Coordinatore | FIORENZO LANDI | |
Titolo della Ricerca | LE GRANDI INCHIESTE SUI PATRIMONI DEL CLERO REGOLARE IN EUROPA IN ETà MODERNA.SISTEMI GESTIONALI A CONFRONTO | |
Finanziamento assegnato | 30000 Euro | |
Rd+Ra | 13600 Euro (dichiarata all’atto della domanda) | |
Durata | 24 mesi | |
Obiettivo della Ricerca |
Il progetto di ricerca si propone di continuare un lavoro collettivo di ricerca sul ruolo economico e sociale svolto dal clero regolare in Europa e nelle Americhe in età moderna. L’indagine comparativa sui paesi europei che hanno conosciuto la riforma e soprattutto su quelli, come l’Italia, che dal concilio di Trento in avanti sono stati caratterizzati da una presenza massiccia e capillare del clero regolare, ha come obiettivi centrali la determinazione in termini quantitativi e cronologici del fenomeno degli insediamenti e della loro incidenza economica, realizzata attraverso le inchieste papali e dei governi territoriali ; le implicazioni che l’organizzazione dei monasteri e dei conventi in congregazioni comporta nella trama delle relazioni economiche e sociali d’antico regime ; l’originalità del sistema di accumulazione e di contabilità delle proprietà ecclesiastiche; le peculiari forme di organizzazione produttiva e i particolari rapporti instaurati con la manodopera; il particolare ruolo svolto da conventi e monasteri come usufruttuari dei beni di uso comune ,quali boschi, pascoli, valli utilizzati anche dalle comunità laiche; i tempi e i modi con cui lo sterminato patrimonio accumulato viene assorbito dai sovrani illuminati, dallo stato napoleonico e dai governi liberali; le implicazioni che la destinazione delle confische hanno avuto nei tempi e nei modi del processo di accumulazione e di sviluppo capitalistico. |
Innovazione rispetto allo stato dell’arte nel campo |
La presenza di una estesissima proprietà ecclesiastica nei paesi europei d’antico regime ha fatto sì che siano state numerose le inchieste relative alla consistenza patrimoniale e alla rendita del clero regolare :sia nei secoli XV-XVIII, quando generalmente la proprietà ecclesiastica era in espansione , sia durante l’età napoleonica e l’ottocento, quando i governi liberali ricorsero a confische generalizzate, l’inchiesta ,redatta in termini statistici più o meno rigorosi , costituì uno strumento largamente utilizzato dagli stati europei. Dal prototipo inglese, il “valor ecclesiasticus”, deciso da Enrico VIII in funzione del sequestro delle proprietà di monasteri,conventi e abbazie delle isole britanniche , alle numerose inchieste cinquecentesche spagnole , all’indagine della commissione dei regolari del 1766 istituita in Francia nel 1766,alle inchieste sugli ordini regolari dell’impero austroungarico la proprietà del clero regolare è stata monitorata con un interesse giustiificato dal rilevante ruolo giocato nell’economia d’antico regime. L’Italia , pur essendo il paese europeo più caratterizzato da questa presenza , è fra quelli meno interessato da questo tipo di informazionie .L’unica indagine conoscitiva globale è la inchiesta del 1649 ordinata da papa Innocenzo X, ma la sua dimensione, relativa a più di sei mila conventi, ha impedito fino ad ora un monitoraggio sistematico dei suoi contenuti. Ecco perchè la possibilità di rappresentare fin nei dettagli, con una sorta di fotografia, anche se limitata a un solo decennio, il panorama completo del patrimonio e della rendita del clero regolare degli stati italiani comporta un fondamentale passo in avanti nella definizione dell’organizzazione socioeconomica di uno dei protagonisti assoluti della società d’ancien regime . |
Criteri di verificabilità |
1) qualità del servizio che viene fornito in funzione di una rivalutazione del tema storiografico a livello nazionale con la messa a disposizione degli studiosi dell’imponente materiale dell’inchiesta nazionale sul clero regolare del 1650 con il completamento della microfilmatura dei circa 50 volumi custoditi presso l’archivio segreto vaticano.I microfilm saranno collocati presso la biblioteca del DPT di discipline storiche dell’Università di Bologna. |
2) contributo alla conoscenza internazionale del problema , attraverso il trasferimento sul sito del gruppo di ricerca già attivo delle risultanze dello spoglio dei dati statistici . |
3) qualità e quantità della produzione di materiale storiografico prodotto:partecipazione a convegni e congressi,pubblicazioni di comunicazioni, monografie, etc. |
