Area 11 – scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
Coordinatore |
| PIETRO DEL NEGRO |
Titolo della Ricerca |
| I MILITARI E LA NAZIONALIZZAZIONE DELLA SOCIETà ITALIANA TRA OTTO E NOVECENTO |
Finanziamento assegnato |
| 131000 Euro |
Rd+Ra |
| 92600 Euro (dichiarata all’atto della domanda) |
Durata |
| 24 mesi |
Obiettivo della Ricerca |
L’obiettivo principale del Programma di Ricerca è quello di affrontare, riunendo una parte delle competenze maturate o temperate nel corso della ventennale attività ed esperienza di ricerca del Centro interuniversitario di studi e ricerche storico militari e in particolare nei convegni e seminari che hanno visto collaborare strettamente storici italiani di diversa formazione e storici stranieri, un tema di grande rilievo nazionale come quello dei rapporti tra i militari e la nazionalizzazione della società italiana tra Otto e Novecento. |
Innovazione rispetto allo stato dell’arte nel campo |
I nodi cronologici più significativi presi in considerazione dalle unità locali di ricerca partecipanti al progetto sono l’età rivoluzionario-napoleonica, il Risorgimento, l’età liberale, la prima guerra mondiale e il fascismo. Lo stato dell’arte presenta caratteristiche proprie riguardo a ciascuna di tali fasi storiche e, nel loro ambito, a seconda degli interessi e delle competenze tematiche e metodologiche dei partecipanti al programma. |
Criteri di verificabilità |
1) I criteri di verificabilità non possono essere che gli stessi delle altre ricerche storiche e quindi variare a seconda dei metodi, delle prospettive di ricerca e delle peculiarità dei diversi ambiti disciplinari (dalla storia politico-istituzionale a quella sociale, dalla storia delle idee alla storia locale, dalla storia economica a quella giuridica) e cronologici (l’età rivoluzionario-napoleonica, il Risorgimento, l’età liberale, la prima guerra mondiale e il fascismo) coinvolti. |
2) Soltanto in alcuni ambiti disciplinari e metodologici vi è la possibilità di una verifica in termini quantitativi (serie storiche delle spese militari, della produzione e degli investimenti in determinati settori industriali, statistiche relative alle carriere degli ufficiali ecc.). |
3) |
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Unità di Ricerca
1] Unità di Università degli Studi di PADOVA |
Responsabile Pietro DEL NEGRO |
Rd+Ra 2500 Euro (dichiarata all’atto della domanda) |
Finanziamento 5800 Euro |
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Compito |
Il piano di ricerca si articola intorno ad alcuni nodi di interesse socio-istituzionale e culturale, utilizzando analisi sull’organizzazione militare in età rivoluzionaria e napoleonica e sui suoi rapporti con la società italiana, tenendo ben presente la mutevole mappa politica della penisola lungo quei decenni, il diverso contributo delle regioni italiane alla formazione di una nuova classe militare e il diverso carattere delle scelte politiche a seconda delle forze armate di appartenenza. La ricerca si propone di utilizzare: a) la bibliografia, assai sviluppata in tempi recenti, come testimonia ad esempio la nascita dell’italiana “Rivista napoleonica. Revue napoléonienne. Napoleonic Review”; b) le fonti d’archivio, privilegiando i fondi militari presenti negli archivi di Milano, Parigi, Torino, Napoli e Venezia allo scopo di ricavarne il profilo prosopografico delle classi militari nell’Italia rivoluzionaria e napoleonica. |
2] Unità di Università degli Studi ROMA TRE |
Responsabile Fortunato MINNITI |
Rd+Ra 4200 Euro (dichiarata all’atto della domanda) |
Finanziamento 6500 Euro |
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Compito |
Gli scopi di questa ricerca sono il rilevamento e la classificazione – per grado, funzioni, età, fase delle operazioni della guerra e motivo – delle rimozioni ordinate dal Comando Supremo. Seguiranno l’accertamento dei successivi scatti di carriera degli ufficiali in questione e lo studio per campione della composizione del corpo ufficiali post-bellico coinvolto in questo turnover. In tale contesto sarà anche dato spazio allo studio di alcuni casi individuali se ritenuti particolarmente significativi. La domanda alla quale la ricerca cercherà di dare una risposta è se i siluramenti della grande guerra abbiano negli anni Trenta migliorato o peggiorato il livello di capacità del corpo ufficiali, con particolare riferimento anche al ruolo avuto durante il secondo conflitto mondiale da chi fu promosso negli anni in questione. |
3] Unità di Università degli Studi di MODENA e REGGIO EMILIA |
Responsabile Giovanna PROCACCI |
Rd+Ra 8100 Euro (dichiarata all’atto della domanda) |
Finanziamento 12400 Euro |
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Compito |
L’unità di ricerca intende analizzare come si realizzò nel 1915-1918 la militarizzazione della società civile e del quadro culturale e ideologico in tre aree di indagine: 1) L’effettiva gestione da parte dei militari di settori della società civile nel periodo 1915-1918 (Procacci); 2) La militarizzazione ideologica e culturale: le influenze del pensiero tedesco in Italia (La Vergata); 3) Due casi locali: Bologna (Degli Esposti) e Modena (Bertucelli). |
