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Calendario di storia contemporanea

 

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    European Societies and Academic Freedom: Storie di libertà mancate

    Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale, Università di Trento Via Verdi 26, Trento

    Il progetto Jean Monnet “European Societies and Academic Freedom – ESAF” mira a sviluppare una maggiore conoscenza nelle comunità universitarie e nella società civile sull’importanza della libertà di ricerca, di insegnamento/apprendimento e dell’autonomia universitaria e sulle violazioni presenti e passate di questi principi. Tra le attività organizzate, anche il ciclo di seminari  "Storie di Libertà Mancate" a cui parteciperanno Peter Burke, Patrizia Guarnieri, Stefano Gattei, Antonella Salomoni e Niccolò Pianciola. Aprirà il ciclo di eventi il 5 ottobre alle 17.00 nell’aula Kessler del Palazzo di Sociologia Peter Burke con una conferenza dal titolo "Intellectuals in Exile: Challenges and Responses". Tutte le informazioni sono disponibili sul sito del progetto: https://cjm.unitn.it/esaf/overview.

    Gigi Falossi (1937-2012), operaio e intellettuale curioso

    Salone Di Vittorio, c/o Camera del Lavoro di Firenze Borgo de' Greci 3, Firenze

    Tra la fine del ‘900 e i primi anni duemila il panorama culturale e storiografico italiano sono stati animati dall’opera di Luigi “Gigi” Falossi (1937-2012), modello di figura umana scaturita dal 1969 capace di coniugare la dimensione operaia del lavoro con l’elevazione politica e intellettuale data dall’impegno e dallo studio autodidattico fino a fondare una tradizione di metodo e di approccio ancora attiva e riconoscibile in Toscana nella sedimentazione sul territorio di un sapere e di una consuetudine di frequentazione interdisciplinare tra studiosi e ricercatori e tra loro e i soggetti sociali e istituzionali, in particolare sindacali.

    Nato nel 1937 a Barberino Val d’Elsa in una famiglia contadina, Falossi è stato un operaio metalmeccanico della Stice Zanussi di Firenze e delegato sindacale fra gli anni ‘60 e ‘70 per poi diventare sindacalista FLM e FIOM. Raggiunta la pensione Falossi mutò il suo impegno in quello per l’approfondimento e il rinnovamento della storia del lavoro e del movimento operaio, fondando e animando l’Associazione Biondi Bartolini (ABB), in onore di due grandi sindacalisti toscani, attiva dal 2000 al 2010 e con sede nella Camera del lavoro di Firenze, dove ne è custodito l’archivio.

    L’opera di Falossi ha promosso una storia del lavoro non solo accademica, che proprio nel dialogo fra studiosi universitari, ricercatori in formazione e mondo del lavoro trovava la sua originalità sottolineando l’autonomia culturale della memoria operaia, innescando dibattito e analisi scientifica, cercando di coinvolgere i più giovani e di mobilitare, con la necessaria tensione culturale e morale, gli sforzi degli studiosi e la memoria dei protagonisti e tessendo rapporti stretti con importanti enti culturali ed esponenti della ricerca storica.

    Al momento della sua scomparsa la Società Italiana di Storia del Lavoro lo ha ricordato come «un pezzo di storia vivente che se ne va, una straordinaria generazione di operai autodidatti, pieni di curiosità intellettuali e di speranza, senza perdere il senso della realtà e della misura, aperti sempre alla discussione e al nuovo, mai rivolti con la testa indietro, eppure non dimentichi della centralità delle radici storiche del lavoro».

    La FVL opera nel solco e a partire dall’eredità di Falossi, e per questo intende promuovere un convegno che ne ricordi la figura e l’opera e ne rilanci il lavoro, sotto la supervisione del suo Comitato scientifico (Claudio Rosati, Eloisa Betti, Giovanni Contini, Pietro Causarano, Ilaria Romeo, Antonio Fanelli, Stefano Gallo)

    L’Italia e la guerra del Golfo (1990-91)

    FBK-ISIG | Aula Piccola Via S. Croce, 77, Trento

    L'Italia e la guerra del Golfo (1990-91). Seminario di Laura Ciglioni.

