

     Rd+Ra      M£ 51 , Euro 26339 (dichiarata all’atto della domanda)

     Finanziamento   M£ 84 , Euro 43382

 

     Compito

     

L’unità indagherà le forme di pensiero autoritario confluite ad alimentare le ideologie totalitarie degli anni Trenta del Novecento attraverso un’analisi di tipo storico, che ne studi la formazione nel tempo a partire da fonti molteplici. Dal punto di vista metodologico, l’analisi si avvarrà di due diversi approcci euristici, studiando sia il problema della diffusione e ricezione delle tematiche indagate, secondo una classica impostazione di storia delle idee, sia il problema della loro costruzione in formazioni discorsive e in paradigmi retorici, secondo i procedimenti dell’analisi testuale.
La ricerca si articolerà intorno a due poli:
I) La crisi degli anni Trenta e l’avvento dei totalitarismi.
In particolare: 1) si condurrà un’ampia analisi della cultura letteraria e saggistica, con particolare attenzione ai temi della
crisi della civiltà e dell’apocalisse dei valori europei.
2) si condurrà uno studio comparato della documentazione relativa alla storia delle dottrine, delle ideologie, delle culture politiche dei movimenti fascisti e nazionalisti europei dal 1919 al 1939.
II) La cultura politica francese del secolo XIX, studiata in diversi momenti e aspetti importanti per la creazione di paradigmi critici della democrazia. S’indagheranno in particolare:
1) Il bonapartismo;
2) L’opera storiografica di Tocqueville;
3) La cultura della nuova Destra di fine secolo, sia sul versante della tradizione corporativa e familista, sia sul versante dell’ideologia nazionalista e antidreyfusarda.

2]  Unità di       Università degli Studi di SASSARI

     Responsabile Franco SBARBERI

     Rd+Ra      M£ 7 , Euro 3615 (dichiarata all’atto della domanda)

     Finanziamento   M£ 18 , Euro 9296

 

     Compito

     

L’unità coordinata dal prof. Sbarberi si occuperà del problema del dispotismo nella riflessione politica moderna e contemporanea.
La ricerca si articolerà secondo due direttrici:
I) il ruolo sociale del dispotismo nella cultura politica del XVII e XIX secolo, con particolare attenzione a Montesquieu, Condorcet, Mill, Marx e Tocqueville, sia per la loro capacità di indagare i mali endemici delle democrazie sia in qualità di anticipatori della "microfisica dei poteri" teorizzata da M.Foucault.
II)Parallelamente, il modo in cui quelle stesse categorie d’analisi messe a fuoco dalla cultura politica del XVIII e XIX secolo, tornano ad essere rivisitate dalle teorie contemporanee del liberalismo per spiegare, ed eventualmente limitare, le patologie democratiche nelle cosiddette "società globali" (Habermas, Todd, Latouche).

3]  Unità di       Scuola Normale Superiore di PISA

     Responsabile Renzo RAGGHIANTI (Vittoria FRANCO )

     Rd+Ra      M£ 16 , Euro 8263 (dichiarata all’atto della domanda)

     Finanziamento   M£ 14 , Euro 7230

 

     Compito

     

L’unità di Pisa, Scuola Normale Superiore, si occuperà della "sfida della democrazia" nelle teorie scientifiche e morali tra Otto e Novecento, tra Italia e Francia.
In particolare:
I) sarà ricostruita la "querelle" che si svolse in Francia, nella seconda metà dell’Ottocento, fra spiritualisti, deterministi, e coloro che cercarono una strada diversa (Littré, Guyau, Fouillée).
II) si ricomporrà il dibattito fra scienziati francesi e italiani (Renouvier, Renan, Bergson – Amici, Melloni, Mossotti, Nobili) sullo sfondo della "crisi di fine secolo".

4]  Unità di       Università degli Studi di FIRENZE

     Responsabile Vittore COLLINA

     Rd+Ra      M£ 16 , Euro 8263 (dichiarata all’atto della domanda)

     Finanziamento   M£ 32 , Euro 16526

 

     Compito

     

L’unità di Firenze studierà il pensiero conservatore italiano e francese attraverso i paradigmi teorici, il linguaggio e le immagini, con il compito di approfondire le seguenti tematiche:
I) il problema dell’idea di natura nel pensiero neoconservatore francese da Taine a Maurras;
II) il ruolo della filosofia di Comte, nonché dello scientismo di ascendenza darwiniana;
III) la critica giuspubblicistica del sistema parlamentare (da Spaventa ad Arcoleo, da Turiello a Mosca);
IV) la dottrina lombrosiana.

5]  Unità di       Università degli Studi di MILANO

     Responsabile Antonella BESUSSI

     Rd+Ra      M£ 8 , Euro 4131 (dichiarata all’atto della domanda)

     Finanziamento   M£ 15 , Euro 7746

 

     Compito

     

Compito dell’unità di Milano sarà di studiare i nessi tra il dispotismo "morbido" nelle società liberali e il dispotismo "duro" delle società totalitarie.
Le ricerche si focalizzeranno sui possibili incroci nel pensiero di:
I) Alexis de Tocqueville;
II) Hannah Arendt;
III) Michel Foucault.

6]  Unità di       Università degli Studi di NAPOLI "L’Orientale"

     Responsabile Maria DONZELLI

     Rd+Ra      M£ 9 , Euro 4648 (dichiarata all’atto della domanda)

     Finanziamento   M£ 27 , Euro 13944

 

     Compito

     

L’unità di Napoli avrà il compito di studiare le trasformazioni delle scienze sociali e dei saperi scientifico-filosofici in Francia e in Italia tra il 1880 e il 1910, con particolare riguardo a:
I) le relazioni tra storia e scienza (N. Morselli, G. Ferrero, F. Tocco, C. Lombroso);
II) le nuove discipline sociali (Vidal de la Blache, G. Monod, R. Worms, É. Durkheim);
III) la psicologia delle folle (da Boutmy a Le Bon).