4] Unità di Università degli Studi di SIENA |
Responsabile Paul Richard CORNER |
Rd+Ra 13000 Euro (dichiarata all’atto della domanda) |
Finanziamento 20000 Euro |
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Compito |
Per analizzare i rapporti fra militarizzazione e nazionalizzazione durante il periodo fascista, l’unità di ricerca ha identificato diverse aree di indagine. È da una comparazione con le potenze liberali e gli altri fascismi che anche sul punto nazionalizzazione/militarizzazione può risaltare la specificità dell’Italia in tale fase. La militarizzazione della società italiana nel corso del ventennio verrà analizzata come un aspetto specifico e peculiare di un processo di modernizzazione, che ha diversi, ma spesso somiglianti, riflessi in altri paesi come conseguenza delle esigenze della guerra moderna. |
5] Unità di Università degli Studi di FIRENZE |
Responsabile Alessandra STADERINI |
Rd+Ra 50900 Euro (dichiarata all’atto della domanda) |
Finanziamento 65700 Euro |
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Compito |
Il progetto intende affrontare il tema dei modi e degli strumenti del governo militare di territori e popolazioni civili in Italia dagli inizi del Settecento al primo Novecento. In maniera analitica saranno ricostruiti alcuni casi di gestione politico-civile di territori occupati da truppe militari per cogliere da questo peculiare angolo d’indagine le trasformazioni più complessive del rapporto fra militari e popolazione civile. Ci si propone di affrontare quattro momenti specifici: 1. Le guerre di successione e i mutamenti che hanno segnato la carta politica italiana; 2. Le guerre di Napoleone, con particolare attenzione alle vicende dell’occupazione francese della Toscana nel 1799; 3. Le guerre del Risorgimento e l’annessione degli stati preunitari al regno di Sardegna prima della proclamazione del Regno d’Italia, con particolare riferimento al caso toscano; 4. L’attività del Segretariato Generale per gli affari Civili nei territori occupati dall’esercito italiano nella prima guerra mondiale. |
6] Unità di Università degli Studi di ROMA “La Sapienza” |
Responsabile Giuseppe CONTI |
Rd+Ra 3600 Euro (dichiarata all’atto della domanda) |
Finanziamento 5400 Euro |
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Compito |
Partendo dalle acquisizioni più significative dell’ancora scarsa produzione storiografica sul tema, ci si propone di approfondire la ricerca, nella convinzione di poter chiarire numerosi punti ancora oscuri circa i rapporti tra mondo militare e società civile nell’Italia liberale. In particolare, si punta a far luce sui meccanismi ideologico-culturali della macchina che consentì alle nazioni europee impegnate nella grande guerra di mandare a combattere per quasi quattro anni e mezzo oltre cinquanta milioni di uomini. Punto di partenza è il progetto pedagogico che in Italia, fra il 1861 e il 1914, vide protagonista l’ “ufficiale educatore” impegnato a fornire, con la parola e l’esempio, modelli di comportamento e valori che dovevano entrare a far parte del bagaglio di ideali condivisi da tutti gli italiani. Fu un’opera perseguita a partire dagli anni ’70 con un impegno che talvolta portò i militari a invadere terreni campi di competenza altrui, soprattutto quello scolastico. La ricerca sarà condotta in Italia principalmente sui fondi degli Uffici storici dell’Esercito e della Marina italiani e dell’Archivio centrale dello Stato; particolare importanza riveste lo spoglio della abbondante letteratura coeva sull’argomento pubblicata in volumi e nelle riviste specializzate (“Rivista Militare”, “Rivista Marittima” ecc.); indispensabile anche un’indagine condotta sui quotidiani militari (“Esercito italiano”, “Italia militare”). |
7] Unità di Università di PISA |
Responsabile Giancarlo FALCO |
Rd+Ra 5000 Euro (dichiarata all’atto della domanda) |
Finanziamento 7000 Euro |
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Compito |
Il gruppo di Pisa intende affrontare lo studio dell’apporto delle produzioni belliche e delle commesse militari allo sviluppo del sistema industriale italiano e, in particolare, individuare come si saldino le esigenze di armamento dei militari con le esigenze economiche e finanziarie di alcuni settori e imprese di particolare rilievo nel sistema industriale italiano. Sono previsti due contributi: 1. Il ruolo delle commesse militari nella riorganizzazione dei cantieri navali, dall’annessione dei cantieri giuliani alla costituzione della Finmare (Pasquale Cuomo); 2. La spesa militare, la riforma del sistema finanziario e lo sviluppo industriale italiano fra le due guerre mondiali (Gian Carlo Falco). |
8] Unità di Università degli Studi di TORINO |
Responsabile Walter BARBERIS |
Rd+Ra 5300 Euro (dichiarata all’atto della domanda) |
Finanziamento 8200 Euro |
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Compito |
L’unità di ricerca intende procedere su quattro linee di intervento, le prime tre basate soprattutto su ricerche negli archivi nazionali, la quarta costruita sullo spoglio della stampa. Queste direttrici di approfondimento verranno sistematicamente incrociate e confrontate, nonché arricchite con il confronto con altri studiosi italiani e stranieri. |