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Calendario di storia contemporanea

 

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    A 80 anni dall’entrata degli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale (1941-2021)

    Centro Studi Americani Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    In occasione dell’anniversario dell’entrata in guerra degli Stati Uniti in seguito all’attacco di Pearl Harbor (7 dicembre 1941), il Centro Studi Americani  organizza l'incontro “A 80 anni dall’entrata degli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale (1941-2021). La partecipazione dei soldati italoamericani”.

    Interventi:

    - John L. Harper (John Hopkins University, Sais Bologna): “Il giorno dell’infamia”: il 7 dicembre 1941

    - Matteo Pretelli (Università di Napoli “L’Orientale”): Americani e patriottismo nella Seconda Guerra Mondiale

    - Francesco Fusi (Istituto Storico Toscano della Resistenza e dell’Età contemporanea): Combattenti italoamericani nella Campagna d’Italia

    - Marco Curti, regista e documentarista: “Fighting Paisanos”

    Modera: Michela Ponzani (storica e conduttrice)

    L'evento si svolgerà in presenza, con diretta streaming sul canale Youtube e sul portale di RAI Cultura

    La partecipazione è gratuita ma è gradita la registrazione.

    Men in Arms. Banditry, Revolution, and Counter-guerrilla (ca. 1750s-1915)

    Università di Salerno – piattaforma zoom , Italia

    Men in Arms. Banditry, Revolution, and Counter-guerrilla (ca. 1750s-1915)

    Convegno internazionale di studi - 7, 10 e 14 dicembre 2021, Università di Salerno

    PRIN 2017 Il brigantaggio rivisitato. Narrazioni, pratiche e usi politici nella storia dell'Italia moderna e contemporanea

    La lotta per la sovranità è stata al centro della transizione dall’ancien régime all’età contemporanea. Dalle rivoluzioni atlantiche alla Prima guerra mondiale, i fenomeni di insorgenza e contro-insorgenza hanno definito la nascita dei nuovi stati-nazione e la formazione dei nuovi imperi. In un’epoca di frontiere porose e istituzioni fragili, sfidare o difendere l’ordine ha impegnato non solo forze ed eserciti regolari, ma anche una variegata gamma di “uomini in armi”. Figure carismatiche, organizzate in compagnie private o unità irregolari molto mobili, hanno guidato azioni di banditismo, guerriglia politica e rivolta etnico-religiosa, intrecciando ambizioni individuali a più generali rivendicazioni di tipo. Il seminario riunisce casi di studio dall’America Latina all’Europa centrale, fino all’Africa del nord, al fine di esplorare pratiche operative e strategie militari della guerra irregolare nel mondo moderno.

    Il convegno si terrà su Zoom, al link disponibile nell'0puscolo allegato, al quale si rimanda per il programma completo.

    TRAILS OF PEACE. History, Memory and Communication

    Università IULM, IULM 6 Auditorium (In presenza e in streaming) via Carlo Bo 1, Milano, Italia

    TRAILS OF PEACE. 
    History, Memory and Communication
    DECEMBER 10th (with Preview online December 9th)
    Università IULM, Politecnico di Milano, Rete degli atenei italiani per la pace (Runipace),
    International Network of Museums for Peace (INMP), Red Internacional de Universidades Lectoras (RIUL)
    December 9th Program (Online), 15.00 h. 

    Youtube link: https://go.iulm.it/trailsofpeace9
     
    Saluti istituzionali: Kazuyo Yamane (INMP),  Federico Bucci (Vice-rector of the Mantova Campus of Politecnico di Milano)
    Key note speech:
    Philippe Prost, From War to Peace
    Tavola rotonda: The Italian museums for Peace

    Museo-laboratorio di Pace, Collegno (Lucetta Sanguinetti)
    International Peace Poster Documentation Centre, Bologna (Vittorio Pallotti)
    Gorla Museum project (Piera Caramellino)
    International Museum of Red Cross MICR, Castiglione delle Stiviere (Michele Romeo Jasinski)
    Museo storico del Trentino, Trento (Sara Zanatta and Giuseppe Ferrandi)
    Fondazione Fossoli, Carpi (Andrea Luccaroni)
    Centro Studi Sereno Regis (Angela Dogliotti, Elena Camino)

