a cura di Emmanuel Betta e Tommaso Detti
Sissco “Società italiana per lo studio della storia contemporanea”
La storia contemporanea nei nuovi ordinamenti didattici dell’università
Torino, Facoltà di Lettere e Filosofia, 19-21 aprile 2001
Nell’a.a. 2001-2 entreranno in vigore i nuovi ordinamenti didattici previsti dal D.M. 3/11/1999 n. 509. La storia contemporanea è ovviamente presente nella classe di laurea in storia istituita dal D.M. 4/8/2000. La bozza di decreto sulle lauree specialistiche prevede una classe di storia contemporanea, ma il Cun ha proposto di riaccorparla con quelle di storia medievale e moderna in un’unica classe di storia. Insegnamenti di storia contemporanea esistono inoltre in altre classi di laurea e di laurea specialistica. I nuovi ordinamenti incideranno in profondità sugli assetti didattici perché sostituiscono alla laurea tradizionale due distinti titoli di studio, modificano il quadro dei corsi di laurea, introducono il sistema dei crediti, incentivano l’articolazione degli insegnamenti in moduli e così via. La riforma lascia alle singole sedi ” nei limiti fissati dai decreti sulle classi di laurea ” alcuni margini di autonomia nella definizione dei propri corsi di studio. In ogni ateneo verranno perciò predisposti piani di studio, curricula e modelli didattici differenziati in relazione non soltanto ai diversi corsi nei quali saranno attivati insegnamenti di storia contemporanea, ma anche alle risposte che saranno date alle indicazioni ” non sempre univoche ” del D.M. n. 509. Per la laurea triennale, ad es., questo indica gli obiettivi sostanzialmente contraddittori di assicurare allo studente “un’adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali” e “la acquisizione di specifiche conoscenze professionali”. Come definiranno le università i propri corsi di laurea e di laurea specialistica? In quale rapporto si collocheranno tali corsi con i master (essi pure previsti dalla riforma) e con i dottorati di ricerca? Dalle risposte che saranno date a questi e ad altri interrogativi dipenderanno sia gli spazi della storia contemporanea nei nuovi ordinamenti, sia i fini e le modalità dell’insegnamento della disciplina. Promuovendo un convegno sulle prospettive della storia contemporanea nei nuovi ordinamenti didattici, la Sissco ritiene che una riflessione su questi temi risulterà tanto più proficua se sarà preparata da una ricognizione su quanto si viene facendo nelle università. Sarà perciò avviata ” e via via aggiornata ” un’indagine sugli orientamenti dei diversi atenei, che possa essere posta a base del dibattito. Coordinata da Emmanuel Betta e Tommaso Detti, tale indagine sarà resa pubblica “in progress” su queste pagine. Chi intende collaborarvi inviando le notizie in suo possesso è pregato di rivolgersi a betta@iue.it o a detti@unisi.it.
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