Il dolore, la rabbia, il riso. La Grande Guerra cantata dal Coro Sabatoincanto, diretto da Patrizia Nasini.
Sabato 3 febbraio, alle ore 11.30, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Via Michelangelo Caetani, 32 - Roma), il coro Sabatoincanto, una delle formazioni musicali del Circolo Gianni Bosio, presenta, nella ricorrenza del centenario del 1918, ultimo anno del primo conflitto mondiale, una scelta di brani che raccontano diversi eventi e scenari di guerra. La Grande Guerra ha agito da moltiplicatore di esperienze in tutti i campi, anche in quello musicale, diffondendo e contaminando i diversi filoni della tradizione italiana: il canto popolare, il café-chantant e la canzone napoletana, il canto militare e patriottico di derivazione risorgimentale. I brani che saranno eseguiti sono rappresentativi di questo intreccio di differenti registri musicali:
La ragazza neutrale (1914, Giovanni Corvetto - Colombino Arona)
Ninna della guerra (1914, Trilussa)
Sento il fischio del vapore (1914, Anonimo)
Fuoco e mitragliatrici (1916, Anonimo)
Gorizia addolorata (1916, Anonimo)
E più non canto (s.d., Anonimo)
Il general Cadorna (1916, Anonimo)
Addio Venezia addio (El diciaoto novembre) (1917, Anonimo)
E anche al mi’ marito (1917-1918, Anonimo)
Sui monti Scarpazi (1917-1918, Anonimo)
Regazzine vi prego ascoltare (1917-1918, Anonimo)
Dove sei stato mio bell’alpino (s.d., Anonimo)
O’ surdato ‘nnamurato (1915, Aniello Califano – Enrico Cannio)