    Chair and Conclusion: Elena Montanari (Politecnico di Milano)
    10 dicembre Auditorium IULM Open Space
    To attend in presence, please fill the form https://survey.alchemer.eu/s3/90405947/Trails-of-Peace

    In streaming Youtube link: https://go.iulm.it/trailsofpeace10

    The Program:
    Saluti istituzionali: Gianni Canova (Rector of IULM University), Enza Pellecchia (Runipace Coordinator), Akihiko Kimijima (INMP World Coordinator)
    Introduzione:
    Massimo De Giuseppe (IULM University) - The museums of peace between history, memory and communication

    Memory (Peace Museums)
    Ore 10.00-13.00

    Thomas Schneider (Erich Marie Remarque Center, Germany)
    Iratxe Momoitio (Guernica Museum, Spain)
    Junko Kanekiyo (Kyoto Museum for World Peace/Ritsumeikan University, Japan)
    Kim Yeonghwan (The Museum of Japanese Colonial History in Korea) 
    Clive Barrett (Chair of Trustees, The Peace Museum, Bradford, UK)
    Munuve Mutisya (Community Peace Museum, Kenya) 
    Jesper Magnusson (Fredens hus Museum, Uppsala, Sweden) 
    Kevin Kelly (Dayton Peace Museum, USA)

    Chair and Conclusions: Roy Tamashiro (Webster University, USA)

    History: 
    Ore 14.30-16.30
    Greetings: Giovanna Rocca (Pro-Rector of Research)

    Makiko Takemoto (Hiroshima City University Peace Institute): Japan, Germany and peace 
    Renato Moro (Romatre University) - Pacifism in Contemporary Italy 
    Enrico Palumbo (IULM University) – Peace in the Meddle East, The Refugee Issue
    Angela Santese (University of Bologna) - Pacifisms after the Cold War

    Chair and conclusion: Guido Formigoni (IULM University)

    Communication:
    Ore 17.00-19.00

    Gianni Canova (Rector of IULM University): War & Peace in Cinema
    Savina Tarsitano (European Cultural Parlament): Photography for Peace
    Francesca Corrao (Fondazione Orestiadi di Gibellina): The Museum and the Theater as tools of education for peace: the Orestiadi Foundation
    Ítaca Palmer Campos (Universidad de Granada): Peace Lectures and SDG (Sustainable Development Goals) 
    Anne Noonan, Nina Burridge (The Australian Peace Network): From Pandemic to Peace building - creating cultures of peace as the new normal
    Anna Castelli (Università IULM) : Indigenous artists for peace. A tribute to Jimmie Durham
    Satoko Norimatsu (Director of Peace Philosophy Center, Canada): Critical Thinking, Peace and Memorializations 

    Chair and conclusion: Mauro Ceruti (IULM University)

     

    L’Italia repubblicana: costruzione, consolidamento, trasformazioni (1946-2020) – III: La Repubblica tra mondo globale, crisi di transizione e tempo presente (1989-2020)

    Fondazione Pescarabruzzo - sala convegni Corso Umberto I, n. 83, Pescara, Italia

    Il convegno chiude un ciclo di tre incontri scientifici nazionali che, dopo gli appuntamenti del 2017 e del 2019, intende rileggere e ripensare in forme critiche la storia dell’Italia repubblicana, lungo un percorso di settant’anni che attraversa plurime storie generazionali. Muovendosi tra fattori tanto di continuità quanto di trasformazione, nei tre convegni vengono scandite le principali acquisizioni proposte dalla storiografia. A partire anche dalle domande che sorgono dal tempo presente, ci si propone dunque di definire un percorso tematico e cronologico (il primo ventennio della Repubblica; gli anni tra fine Sessanta e vigilia del 1989; l’ultimo trentennio fino a oggi) attento alle peculiarità della democrazia e della società in Italia, con un occhio particolare ad alcuni dei suoi caratteri di lungo periodo, anche osservati da prospettive non troppo usuali.
    Il taglio di questo terzo e ultimo appuntamento scientifico privilegia da un lato un affondo interpretativo sui principali nodi strutturali della vicenda repubblicana in Italia; e dall’altro lato offre una riflessione storica aperta agli orizzonti attuali e futuri.
    Per ciascun incontro, viene poi pubblicato un volume promosso dalla Fondazione Brigata Maiella, curato dal comitato scientifico del progetto e stampato dalla casa editrice Viella di Roma: l’ambizione è di proporre a specialisti e cittadini un’opera che, nel suo complesso, si ponga come un’ideale trilogia sulla storia della Repubblica italiana dalle sue origini al secolo XXI.
    Comitato scientifico: Maurizio Ridolfi, Patrizia Gabrielli, Enzo Fimiani
    Segreteria organizzativa: Alessandra De Nicola
     