4) organizzazione di seminari e incontri nazionali e internazionali dedicati alla presentazione dei risultati raggiunti. |
Unità di Ricerca
1] Unità di Università degli Studi di BOLOGNA |
Responsabile Fiorenzo LANDI |
Rd+Ra 9000 Euro (dichiarata all’atto della domanda) |
Finanziamento 21000 Euro |
Compito |
L’obiettivo preliminare è quello di riunificare la fonte dispersa tra archivio segreto vaticano e case generalizie di numerosi ordini .Con il quadro complessivo procederemo nell’utilizzazione della massa dei dati per obiettivi graduali ma finalizzati a definire in primo luogo gli aspetti del problema nel suo complesso: quale il volume complessivo della proprietà terriera , delle proprietà urbane , dei capitali investiti a censo ,quale la produttività degli immobili e dei capitali, quali i rapporti con la manodopera , quali i pesi fiscali e la loro destinazione ? Oppure su altro versante: quanti i membri delle singole famiglie , quali le provenienze dei singoli religiosi, quali i costi di mantenimento del personale e delle strutture etc., sempre partendo dalla fonte e sempre con la possibilità di ritornare ad essa per approfondire o allargare il quadro. La nostra intenzione è quella di contribuire a definire gradualmente la presenza del clero regolare in ognuno degli Stati , in ogni singola area urbana o rurale, in ogni realtà geografica, creando di volta in volta un segmento statistico ulteriore da riversare in un data base di pubblico accesso nel nostro sito. Oltre al lavoro sulla fonte innocenziana l’attività dell’unità di ricerca è rivolta al potenziamento del sito internet. Sia per i contenuti , sia per i link di connessione, il sito internet si propone di diventare un data base bibliografico nazionale e internazionale e un un archivio di fonti nel quale abbiamo cominciato a riversare i dati sull’inchiesta di metà seicento ,ma che può naturalmente contenere anche i dati di inchieste sul clero regolare italiano successive e delimitate localmente e geograficamente o inchieste effettuate in altri paesi, fonti numerose soprattutto nella fase degli espropri napoleonici o dei governi liberali. Il sito si proppone anche come uno strumento nuovo di servizio, di incentivazione all’approfondimento di questo tema storiografico e di confronto scientifico nazionale e internazionale, completo di bibliografie nazionali specializzate e di informazioni sulle iniziative e i contributi di ricerca in atto e/o in preparazione . |
2] Unità di Università degli Studi di BARI |
Responsabile Giuseppe Agostino POLI |
Rd+Ra 4600 Euro (dichiarata all’atto della domanda) |
Finanziamento 9000 Euro |
Compito |
compiti prioritari dell’unità di ricerca sono: 1) l’analisi della consistenza e dei criteri di gestione del patrimonio del clero regolare del mezzogiorno continentale durante l’età moderna attraverso l’inchiesta di Innocenzo X del 1649 che consente di ricostruire una mappa completa e attendibile delle rendite del clero regolare mobiliari ed immobiliari, urbane e rurali; 2) l’esame dello scontro tra i riformatori napoletani e i rappresentanti del clero regolare in relazione alle soppressioni dal periodo delle riforme a quello napoleonico, a quello dell’Unità d’Italia. Soprattutto sarà esaminata la diversa incidenza a livello macroeconomico di questi grandi spostamenti di ricchezza frutto di processi di accumulazione plurisecolari e saranno posti a confronto gli effetti riscontrabili nell’area studiata con quelli del resto della penisola e degli altri paesi cattolici; 3) la collaborazione con il gruppo di ricerca bolognese per quanto riguarda l’individuazione e l’utilizzazione delle fonti relative al mezzogiorno d’Italia, da inserire nel sito internet; 4) l’allargamento del gruppo di ricerca sia a livello nazionale, sia a livello internazionale, soprattutto per l’area spagnola, che presenta per evodenti connessioni di evoluzione storica molti punti di contatto con il regno di Napoli; 5) la promozione e l’organizzazione di iniziative seminariali e di studio incentrate su temi specifici di carattere trasversale come, ad esempio, uso delle risorse finanziarie, sistemi di conduzione diretta dei beni terrieri, vincoli fiscali con il territorio e le congregazioni che favoriscano un approccio comparativo nazionale e internazionale del problema; 6) l’organizzazione di un convegno internazionale dedicato alle inchieste europee sui beni del clero regolare e alla discussione e illustrazione dei risultati dell’analisi statistica della inchiesta di Innocenzo X. |