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Calendario di storia contemporanea

 

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    Il lessico della cittadinanza e la sua formazione nella realtà europea

    Università degli studi di Bari "Aldo Moro"

    Il ciclo di seminari Il lessico della cittadinanza e la sua formazione nella realtà europea, organizzato dal Dipartimento di Ricerca e Innovazione umanistica dell'Università degli studi di Bari "Aldo Moro", intende fornire elementi di conoscenza di base sul concetto di cittadinanza e si indirizza a docenti e studenti universitari/medi
     
    Il ciclo si articolerà complessivamente in sette incontri, in modalità mista (in presenza e da remoto), con interventi di Guido Melis e Sandro Guerrieri (Università di Roma La Sapienza), Giulia Guazzaloca (Università di Bologna), Giulio Azzolini (Università Ca' Foscari), Carlo Spagnolo, Roberto Voza, Luigi Masella e Antonietta Damato (Università di Bari).

    Diritto allo studio ed educazione degli adulti nell’Italia repubblicana nel cinquantesimo anniversario delle 150 ore

    Università della Tuscia Complesso Santa Maria in Gradi - Aula Magna

    L’istituto contrattuale delle 150 ore per il diritto allo studio retribuito, ottenuto per la prima volta dai metalmeccanici nel 1973 e poi diffuso dai principali accordi dell'industria, dei servizi e della pubblica amministrazione, ha rappresentato un decisivo passaggio verso l’apprendistato sociale e civico dei cittadini nell’Italia democratica. Oltre al riconoscimento della possibilità di completare la propria formazione da parte dei lavoratori, le 150 ore hanno aperto la strada alle moderne pratiche ed esperienze di Lifelong Learning nel nostro Paese.
    La strategia sindacale sulla formazione dei lavoratori adulti si sommava all’invenzione di una nuova politica di valorizzazione delle capacità individuali (non solo professionali) in vista della messa in discussione dei modelli organizzativi d’impresa e di un recupero della mobilità sociale sul lavoro.
    Secondo l’ISTAT nel 1971 circa il 73% degli italiani oltre i 15 anni di età risultavano sprovvisti del titolo di licenza media. Questo deficit sarebbe stato colmato negli anni seguenti grazie all’intervento attivo delle organizzazioni sindacali, che individuavano nella scuola pubblica il luogo all’interno del quale sperimentare modalità didattiche partecipative e favorire una reale inclusione in grado di favorire un ritorno tra i banchi di scuola finalizzato all’accrescimento culturale di un numero sempre più ampio di lavoratori.
    A quasi cinquanta anni da quella conquista è necessario ritornare su questa esperienza ricostruendone le origini, le pratiche e le successive trasformazioni delle varie forme di istruzione per gli adulti fino ai giorni nostri, allargatesi dal mondo del lavoro agli immigrati e al loro processo di integrazione.

    UNIVERSITÀ E TERRORISMO: Il caso spagnolo negli «anni di piombo»

    Università Cattolica del Sacro Cuore Largo Fra' Agostino Gemelli, 1, Milano

    Università e terrorismo: il caso spagnolo negli «anni di piombo»

    Introducono
    Maria BOCCI, Università Cattolica del Sacro Cuore
    Damiano PALANO, Direttore di Polidemos, Università Cattolica del Sacro Cuore

    Partecipa
    Ana ESCAURIAZA ESCUDERO, Universidad de Navarra
     
    Modera
    Paolo VALVO, Università Cattolica del Sacro Cuore

    Martedì 18 Aprile 2023
    Aula G.016 SALA MARIA IMMACOLATA, ore 16.30-18.30
    Largo A. Gemelli, 1 - Milano
    Sarà possibile partecipare da remoto (vedi link nella locandina)

    “Ciao Shqipëria! Il secolo dei media nei rapporti culturali italo-albanesi.

    Tirana Pallati i Kulturës, Sheshi Skenderbej, Kati II,, Tirana

    Ciao Shqipëria! Il secolo dei media nei rapporti culturali italo-albanesi” è il titolo del libro di Vito Saracino che sarà presentato il 18 aprile, alle ore 18:00, presso la biblioteca dell’Istituto Italiano di Cultura di Tirana, con ingresso libero.
    Frutto di un quinquennale lavoro di ricerca di Vito Saracino, ricercatore e docente a contratto in Storia Sociale dei Media presso l’Università degli Studi di Foggia, il volume è stato pubblicato dalla casa editrice Besa Muci.
    “Ciao Shqipëria!” ricostruisce la storia dei rapporti fra Italia e Albania nel campo dei media, analizzando in particolare le fasi storiche che hanno portato l’Italia a diventare il Paese che ha maggiormente influenzato lo sviluppo del settore dell’informazione in Albania.
    Dalla diffusione, tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, dei primi giornali in lingua italiana nell’area illirica, si passa poi ad analizzare il crescente interesse da parte dei cittadini albanesi riguardo il medium radiofonico che si rafforza fino a diventare nel 1938, con le trasmissioni di propaganda fascista, uno strumento fondamentale durante l’occupazione.
    Non manca un focus sul cinema, che sotto il regime di Enver Hoxha, riveste un ruolo decisamente propagandistico ed una vasta e approfondita riflessione sullo sviluppo della televisione, dai suoi timidi esordi negli anni Sessanta fino alla proliferazione delle emittenti private nel periodo post-comunista.
    La presentazione del libro sarà introdotta dal professor Edon Qesari, docente di Storia politica dell’Europa presso l’Università Mediterranea dell’Albania.