    Programma:
    giovedì 9 dicembre
    ore 16.00-19.30
    Saluti: Nicola Mattoscio (presidente Fondazione Brigata Maiella)
     
    Fattori e nodi strutturali nella storia dell’Italia repubblicana
     presiede: Patrizia Gabrielli (Università di Siena)
     
     Francesco Bonini (Università di Roma LUMSA)
    Lo Stato, le istituzioni, l’amministrazione
    Daniela Felisini (Università di Roma Tor Vergata)
    L’economia italiana tra globalizzazione e integrazione
    Michela Minesso (Università di Milano statale)
    Le famiglie: il dibattito sui nuovi diritti
     Catia Papa (Università della Tuscia di Viterbo)
    Genere e generazioni: tra dimensione locale e globale
     Simone Neri Serneri (Università di Firenze)
    Spazi, territori, ambiente: l’Italia e la “Grande Accelerazione”
     
    Venerdì 10 dicembre
    ore 9.30-13.30
    Le sfide aperte
    presiede: Enzo Fimiani (Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara – comitato scientifico FBM)
     
     Giovanni Orsina (Università LUISS Guido Carli di Roma)
    La crisi della politica e del sistema dei partiti
     Michele Colucci (Consiglio Nazionale delle Ricerche)
    Emigrazione/immigrazioni: integrazione e conflitti
     Irene Piazzoni (Università di Milano statale)
    Apocalittici, “cannibali”, situazionisti: la cultura italiana tra vecchi e nuovi media
     Carlo Spagnolo (Università di Bari)
    Un paese in discussione: spinte centrifughe e storie transnazionali 
     Lucia Ceci (Università di Roma Tor Vergata)
    Mondi cattolici, pluralismo religioso, prospettive globali
     
    Tavola rotonda finale sul progetto:
    “L’Italia repubblicana: costruzione, consolidamento, trasformazioni (1946-2020)”
    partecipano: i relatori
    coordina e conclude: Maurizio Ridolfi (Università della Tuscia di Viterbo)

    “Oltre il Lager. Attualità dell’impegno antifascista: alle radici della democrazia in Europa”

    Palazzo Reale - Sala Conferenze Piazza Duomo 14, Milano, Italia

    Per una riflessione sulla militanza antifascista

    In una prospettiva ormai non più di breve periodo, a quasi otto decenni dalla fine della Seconda guerra mondiale e trascorso ormai un secolo dall’arrivo sulla scena storica del fascio primigenio, destinato ad avere negli anni seguenti seguaci capaci di radicalizzarne la carica di violenza, è opportuna una riflessione su chi ai fascismi si contrappose, fondando così una categoria politica nuova: l’antifascismo.

    Capace di coinvolgere visioni tra loro differenti e in anni precedenti contrapposte, come le culture liberali, democratiche, socialiste, l’antifascismo rappresentò inoltre, allora e successivamente, la via attraverso cui il movimento comunista, nato da quella rivoluzione bolscevica che ben presto si sarebbe risolta nella dittatura prima di un partito, poi dei suoi vertici, si sarebbe incontrato ed avrebbe fatto i conti con la democrazia politica.

