Il seminario intende approfondire con un approccio interdisciplinare le modalità di applicazione e gli effetti della riforma psichiatrica italiana sul breve, sul medio e sul lungo periodo, le caratteristiche delle varie esperienze territoriali, il ruolo degli attori istituzionali e del terzo settore, le eredità della riforma psichiatrica. Esso mira ad analizzare il rapporto tra il processo di deistituzionalizzazione e il mutamento generale dei modelli e delle pratiche di cura e di presa in carico delle persone in difficoltà, sofferenti o malate nei servizi sociali e assistenziali, internate o recluse, ben oltre il confine della malattia mentale. La categoria di deistituzionalizzazione è dunque interpretata e discussa a partire dai dibattiti e dai cambiamenti che hanno coinvolto, dagli anni Sessanta in avanti, la psichiatria, le istituzioni per minori, per donne e per disabili, le carceri, gli ospedali psichiatrici giudiziari e le rems, le strutture per gli anziani, ecc. L’obiettivo è ricostruirne le varie definizioni e interpretazioni alla luce delle diversificate pratiche ed esperienze, di analizzarne il cambiamento nel tempo col mutare dei contesti di riferimento e di capire l’utilizzo e l’utilità della categoria della deistituzionalizzazione nelle odierne politiche e pratiche di cura e di presa in carico delle persone sofferenti e in difficoltà.