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I temi di storia dell’esame di Stato (1998-99)

Esami di Stato 1998-99

PROVA DI ITALIANO
(Per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)


TIPOLOGIA B – REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano e facendo riferimento alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Dý un titolo alla tua trattazione. Se scegli la forma del “saggio breve”, indica la destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se scegli la forma dell’ “articolo di giornale”, indica il tipo di giornale sul quale ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Non superare le quattro o cinque colonne di metý di foglio protocollo. TIPOLOGIA B – AMBITO SOCIO – ECONOMICO ARGOMENTO: Le trasformazioni provocate dai mutamenti sociali degli ultimi decenni nella struttura della famiglia italiana DOCUMENTI “Alla base della formazione e della sopravvivenza di una famiglia “tradizionale” tutta pervasa dalla morale cristiana, come era la famiglia italiana fino agli anni Cinquanta, vi erano due regole fondamentali: 1) rapporti sessuali consentiti solo tra coniugi; 2) matrimonio considerato una unione per la vita. Ad esse si dovevano aggiungere: l’asimmetria fra i due sessi riguardo ai ruoli nella famiglia; l’atteggiamento childoriented (orientato verso il bambino) della coppia per il grande valore attribuito ai figli; il forte legame con tutta la parentela […]. Lo straordinario incremento dell’istruzione e una grande crescita politica e ideologica hanno portato le donne ad una diffusa e radicata presa di coscienza dei propri diritti e del proprio status (il che ha comportato, fra l’altro, una loro larghissima immissione nelle forze del lavoro che ha modificato gli stereotipi dei ruoli dei due sessi) e una conseguente crescita di identitý e di autoconsiderazione fuori del quadro familiare. Tutto ciÚ ha contribuito a modificare fortemente la struttura asimmetrica della unione coniugale, spingendola sempre pi˜ verso una struttura simmetrica.” A. GOLINI, Profilo demografico della famiglia italiana, in La famiglia italiana dall’Ottocento a oggi, Laterza, Bari 1988 “La famiglia moderna Ë oggigiorno in una situazione di crisi: si stanno mettendo gradualmente in discussione i suoi lati positivi come pure la sua validitý all’interno della societý occidentale e ciÚ avviene in modo pi˜ radicale, come si puÚ immaginare, tra i giovani […]. La famiglia Ë comunque senza dubbio l’istituzione pi˜ importante della sfera privata […]. Si Ë avuto un sostanziale mutamento nella posizione sociale complessiva della famiglia. CiÚ comporta una conseguenza degna di nota, vale a dire un’enorme differenza nel rapporto microcosmo e macrocosmo […]. Oggi, nelle societý moderne, la barriera tra il microcosmo della famiglia e il macrocosmo della societý Ë in genere molto marcata e palese, ne consegue che l’individuo, dalla sua nascita alla maturitý, varca una serie di soglie sociali chiaramente definite. Il varcare queste soglie molto frequentemente lo conduce ad estraniarsi dalla famiglia dove ha iniziato la sua carriera nella societý.” P.L. – B. BERGER, La dimensione sociale della vita quotidiana, il Mulino, Bologna 1987 “I figli del 2000: cresce il numero dei bambini da 0 a 13 anni con ambedue genitori occupati (39,3); diminuisce il numero dei bambini con padre occupato e madre casalinga (41,3), aumentano i bambini senza fratelli (26,7) o con un fratello (52,5); diminuiscono i bambini con 2 o pi˜ fratelli (20,6) […]. Aumentano le persone sole (21,3); aumentano le coppie senza figli (20,8); aumentano le famiglie di 2 componenti (26,4) […]. Nasce “la coppia pendolare”: sono 2 milioni e mezzo di persone, il 4,5% della popolazione che vive per lunghi periodi fuori dalla dimora abituale, per motivi di studio o di lavoro. Tra questi perÚ anche partner che preferiscono mantenere due abitazioni. Pendolari per scelta o per necessitý. Ci sono poi nuovi tipi di famiglie: quelle costituite da single genitori soli non vedovi, le libere unioni e le famiglie ricostituite: 3 milioni e mezzo di nuclei familiari, il 10,4% della popolazione italiana.” (dal “Corriere della Sera”, 30 marzo 1999) TIPOLOGIA B – AMBITO STORICO – POLITICO ARGOMENTO: La resistenza intellettuale al nazismo DOCUMENTI

Passo tratto dall’autobiografia di Klaus Mann, figlio di Thomas, scrittore come il padre, ed emigrato dalla Germania negli Stati Uniti. Dal mio diario, New York, giugno 1940

“I nazi a Parigi. La Germania giubila, tutta, ahimË, la Germania. Hitler balla dalla gioia. Un incubo… Ma cosÏ folle e atroce puÚ esser solo la realtý.

Le notizie dalla Francia fan sempre pi˜ schifo. Appare evidente che alcuni ambienti francesi molto influenti desideravano e favorirono la sconfitta del loro paese. “Meglio l’occupazione tedesca che il dominio del fronte popolare.” Simili affermazioni le ho udite io stesso: Il maresciallo PÈtain certo Ë anche lui di questo parere. Il vincitore di Verdun diventato il tirapiedi del nemico. Odioso vecchiaccio! (troppe volte, oggi, siam costretti a odiare!)

Importante: Come stanno oggi le cose, l’estremo conservatorismo mena non solo al totale imbecillimento, ma anche alla totale infamia. Povera Francia tradita da un’infamia idiota.

Solo raggio di luce: De Gaulle (improvvisamente riemerso a Londra e che oggi disse cose efficaci … s’intende, anche lui un conservatore).

Se gli Stati Uniti restassero neutrali e sacrificassero l’Inghilterra, se Hitler dovesse marciare su Londra com’Ë marciato su Parigi e gli Stati Uniti non movessero un dito per difenderla, che ne sarebbe poi della democrazia americana? Un’America che avesse tollerato la vittoria del fascismo sarebbe a sua volta matura per il fascismo. Pensiero spaventoso! Invece di un decrepito maresciallo si avrebbe qui, a far da Quisling, un brillante trasvolatore dell’oceano: Charles Lindbergh alla Casa Bianca.

Ma no: alla Casa Bianca sta Roosevelt. It can’t happen here!

Klaus MANN, La svolta, 1958 (trad. italiana 1962) Fotogramma del famoso film “Il dittatore”, uscito in prima visione a New York il 15 settembre 1940, nel quale Chaplin interpreta il ruolo di Hitler. dittatore.jpg - 49575 Bytes Dall’Autobiografia, scritta da Chaplin dopo la guerra e pubblicata nel 1964. “Se avessi saputo com’era spaventosa la realtý dei campi di concentramento, non avrei potuto fare Il dittatore; non avrei trovato niente da ridere nella follia omicida dei nazisti”. Charles CHAPLIN, La mia autobiografia, trad. it. Milano 1964 TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO Mentre in Italia e in Germania la democrazia non riuscÏ a sopravvivere ai traumi sociali ed economici del primo dopoguerra, lasciandosi sopraffare da regimi totalitari, in Francia e in Inghilterra, pur in presenza di instabilitý politica e di una profonda crisi istituzionale, le forze democratiche seppero resistere ad ogni tendenza autoritaria. Sviluppa l’argomento, illustrando le ragioni di comportamenti e risultati cosÏ differenti.