    L’intervento si propone di prendere in esame l’atteggiamento dell’Italia di fronte alla guerra del Golfo tra il 1990 e il 1991, tracciando un quadro teso a ricomprendere più livelli di analisi: le posizioni e le preoccupazioni del governo italiano; le reazioni dei partiti; il vasto dibattito sull’intervento armato che prese corpo in quei mesi nel paese, anche sul tema della “guerra giusta”; gli orientamenti e le convinzioni maturati dall’opinione pubblica; infine, la mobilitazione di un vasto ed eterogeneo fronte per la pace. L’intento è riflettere sulla fase di profonde trasformazioni, politiche e culturali, che interessarono l’Italia all’inizio degli anni Novanta, analizzate alla luce delle reazioni emerse nel paese di fronte a una grave crisi internazionale: un conflitto che – nel contesto di rapida transizione del sistema internazionale dopo il 1989 – già allora parve segnato da significative fratture rispetto al passato, in merito ai modi di condurre la guerra, al ruolo dei mass media, alla percezione dei mutamenti nelle relazioni tra Nord e Sud del mondo.

    Il sostegno degli italiani alla rivoluzione greca. 1821-1832. Prove generali del Risorgimento

    Roma Biblioteca di storia moderna e contemporanea, Roma

    Martedì 18 ottobre 2022, alle ore 16.30, presso la sede e sul canale Facebook della Biblioteca di storia moderna e contemporanea, in collaborazione con l’Istituto per la storia del Risorgimento italiano – Comitato di Roma, per il ciclo Dialoghi sul Risorgimento, si svolgerà un incontro sul tema Il filellenismo italiano nell'Europa della Restaurazione, a partire dal volume Il sostegno degli italiani alla rivoluzione greca. 1821-1832. Prove generali del Risorgimento (ETPBooks, Atene 2021).
    Saluti: Patrizia Rusciani e Miguel Gotor.
    Intervengono: Christos Bintoudis, Antonio D’Alessandri, Cristiano Luciani.
    Introduce e coordina: Francesco Guida.
    Con il patrocinio dell'Ambasciata della Repubblica ellenica in Italia.

    Questo nuovo appuntamento del ciclo Dialoghi sul Risorgimento, promosso dal Comitato di Roma dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano (i prossimi incontri si terranno il 16 novembre, il 1° e il 14 dicembre), prende spunto dalle ricerche raccolte nel volume Il sostegno degli italiani alla rivoluzione greca. Prove generali del Risorgimento, pubblicato nel 2021 in occasione del bicentenario dello scoppio della Rivoluzione ellenica, tornando a riflettere sul ruolo svolto dagli italiani negli eventi rivoluzionari svoltisi fra i greci dell’Impero ottomano a partire dalla primavera del 1821. Il filellenismo fu uno degli ideali anche del Risorgimento italiano: la Grecia e la sua lotta per la libertà divennero un modello per il movimento patriottico italiano che si stava delineando durante l’età della Restaurazione. Il filellenismo italiano stabilì una stretta relazione tra le due questioni nazionali, greca e italiana. In tale quadro l’idea della Rivoluzione greca era concepita come prolungamento e parte delle prime lotte risorgimentali degli italiani, collocata nel contesto più ampio di una lotta europea per la libertà dei popoli. Il volume pone l’accento sulle molteplici forme e direzioni in cui si sviluppò il sostegno degli italiani alla Rivoluzione greca, senza trascurare, accanto alle iniziative politiche, quelle intraprese nel campo dell’arte, della musica e del teatro o, ancora, della letteratura,le quali fecero da amplificatore delle istanze indipendentiste e libertarie della Grecia nella cultura italiana ed europea dell’età della Restaurazione.