Cerca

Premio ANCI-Storia 2021

Vincitore: Giacomo Bonan per "Le acque agitate della patria. L’industrializzazione del Piave (1882-1966)"

Guido Formigoni, in qualità di membro del direttivo e di coordinatore della commissione giudicatrice – composta da Melania Nucifora e Bruno Ziglioli per la Sissco e da Antonio Capitano e Vincenzo Santoro per l’Anci –, annuncia all’assemblea, dopo aver reso nota la composizione della terna finalista, il vincitore del premio Sissco–Anci Storia 2021 e legge le motivazioni del riconoscimento.
Finalisti:

• Giacomo Bonan, Le acque agitate della patria. L’industrializzazione del Piave (1882-1966), Viella, 2020;

• Antonio Bonatesta, Mezzogiorno e integrazione europea. La Puglia dall’intervento straordinario alla regionalizzazione (1957-1993), Edizioni Unicopli, 2020;

• Oswald Überegger, All’ombra della guerra. Storia del Tirolo (1918-1920), Carocci Editore, 2020.

Volume premiato:

Giacomo Bonan, Le acque agitate della patria. L’industrializzazione del Piave (1882-1966), Viella, 2020.

Il volume di Giacomo Bonan Le acque agitate della Patria, introduce nel panorama della storiografia italiana il tema delle biografie fluviali, già frequentato in ambito europeo ed extraeuropeo, declinandolo secondo un approccio autonomo e originale. Il racconto sviluppato ci offre un’immagine del Piave distante dal luogo simbolico che il fiume rappresenta nelle memorie storiche nazionali, per ricostruirne il ruolo di grande infrastruttura commerciale e industriale e di spazio di relazioni non sempre pacifiche fra società e ambiente.
Il lavoro è sviluppato su un arco temporale pressoché secolare (non a caso racchiuso tra due grandi alluvioni), e ha un pregio notevole nella capacità di connettere un richiamo di lungo periodo alla storia del fiume come via d’acqua essenziale nel commercio del legname della Serenissima, alla descrizione della vicenda contemporanea di utilizzo delle acque in chiave sempre più integrale. Da una parte le esigenze della produzione idroelettrica, dall’altra quelle dell’irrigazione di un’agricoltura sempre più esigente si intrecciano e si contendono le risorse idriche, configurando nel tempo uno sfruttamento sempre più invasivo, non privo di ricadute pesanti sull’ambiente. Viene cioè studiato un approccio ingegneristico via via cresciuto e lentamente codificato, che sarà modificato significativamente solo in epoca recente. Articolato secondo autonomi affluenti narrativi, il testo ha il pregio di una scrittura specialistica e ricca di connotazioni interdisciplinari e al tempo stesso molto limpida e chiara, che ne fa un contributo alla ricerca importante e innovativo, ma insieme uno strumento accattivante di divulgazione della Storia.