Area 11 – Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
Coordinatore |
| ANTONELLO FOLCO BIAGINI |
Titolo della Ricerca |
| LA RUSSIA TRA EUROPA E ASIA: RELAZIONI INTERNAZIONALI E NUOVE PROSPETTIVE |
Finanziamento assegnato |
| 90000 Euro |
Rd+Ra |
| 54500 Euro (dichiarata all’atto della domanda) |
Durata |
| 24 mesi |
Obiettivo della Ricerca |
L’intenzione della ricerca è di porre al centro dello studio il concetto di Russia – dal XIX secolo ad oggi – come storia di un modello specifico, impregnato di Europa ma anche di Asia, con relazioni che possono essere rivisitate e con tematiche di prospettiva nuova. |
Innovazione rispetto allo stato dell’arte nel campo |
L’analisi della politica estera russa tra XIX e XX secolo è stato uno dei principali obiettivi della storiografia contemporanea. Spesso il dibattito che questa analisi ha generato è sconfinato nella politica e nella propaganda, soprattutto se ad essere studiati erano i rapporti tra l’Unione Sovietica e gli Stati Uniti o, comunque, il contrasto tra blocco orientale e blocco occidentale. Meno studiati sono stati, invece, i differenti atteggiamenti di Mosca verso l’Asia e verso i Balcani sia in età zarista che in età sovietica e post-sovietica. |
Criteri di verificabilità |
1) Interdisciplinarietà |
2) Attualità del progetto |
3) |
4) |
Unità di Ricerca
1] Unità di Università degli Studi di ROMA “La Sapienza” |
Responsabile Antonello Folco BIAGINI |
Rd+Ra 12000 Euro (dichiarata all’atto della domanda) |
Finanziamento 30800 Euro |
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Compito |
La ricerca si propone dunque di studiare il ruolo che la Turchia potrebbe assumere nei confronti delle Repubbliche asiatiche dell’ex Unione Sovietica dove, dopo secoli di soggezione alla Russia degli zar e a quella dei soviet, è tornata ad affermarsi con grande forza l’identità nazionale delle Repubbliche turcofone del Caucaso e dell’Asia Centrale, due aree di grande rilevanza strategica politica ed economica per l’approvvigionamento di importanti materie prime come quelle energetiche per i Paesi industrializzati. Il controllo dell’area attraverso sistemi politici più moderni – e questo è un elemento raramente sottolineato – risulta importante in attesa di una “ricostituzione” del ruolo della Russia: un processo già avviato secondo modalità occidentali (economia di mercato, democrazia parlamentare, ecc.) ma dall’esito ancora incerto. |
2] Unità di Libera Università degli Studi “S. Pio V” ROMA |
Responsabile Antonella ERCOLANI |
Rd+Ra 15600 Euro (dichiarata all’atto della domanda) |
Finanziamento 24900 Euro |
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Compito |
il presente progetto di ricerca intende focalizzare la propria attenzione su tre tematiche fondamentali inerenti al rapporto tra Santa Sede ed Unione Sovietica: a) l’evoluzione dello scontro durante il periodo degli anni ’30 (attraverso le carte degli archivi vaticani e russi – RGANI); b) il ruolo del vaticano nella nascita e nell’evoluzione del movimento di Solidarnosc in Polonia (archivi russi – APRF, archivi del movimento sindacale europeo – Amsterdam, archivi del movimento sindacale americano – Chicago, Archivi Polacchi – Varsavia); c) gli sviluppi e le prospettive attuali nelle relazioni tra ortodossia e cattolicesimo. Per realizzare tali fini la ricerca si svilupperà secondo le seguenti fasi: 1) suddivisione delle ricerche archivistiche tra i componenti dell’unità; |
3] Unità di Università degli Studi di GENOVA |
Responsabile Roberto SINIGAGLIA |
Rd+Ra 18000 Euro (dichiarata all’atto della domanda) |
Finanziamento 21700 Euro |
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Compito |
E’ necessario analizzare con attenzione le interconnessioni tra etnie, religioni e culture nell’area della Russia europea e asiatica e nelle repubbliche asiatiche dell’ex URSS. In Russia si è sempre sostenuto e si continua a sostenere che le religioni tradizionali sarebbero quattro: cristianesimo ortodosso, giudaismo, islam e budddismo. In verità la situazione è più complessa perché è ancora presente un forte sostrato “pagano” che presso le minoranze etniche presenti dal Volga alla Siberia e anche nel Caucaso è ancora prevalente nelle sue manifestazioni animistiche e sciamaniche. |
4] Unità di Università degli Studi di NAPOLI “L’Orientale” |
Responsabile Sergio BERTOLISSI |
Rd+Ra 3400 Euro (dichiarata all’atto della domanda) |
Finanziamento 5300 Euro |
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Compito |
La ricerca si propone,ed in questo risiede la sua originalità, la definizione dei caratteri di relazione tra il forte potere centrale e l’amministrazione di territori e di popoli con delle strutture politiche autonome. L’Impero multinazionale russo si profila come un insieme di aggregazioni successive, di territori e di popoli, andando a costituire un particolare tipo di istituzione politico-sociale i cui termini (popoli partecipanti, strutture politiche ed influenze reciproche) sono oggetto della ricerca. |
5] Unità di Università degli Studi della TUSCIA |
Responsabile Gaetano PLATANIA |
Rd+Ra 1500 Euro (dichiarata all’atto della domanda) |
Finanziamento 2800 Euro |
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Compito |
Il lavoro dei ricercatori spazierà soprattutto su quell’area geo-politica tornata all’indipendenza e all’unità nazionale dopo il crollo di secolari dinastie (quella dei Romanov in Russia, degli Hohenzollern in Germania, degli Asburgo in austria-Ungheria e in Turchia), e dalla dissoluzione dei loro imperi sorsero nuovi stati nazionali mentre altri, come la Polonia, i Paesi Baltici, la Finlandia riacquistarono l’indipendenza. |
6] Unità di Università degli Studi di BOLOGNA |
Responsabile Francesco BENVENUTI |
Rd+Ra 4000 Euro (dichiarata all’atto della domanda) |
Finanziamento 4500 Euro |
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Compito |
La ricerca intende appurare con quali mezzi e in quali ambiti la FR si sia proposta di compensare la sua attuale, scarsa capacità di proiettare il proprio potenziale di potenza politica e militare fuori dei suoi confini, dato il suo modesto potenziale economico. L’ipotesi è che la Federazione abbia cercato di compensare la sua debolezza strutturale (rispetto al periodo sovietico)sopratutto grazie al dispiegamento di una vasta e intensa attività diplomatica. Ciò sembra abbia avuto luogo sopratutto dopo le delusioni degli anni 1995-1999 in ambito balcanico, dove il ruolo russo è stato decisamente marginalizzato da quello degli US e della NATO. Inoltre, la Federazione potrebbe aver cercato di rafforzare i propri legami con altri Stati, grandi ma dalla rispettabilità internazionale contestata, come l’Iran e la Cina (oltre all’India) sopratutto grazie al suo secondo più importante articolo di esportazione dopo il petrolio greggio: le armi. |