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Cavallera 2003

La formazione della gioventù italiana tra le due guerre mondiali per la costruzione dell'identità nazionale.

Area 11 – Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche

Coordinatore   HERVE’ ANTONIO CAVALLERA
Titolo della Ricerca   LA FORMAZIONE DELLA GIOVENTù ITALIANA TRA LE DUE GUERRE MONDIALI PER LA COSTRUZIONE DELL’IDENTITà NAZIONALE.
Finanziamento assegnato   90000 Euro
Rd+Ra    40900 Euro (dichiarata all’atto della domanda)   
Durata    24 mesi
 Obiettivo della Ricerca

La finalità del programma di ricerca è individuare come tra la fine degli anni Venti e l’inizio degli anni Quaranta del XX secolo si sviluppi in Italia una forte esigenza di unità nazionale, collegata all’affermazione dei totalitarismi, che trova nella formazione di un “tipo” di modello giovanile la più profonda connotazione. Un modello giovanile capace di immolare la sua vita per gli interessi collettivi. Si tratta, allora, di precisare lo sviluppo dell’immagine del giovane eroe attraverso sia le fonti scolastiche tradizionali (libri di testo, circolari ministeriali, registri dei professori, pagelle di valutazione, verbali dei docenti e altro materiale d’archivio) sia i messaggi espliciti e impliciti che si ricavano dalla letteratura dell’infanzia del tempo (in particolare i periodici della gioventù) e dalle arti figurative e dal cinema.
E’ un processo formativo che subisce nel corso degli anni dei passaggi interni significativi, da quelli di un’Italia che ritrova la sua identità geopolitica a quelli di un’Italia che intende proiettarsi come grande potenza coloniale e che utilizza linguaggi, immagini, simboli che si accompagnano, e talvolta si sostituiscono, agli strumenti della trattistica pedagogica scolastica ufficiale, in kodo da segnare in profondità la coscienza collettiva dell’intera popolazione italiana in un dialogo molto delicato con la spiritualità religiosa del tempo.

Innovazione rispetto allo stato dell’arte nel campo

La ricerca intende, utilizzando linguaggi,immagini, simboli, che si accompagnano e talvolta si sostituiscono agli strumenti della trattatistica pedagogica scolastica ufficiale, individuare modelli e percorsi educativi che hanno costruito un immaginario collettivo volto al mito della giovinezza come modello epico. In particolare si ritiene innovativo cogliere non solo i messaggi impliciti (la figura del Duce, l’autorità virile, la comportamentistica femminile, etc.), ma altresì le sollecitazioni presenti nelle forme di comunicazione del tempo (urbanistica, architettura, letteratura per l’infanzia e la gioventù, rituali pubblici, etc.).
Dalla disamina emergerebbero in tal modo i percorsi iniziatici che hanno a lungo permeato la coscienza nazionale italiana.

Criteri di verificabilità

1) Criterio fondamentale di valutazione della prima fase è la determinazione degli obiettivi intermedi, individuati prevalentemente nella raccolta del materiale. Di qui le indicazioni delle fonti da individuare e da esplorare, degli scambi reciproci di informazione, dei contatti intermedi che servano a verificare e a rafforzare il lavoro di tutti i componenti del programma.

2) Criterio fondamentale di valutazione della seconda fase è la verifica e la raccolta del materiale e la determinazione della distribuzione organica dello stesso, in un quadro di insieme rigorosamente scientifico e al tempo stesso innovativo. Ogni componente del programma deve individuare con chiarezza, in base a quanto disponibile, il suo obiettivo particolare e delineare le ipotesi da realizzare in accordo con gli altri componenti del gruppo di lavoro.

3) La valutazione finale scaturirà dal lavoro delle due fasi, dovrà considerare le diverse angolazioni e i differenti settori in cui il periodo è stato esaminato e dovrà tradursi in una o più monografie.