    Rafforzatosi nella gigantesca e tragica temperie della Seconda guerra mondiale attraverso le Resistenze europee il cui riferimento generale era la coalizione guidata da URSS, USA e Regno Unito, l’antifascismo avrebbe duramente sofferto la frattura postbellica rappresentata dalla guerra fredda e dal progressivo irrigidirsi della «cortina di ferro», ad est della quale finiva con l’essere assunto a dottrina di Stato finalizzata a rivestire di panni presentabili regimi diretti da forze di minoranza la cui unica logica era di costituire una cintura di sicurezza per l’Unione Sovietica, mentre a occidente l’antifascismo veniva spesso guardato da parte dei gruppi dirigenti come un cavallo di troia del blocco contrapposto.

    In questo quadro piuttosto cupo l’Italia ha costituito tuttavia una felice eccezione; anche nei momenti di più dura contrapposizione tra le forze politiche, un tessuto antifascista, eredità della Resistenza, ha comunque tenuto, rendendo possibili scambi, contatti, interrelazioni.
    Conclusasi la guerra fredda in seguito al collasso dell’URSS, preceduto e accompagnato dallo scompaginarsi del «blocco orientale», il panorama europeo che si è delineato dopo il 1989 e in questo primo ventennio del XXI secolo rende a nostro parere quanto mai necessario ed opportuno un recupero pieno dell’antifascismo e dei suoi valori, al cui centro stava e sta l’idea di una democrazia e liberale e sociale.

    Con ben più forza del «paradigma vittimario», assunto non di rado come terreno minimo di costruzione di un’Europa unita e federale, l’antifascismo può essere, per la nostra Europa, valore fondante. Proprio per questo riflettere sulle biografie, convergenti nell’obiettivo quanto magari distanti nel loro sviluppo esistenziale, delle undici personalità che nel convegno saranno oggetto di studio costituisce il modo migliore per raccoglierne l’eredità ed onorarne la memoria.

    Massimo Castoldi – Brunello Mantelli

    Il Risorgimento, Roma, l’Europa

    Biblioteca del Senato piazza della Minerva 38, Roma, Italia

    Incontro di presentazione del nuovo Comitato di Roma dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano.

    Interventi di Francesco Guida, Miguel Gotor, Laura Pettinaroli, Antonio Rodinò di Miglione, Marco Pizzo.

    Conferenza di Giuseppe Monsagrati, Un monumento alla memoria repubblicana: il Mazzini dell'Aventino, in occasione del centocinquantesimo anniversario della morte di Giuseppe Mazzini.

    Raccontare i conflitti. Giornaliste in prima linea

    Centro Studi Americani Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Con il convegno "Raccontare i conflitti” il Centro Studi Americani intende promuovere un approfondimento e una riflessione sul ruolo svolto dalle giornaliste sui fronti di guerra dalla metà dell'Ottocento a oggi

    Saluti: Roberto Sgalla, Direttore Centro Studi Americani

    Introduce e modera: Oliviero Bergamini, Vicedirettore Rainews24

    GIORNALISTE AMERICANE TRA '800 e '900:

    - Daniele Fiorentino, Direttore Dipartimento di Scienze Politiche, Università Roma Tre

    - Nicola Attadio, Autore e conduttore Radio3, fondatore Officina letteraria Cherry Run

    - Alessandra Mauro, Direttore editoriale casa editrice Contrasto

    GUERRE CONTEMPORANEE

    - Lucia Goracci, Corrispondente Rai a Istanbul

    - Stefania Battistini, Inviata RAI TG1 in Ucraina

    ***

    I posti sono limitati, per partecipare in presenza o ricevere il link Zoom scrivere a:

    library@centrostudiamericani.org

    Accesso con “super green pass”

    Cattolici al lavoro. Don Mazzolari, cattolicesimo italiano e questione sociale nel secondo dopoguerra

