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Calendario di storia contemporanea

 

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    I briganti e le vittime della nazione (Salerno, 4-6 maggio 2022)

    Università di Salerno, Biblioteca di studi umanistici

    I briganti e le vittime della nazione: il paradigma vittimario dal Risorgimento alla seconda Repubblica (1794-2020)

    Convegno internazionale di studi, Università di Salerno, 4-5-6 maggio 2022

    Prin 2017 Il brigantaggio rivisitato. Narrazioni, pratiche e usi politici nella storia dell'Italia moderna e contemporanea

    Tappa conclusiva di un lavoro collettivo di ricerca durato due anni, il convegno analizza, nel lungo periodo, il discorso sulla vittimizzazione. Le relazioni pongono la questione storiografica del brigantaggio e delle vittime della nazione oltre la cortina del “dovere della memoria” e del paradigma vittimario risalendo alle origini del discorso pubblico sulla vittimizzazione, tra dati strutturali e passaggi congiunturali, della storia nazionale, con uno sguardo aperto al confronto internazionale.

    Comitato scientifico: Giacomo Girardi, Guido Panvini, Carmine Pinto, Marcello Ravveduto

    Il convegno si svolgerà in presenza.

    Per partecipare online: aforte30@studenti.unisa.it (Aurora Forte) ncaliano1@studenti.unisa.it (Noemi Caliano)

    EDUCAZIONE E POLITICA NELL’ITALIA REPUBBLICANA

    Roma Via del Castro Pretorio 20

    EDUCAZIONE E POLITICA NELL’ITALIA REPUBBLICANA

    Venerdì 6 maggio 2022
    Ore 9.30-13.30

    Dipartimento di Scienze della Formazione - Aula “Volpi”, Via del Castro Pretorio 20 - Roma

    Frutto di un confronto interdisciplinare fra la ricerca storica contemporaneistica e quella pedagogica e storico-educativa, il seminario propone una storia culturale e politica della cittadinanza repubblicana, ricostruita attraverso i momenti e le figure di leadership più significative, con attenzione alle influenze intellettuali e ideologiche di carattere transnazionale, le sfide generazionali e le pratiche educative, i linguaggi e le rappresentazioni che maggiormente hanno segnato la politicizzazione della vita pubblica.

    SALUTI ISTITUZIONALI
    Ore 9.30-13.30

    MASSIMILIANO FIORUCCI (Direttore del Dipartimento di Scienze della Formazione, Università degli Studi Roma Tre)

    LORENZO CANTATORE (Direttore del MuSEd, Università degli Studi Roma Tre)

    INTRODUZIONE AI LAVORI:
    CARMELA COVATO e MAURIZIO RIDOLFI

    INTERSEZIONI DISCIPLINARI: CATEGORIE, LINGUAGGI, PRATICHE EDUCATIVE:

    MAURIZIO RIDOLFI (Università degli Studi della Tuscia), La storia della politica come apprendistato repubblicano nell’Italia democratica

    ROBERTO SANI (Università di Macerata), La scuola e l’educazione civile degli italiani nel secondo dopoguerra

    PATRIZIA GABRIELLI (Università degli Studi di Siena), “Padri e madri della Repubblica”: studi di genere e politica nella pedagogia civile

    CARMELA COVATO (Università degli Studi Roma Tre), L’itinerario pedagogico del marxismo italiano e il contributo di Mario Alighiero Manacorda

    GIOVANNI MARIO CECI (Università degli Studi Roma Tre), Stato, partito e persona in un’epoca di politica di massa: la “pedagogia democratica” di Aldo Moro

    ALEXANDER HÖBEL (Università degli Studi di Napoli Federico II), “Essere comunisti italiani”: tra modelli rivoluzionari  e pedagogia repubblicana

    GREGORIO SORGONÀ (Università degli Studi di Siena), Le destre italiane e la Costituzione. Culture e pedagogie politiche a confronto

    DISCUSSANT MARCO DE NICOLÒ (Università degli Studi di Cassino)

    Ore 14.30-18.30

    LA RICERCA STORICO-EDUCATIVA E I PERCORSI DELLA POLITICA

    CHIARA META (Università degli Studi Roma Tre), Questioni educative, cultura di massa e formazione. L'influenza di Gramsci nel secondo dopoguerra

    FRANCESCA BORRUSO (Università degli Studi Roma Tre), La scuola media unica fra strategie politiche e riforme pedagogiche

    ELENA ZIZIOLI (Università degli Studi Roma Tre), Albino Bernardini e le pedagogie popolari

    MARIALUISA SERGIO (Università degli Studi Roma Tre), Per una "coscienza del globale"; La Pira, Aldo Capitini e la pace internazionale

    MASSIMILIANO FIORUCCI (Università degli Studi Roma Tre), L’azione educativa per gli ultimi. Don Roberto Sardelli nelle periferie romane

    ROBERTO COLOZZA (Università degli Studi della Tuscia), I movimenti, la sinistra extraparlamentare e la decostruzione della pedagogia repubblicana

    SANTE CRUCIANI (Università degli Studi della Tuscia), Bruno Trentin: cittadinanza attiva, diritti e conoscenza nelle reti transnazionali del lavoro.

    RAFFAELLO DORO (Università degli Studi della Tuscia), Cittadini e lavoratori. Le 150 ore nell’apprendistato sociale e civile dell’Italia repubblicana

    DISCUSSANT CARLO FELICE CASULA (Università degli Studi Roma Tre)

    Per partecipare al seminario di studi, che si svolgerà in presenza, è necessario prenotarsi scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronica: chiara.lepri@uniroma3.it

    How Italian Cities Created Religious Diversity

    Zoom

    Panel Discussion on Zoom
    In order to participate, RSVP and you will receive an e-mail with your Zoom linkby 6pm on May 5If you don't receive the e-mail by then, contact us at casa.italiana@nyu.edu
    Panelists:John Agnew, UCLAMariachiara Giorda, University of Roma TreSilvia Omenetto, Sapienza University, Rome
    Introduced and moderated by Massimo Di Gioacchino, NYU
    While mostly known around the world for its magnificent Catholic urban heritage – from the St. Peter’s Basilica in Rome to the Duomo of Florence, from the depictions of the saints on streets of Naples to statues to the Virgin Mary in Palermo – Italy has become after its unification in 1861 a much more diverse society, hosting today a large non-Catholic population. As a consequence, its urban landscape has profoundly changed since then and even today it keeps reflecting an extraordinary and often overlooked architectural and material variety: the urban geometry based on a monopoly has been transformed into a chaotic religious space.
    How have religious denominations impacted the life of Italian cities? How is religious diversity experienced and perceived in urban spaces? How have urban  spaces conformed and reframed religious practices, in particular in places of worship? How can religion be considered a cultural innovation marker in the process of urbanization?