4) 

Unità di Ricerca

1]  Unità di       Università degli Studi di LECCE
     Responsabile Herve’ Antonio CAVALLERA
     Rd+Ra      9000 Euro (dichiarata all’atto della domanda)
     Finanziamento   21000 Euro
 
     Compito
     

L’unità di ricerca dell’Università di Lecce svilupperà il suo lavoro tenendo presente tre momenti storici: il primo dopoguerra, il fascismo movimento, il fascismo regime. Le direzioni del lavoro, nelle loro linee principali si articoleranno all’interno dei tre momenti sopra individuati: a)nella deifinizione dei cosiddetti obiettivi formativi alti attravero il ruolo avuto da alcune dottrine, tra cui il neoidealismo, e nella loro conseguente diffusione; b) nella individuazione della cultura popolare attraverso l’analisi degli archivi scolastici e dei periodici giovanili del tempo; c)nell’analisi di opere pubbliche capaci di svolgere direttamente o indirettamente il messaggio formativo sui giovani.

2]  Unità di       Università degli Studi di BARI
     Responsabile Vittoriano CAPORALE
     Rd+Ra      6900 Euro (dichiarata all’atto della domanda)
     Finanziamento   16000 Euro
 
     Compito
     

Il programma di ricerca si popone l’obiettivo di definire le caratteristiche dell’educazione dei giovani dopo la prima guerra mondiale e di ricostruire i tentativi avviati da alcuni educatori per promuovere l’educazione democratica in Puglia. Attraverso lo studio degli educatori e dei pedagogisti che hanno operato a favore della gioventù pugliese si ricostruirà il modello educativo proposto al fine di superare definitivamente le carenze e gli errori educativi precedenti.

3]  Unità di       Università della CALABRIA
     Responsabile Michele BORRELLI
     Rd+Ra      6000 Euro (dichiarata all’atto della domanda)
     Finanziamento   9000 Euro
 
     Compito
     

Il gruppo di ricerca di Cosenza per quanto riguarda l’ambito tematico intende indagare la specificità dei processi formativi affermatisi in Calabria durante il Ventennio impegnandosi in una ricostruzione storica da cui possano emergere il ruolo della scuola e di altre istituzioni educative, quello di associazioni rivolte ai giovani, quello di mezzi e strumenti di comunicazioni: radio, cinema, giornali e di quant’altro veniva utilizzato per diffondere modelli miti e sistemi di rappresentazioni funzionali a quella ideologia. Per quanto riguarda il problema documentario il gruppo si avvarrà di fonti ufficiali e non ma soprattutto cercherà e utilizzerà materiale di archivio che possa restituire dimensioni e modalità di processi formativi nel territorio calabrese.

4]  Unità di       Università degli Studi di MESSINA
     Responsabile Salvatore AGRESTA
     Rd+Ra      3000 Euro (dichiarata all’atto della domanda)
     Finanziamento   7000 Euro
 
     Compito
     

La nostra unità di lavoro articolerà la propria ricerca su tre momenti distinti: innanzitutto sarnno selezionati i provvedimenti più significativi nel campo dell’educazione emanati dal governo fascista nel periodo storico oggetto della ricerca; a tal fine, il reperimento delle fonti sarà concentrato prevalentemente su Roma quale sede di emanazione dei disposti legislativi in materia educativa. Successivamente si indagheranno le effettive applicazioni di tali provvedimenti all’interno di quel contesto specifico costituito dall’area dello Stretto. Una volta evidenziato tale raccordo si analizzeranno le reali influenze di detti provvedimenti nel processo di formazione della gioventù messinese e reggina del tempo, ricercando testimonianze circa la reale portata di quello stile educativo che il regime fascista voleva divulgare.

5]  Unità di       Università degli Studi di CATANIA
     Responsabile Ignazio VOLPICELLI
     Rd+Ra      16000 Euro (dichiarata all’atto della domanda)
     Finanziamento   37000 Euro
 
     Compito
     

L’unità di ricerca dell’università di Catania intende analizzare le immagini ideali del modello giovanile tra le due guerre mondiali così come sono avvenute configurando: 1) all’interno delle istituzioni scolastiche attraverso libri, periodici, giornali dei professori, iniziativie aggregative, etc.; 2)nell’ambito delle attività extrascolastiche quali: feste, gare, riunioni di propaganda, ect.; 3) tramite la diffusione dei periodici destinati all’infanzia e alla gioventù, la stampa e la pubblicistica, con un’attenzione all’iconografia, alla simbologia e alla ritualità dell’epoca. In particolare, l’unità di ricerca orienterà la sua indagine all’interno del territorio catanese privilegiando le fonti di ricerca locali (archivi storici pubblici e privati, emeroteche, archivi delle scuole operqanti nel ventennio, biblioteche), non adeguatamente esplorate dall’attuale ricerca storico-educativa.