    Torino Aula didattica. Polo del ‘900. Via del Carmine 14, Torino, Italia

    Si terrà l’8 e 9 aprile a Torino il convegno dal titolo “Cattolici al lavoro. Don Primo Mazzolari, cattolicesimo italiano e questione sociale nel secondo dopoguerra” (Sala didattica del Polo del ‘900, via del Carmine 14).Il convegno nasce dalla collaborazione delle due Fondazioni, Don Primo Mazzolari e Vera Nocentini, promotrici assieme a Fondazione Carlo Donat-Cattin, Centro studi Sereno Regis, Polo teologico Torinese-Facoltà teologica dell’Italia settentrionale, con il patrocinio del dipartimento di Studi storici dell’Università degli Studi di Torino.Durante le giornate, i temi storici sono affrontati da Stefano Musso e Marta Margotti (Università di Torino), Chiara Bassis (Centro studi Sereno Regis), Mariangela Maraviglia (Fondazione Don Primo Mazzolari), Francesco Ferrari (Universidad católica de Colombia), Aldo Carera (Università Cattolica del Sacro Cuore) e Paolo Trionfini (Università di Parma).La tavola rotonda conclusiva affronta l’impatto dell’attuale crisi sui lavoratori e sul lavoro. Intervengono Roberto Benaglia (segretario generale Fim-Cisl), Bruno Bignami (direttore Ufficio nazionale per i problemi sociali e del lavoro, Cei), Irene Bongiovanni (presidente ConfCooperative-Cultura turismo sport), Gianfranco Bordone (Fondazione Don Mario Operti), Nicola Scarlatelli (presidente Cna-Torino). Modera la tavola rotonda il giornalista Paolo Griseri.È necessario prenotare l’accesso in sala attraverso i seguenti link: venerdì 8 aprile, ore 15-19 (https://sforce.co/3IjeuF9); sabato 9 aprile, ore 9-12.30 (https://sforce.co/3BHB1sT).Si possono seguire le relazioni a distanza collegandosi al link https://bit.ly/3InDeLw. Le registrazioni delle due sessioni saranno disponibili sul canale YouTube della Fondazione Vera Nocentini.

    I briganti e le vittime della nazione (Salerno, 4-6 maggio 2022)

    Università di Salerno, Biblioteca di studi umanistici , Italia

    I briganti e le vittime della nazione: il paradigma vittimario dal Risorgimento alla seconda Repubblica (1794-2020)

    Convegno internazionale di studi, Università di Salerno, 4-5-6 maggio 2022

    Prin 2017 Il brigantaggio rivisitato. Narrazioni, pratiche e usi politici nella storia dell'Italia moderna e contemporanea

    Tappa conclusiva di un lavoro collettivo di ricerca durato due anni, il convegno analizza, nel lungo periodo, il discorso sulla vittimizzazione. Le relazioni pongono la questione storiografica del brigantaggio e delle vittime della nazione oltre la cortina del “dovere della memoria” e del paradigma vittimario risalendo alle origini del discorso pubblico sulla vittimizzazione, tra dati strutturali e passaggi congiunturali, della storia nazionale, con uno sguardo aperto al confronto internazionale.

    Comitato scientifico: Giacomo Girardi, Guido Panvini, Carmine Pinto, Marcello Ravveduto

    Il convegno si svolgerà in presenza.

    Per partecipare online: aforte30@studenti.unisa.it (Aurora Forte) ncaliano1@studenti.unisa.it (Noemi Caliano)

    The Iran-Iraq War (1980-1988)

    Università degli studi di Bari "Aldo Moro" , Italia

     International Conference
    Nei giorni 4 e 5 maggio 2022, presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” (Aula Starace, Palazzo Pasquale Del Prete, Piazza Cesare Battisti, 1) si terrà una conferenza internazionale dal titolo “The Iran-Iraq War (1980-1988)”;

    importante momento di confronto per approfondire le dinamiche, le implicazioni e le ricadute, di portata globale, di una guerra mediorientale che ha giocato un ruolo fondamentale nella definizione dell’assetto nazionale e internazionale dei due Paesi. 

    Il convegno è organizzato dal Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e dalla St Andrews University (Scotland, UK), con il sostegno del British Institute for Persian Studies (BIPS), della Regione Puglia e della Fondazione Gramsci di Puglia. Data la dimensione internazionale della conferenza, essa si svolgerà in lingua inglese e verrà trasmessa in diretta su Facebook e YouTube sui canali della Fondazione Gramsci di Puglia.