Area 14 – Scienze politiche e sociali
Coordinatore |
| MARTA PETRICIOLI |
Titolo della Ricerca |
| ALLE ORIGINI DEGLI STATI UNITI D’EUROPA. IMMAGINI E SPAZI DI GOVERNABILITà SOVRANAZIONALE TRA ‘800 E ‘900 |
Finanziamento assegnato |
| M£ 50 , Euro 25822 |
Rd+Ra |
| M£ 25 , Euro 12911 (dichiarata all’atto della domanda) |
Durata |
| 24 mesi |
Obiettivo della Ricerca |
Il difficile percorso della costruzione europea, quale si delinea ai nostri giorni, presenta un costante confronto con crisi e difficoltà di rapporti e di integrazione tra i diversi Stati e le diverse aree geografiche, che spesso portano a ridiscuterne i contenuti e gli stessi confini. Il modello di integrazione nato all’indomani della Seconda guerra mondiale e fondato su una scelta principalmente funzionalista ed economica, sembra infatti mostrare tutti i propri limiti sul piano di una effettiva governabilità per l’insieme delle nazioni e dei popoli europei. Al contempo, negli ultimi anni gli spazi dell’Europa sono stati più volte ridisegnati, oltrepassando la tradizionale mappa intorno alla quale si è andata formando la Comunità e poi l’Unione europea. Pensata e strutturata nel clima della guerra fredda, l’Europa dei Trattati di Roma è stata di fatto svuotata nei propri significati originarii dal definitivo crollo della "cortina di ferro", con le sue implicazioni ideologiche e militari. |
Innovazione rispetto allo stato dell’arte nel campo |
Si intendono studiare i caratteri dell’idea di Europa tra ‘800 e ‘900, quali si delinearono e svilupparono nell’ambito di una più ampia aspirazione alla pace universale, e superando quindi i limiti geografici e politici delle diverse "piccole Europe" nate nel secondo dopoguerra. Particolare attenzione sarà riservata agli interventi e contributi di intellettuali, filosofi e pacifisti, non solo italiani, in relazione ai più rilevanti problemi dibattuti sul piano internazionale. I gruppi di ricerca locali si occuperanno dei seguenti temi: |
Criteri di verificabilità |
1) Organizzazione di un Seminario nel novembre 2001, con la partecipazione di studiosi italiani ed europei |
2) Pubblicazione in volume dei risultati del Seminario e delle ricerche condotte dalle Unità locali |
3) Raccolta e schedatura del materiale documentario utilizzato per le ricerche |
4) Pubblicazione di saggi e articoli in riviste specializzate e in opere collettanee |
Unità di Ricerca
1] Unità di Università degli Studi di FIRENZE |
Responsabile Marta PETRICIOLI |
Rd+Ra M£ 15 , Euro 7746 (dichiarata all’atto della domanda) |
Finanziamento M£ 30 , Euro 15493 |
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Compito |
Il programma dell’Unità di ricerca consiste innanzitutto nella ricostruzione delle posizioni assunte dalla rivista Les Etats Unis d’Europe di fronte ai principali problemi che nel tempo si presentarono sul piano della politica internazionale, con particolare riferimento alle proposte per evitare il perdurare della conflittualità tra gli Stati e i popoli europei. In primo luogo verrà riservata particolare attenzione al conflitto franco-tedesco per l’Alsazia-Lorena, che fu costantemente affrontato dalla rivista, e che di fatto costituì uno dei principali ostacoli alla realizzazione di una pace duratura sul piano europeo, tra ‘800 e ‘900. In secondo luogo, si darà rilievo alla questione d’Oriente, con le sue complesse ed articolate conseguenze nei rapporti tra i singoli paesi europei, come quelli tra la Gran Bretagna e la Russia zarista. Il terzo argomento-chiave del programma consiste nella tematica legata al colonialismo e all’affermazione dell’imperialismo, tematica che risulta particolarmente significativa alla luce delle origini e delle ascendenze sainsimoniane della Lega per la Pace e la Libertà e della sua rivista Les Etats Unis d’Europe. |
2] Unità di Università degli Studi di GENOVA |
Responsabile Alessandra ANTEGHINI |
Rd+Ra M£ 4 , Euro 2065 (dichiarata all’atto della domanda) |
Finanziamento M£ 10 , Euro 5164 |
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Compito |
L’obiettivo della ricerca è quello di portare a nuova luce la figura poliedrica di Charles Lemonnier, ispiratore tanto della Lega quanto della sua rivista. Convinto sostenitore della libertà, si dichiarò sempre repubblicano e sostenne con entusiasmo l’iniziativa della moglie, fondatrice nel 1862 delle prime scuole professionali femminili.Verranno quindi ricostruiti, sia la rete delle relazioni intellettuali, con particolare attenzione all’ambiente culturale e politico nel quale maturarono le idee pacifiste di Lemonnier, sia la sua infaticabile opera – aperta anche allo sviluppo del diritto internazionale. L’impegno di Lemonnier – che fu seguace di Saint Simon – risulta fondamentale per la nascita delle teorie politiche che sottendono al desiderio di diffusione della pace, e integrandosi con la spinosa questione sociale investe tutti i popoli del continente europeo |
3] Unità di Università degli Studi di SIENA |
Responsabile Donatella CHERUBINI |
Rd+Ra M£ 6 , Euro 3098 (dichiarata all’atto della domanda) |
Finanziamento M£ 10 , Euro 5164 |
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Compito |
La ricerca muoverà dall’analisi dei movimenti pacifisti allo scoppio della Prima guerra mondiale, quando da un lato si ebbe il crollo dell’Internazionale socialista, ma dall’altro si prospettarono soluzioni concrete alla crisi europea, basate sull’uso di strumenti giuridici e diplomatici e fondate sull’idea di fratellanza tra i popoli. In questo quadro verrà analizzato il rapporto della rinata Internazionale socialista con il pacifismo democratico europeo, soprattutto attraverso i contatti del socialista e antifascista italiano G.E. Modigliani – uno dei maggiori esponenti del movimento pacifista di Zimmerwald – con gli ambienti della Lega per la Pace e la Libertà e della sua rivista. Con gli anni ’30 e l’ascesa di Hitler al potere, la sua aspirazione ad una revisione dei Trattati di pace e ad un ruolo più incisivo per la Società delle Nazioni mantenne dunque una costante attualità, che nella ricerca verrà inserita nel progressivo cambiamento dei fragili equilibri europei. Particolare attenzione verrà perciò riservata alla ambiguità e miopìa delle democrazie europee di fronte alle mire espansionistiche di Hitler, ma anche al ruolo dell’Unione sovietica nel contesto internazionale. Anche durante la nuova guerra mondiale Modigliani continuò a richiamarsi allo spirito di Zimmerwald, popiché la causa del socialismo non poteva identificarsi con quella di una singola potenza, o di un gruppo di paesi tra loro alleati. Un punto fermo rimanevano gli Stati Uniti d’Europa, che egli aveva reclamato fin dal 1916. |