Vincitore
Costanza Bonelli, Guerra ed expertise medica. La medicina tropicale nell’organizzazione del conflitto italo-etiopico, in “Quaderni storici”, 160/1 (2019), pp. 11-42.
L’articolo prende in esame, alla luce delle riflessioni che la storiografia ha recentemente elaborato attorno alla nozione di «expertise», i caratteri e le forme della consulenza offerta all’organizzazione sanitaria della campagna etiopica da Aldo Castellani, Alto Consigliere per le colonie dell’Africa orientale e tra i più rinomati tropicalisti italiani.
Il caso si rivela interessante per diversi aspetti. In primo luogo per le prospettive che offre sul nesso costruzione dell’expertise-processi di legittimazione del sapere, che Costanza Bonelli mette a fuoco attraverso un attento esame della formazione scientifica acquisita dal clinico a partire dalla fine dell’Ottocento e delle esperienze professionali vissute all’interno di istituzioni mediche specializzate nell’Impero britannico e in Italia. L’osservazione dell’organizzazione sanitaria permette inoltre all’autrice di riflettere sulla natura della competenza offerta da Castellani, sul rapporto che quest’ultima intrattiene con la consolidata expertise dei corpi militari, rimodellata dalle esigenze «industriali» e «di massa» della prima guerra mondiale, che daranno vita ad un ampliamento senza precedenti del servizio medico bellico, di cui Castellani fu spettatore ed attore. L’esame del ruolo assunto dal tropicalista nel conflitto italo-abissino offre infine un punto d’osservazione sul rapporto tra medicina e guerra, contribuendo a modificare l’idea consolidata che la guerra costituisca un fattore d’indubbio avanzamento della scienza medica, attraverso un approccio più attento allo statuto della disciplina e ai meccanismi che hanno consentito l’influenzarsi reciproco di scienza medica e situazioni di conflitto. Proprio perché ripercorre la formazione internazionale di questo specialista e gli sviluppi di una nuova disciplina medica che risalgono alla fine dell’Ottocento e all’inizio del Novecento, il saggio fa risaltare l’esaltazione modernizzante che il regime costruisce, fino alla falsificazione, dei proprio investimento nella scienza nazionale. Non meno interessante è l’attenzione all’autobiografia di quel successo nel secondo dopoguerra, che prende le distanze dalla politica del regime con significative rimozioni.
La rilevanza del tema, l’originalità dell’approccio, la solidità metodologica, la ricchezza delle fonti utilizzate, unite a una scrittura rigorosa ed elegante rendono il lavoro di Costanza Bonelli meritevole del Premio Sissco.
Nella terna anche Lorenzo Ferrari, The Pursuit of Humanity’s Inner Demons. The Reception of Norman Cohn’s Intellectual Journey, in “Storia della Storiografia”, 1, 2019, pp. 59-82; Andrea Umberto Gritti, Enfants trouvés de la décolonisation. Gli ebrei di Libia e la cittadinanza italiana, in “Contemporanea”, 2, 2019, pp. 195-224.
Bando
La SISSCo bandisce un premio annuale dell’ammontare di € 250 per un articolo pubblicato in una rivista a carattere scientifico nel corso del 2019, su un qualsiasi argomento di storia contemporanea che sia basato su ricerca originale e che sia stato scritto da un/una dottorando/a o da un/una studioso/a che abbia conseguito il titolo di dottore di ricerca da non più di cinque anni.
Il/la vincitore/vincitrice, nel ricevere il premio, si impegna a proporre nel corso dei dodici mesi successivi un nuovo articolo in vista di una sua pubblicazione nella rivista della società Il Mestiere di Storico purché superi la valutazione tra pari.
Le candidature, corredate da un breve cv (max 500 caratteri) e dal pdf dell’articolo proposto per il premio, vanno inviate alla segreteria della SISSCo all’indirizzo sissco.segreteria@gmail.com entro il 31 maggio 2020.
Per il Premio-Articolo 2020 la Commissione di selezione è composta da Lucia Ceci, Patrizia Guarnieri e Alberto Masoero.