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Calendario di storia contemporanea

 

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    Oggi

    Global Religions. Fedi, comunità e politica nella mondializzazione contemporanea

    Dipartimento di Studi storici, Università degli Studi di Torino Sala Seminari, 3° piano, Palazzo Nuovo via Sant’Ottavio 20, Torino, Italia

    I fenomeni religiosi sono “globali” da sempre, ma in epoca contemporanea i processi di interazione, sintesi e mutuazione si sono decisamente accelerati. Questi temi sono oggi al centro di uno dei più fecondi filoni della world history. Il convegno intende presentare un insieme di interventi che, incrociando riflessione metodologica e ricostruzione storica, approfondiranno i fenomeni religiosi in una prospettiva diacronica, prestando particolare attenzione all’impatto della globalizzazione sulle credenze e sulle istituzioni religiose nel XIX e XX secolo.
    La connessione su scala planetaria di comunità religiose, gli scambi culturali e il métissage tra culti diversi, la formazione di identità religiose globali e l’espansione delle “fedi mondiali” all’interno dei più generali fenomeni di globalizzazione sono i nodi tematici intorno cui è costruito il programma del convegno. Gli studiosi e le studiose metteranno a confronto metodi di analisi, ipotesi di ricerca e ricostruzioni storiche per indagare la spinta globalizzante delle tradizioni religiose, l’impatto della mondializzazione sulle istituzioni del sacro e gli intrecci tra politica e religione in epoca contemporanea.
    Il convegno, oltre a collocarsi in un ambito di studi particolarmente innovativo, contribuirà alla migliore conoscenza – in campo accademico e presso un pubblico di non specialisti – delle dinamiche storiche indispensabili per interpretare il ruolo pubblico globale delle religioni nelle società attuali.
    Comitato scientifico:
    Paolo Cozzo, Mauro Forno, Lorenzo Kamel, Marta Margotti

    Il convegno potrà essere seguito a distanza:
    https://unito.webex.com/meet/marta.margotti

    Sidney Sonnino e le istituzioni liberali

    Castello Sonnino, Montespertoli (Firenze) , Italia

    Primo convegno organizzato dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della morte di Sidney Sonnino

    Il fascismo tra ricerca storica e divulgazione

    Casa della Memoria Via Confalonieri 14, Milano, Italia

    Tavola rotonda con interventi di:
    Mario Calabresi | giornalistaChora Media
    Paola Fortuna | designerstudio +fortuna di Trieste
    Luca Gibillini | responsabile Unità relazioni istituzionali e coordinatore di “Milano è memoria”Gabinetto del Sindaco – Comune di Milano
    Jacopo Perazzoli | storicoUniversità degli studi di Bergamo
    Introduce e modera:Sara Zanisi | direttrice generaleIstituto nazionale Ferruccio Parri
    Alla tavola rotonda è stato invitato l’Assessore alla cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi.

    Convegno Siscalt 2022 – Totalitarismo: usi e abusi di una categoria controversa

    Istituto Italiano di Studi Germanici, Villa Sciarra, Roma Via Calandrelli 25, Roma, Italia

    Il totalitarismo è l’antitesi della democrazia liberale? Può il rifiuto del totalitarismo costituire l’asse di una memoria europea, come prospettato dalle risoluzioni di aprile 2009 e del settembre 2019 del Parlamento europeo?Il convegno intende affrontare l’uso pubblico e le stratificazioni semantiche di una categoria che ha mutato nel tempo il suo significato. Tra le questioni che intendiamo sollevare sono le differenze tra l’aggettivo totalitario impiegato tra le due guerre e il successivo modello formalizzato di totalitarismo consolidatosi nel corso della guerra fredda, le modalità del suo impiego da parte della storiografia, le critiche emerse tra anni Sessanta e Settanta, il recupero della categoria nel corso degli anni Ottanta e la sua estensione dopo il 1989.Sul piano politico, la categoria può essere considerata costitutiva del nesso tra consenso sociale e militarizzazione che accompagna l’ascesa degli Stati Uniti e la divisione dell’Europa e funge da elemento identitario di un blocco occidentale liberaldemocratico che si definisce antitotalitario e quindi libero e pacifico. D’altra parte essa assume dopo il 1945 una valenza filosofica più generale nella fondazione dei diritti individuali, e si traduce negli anni Cinquanta in un modello idealtipico delle analogie tra le dittature fasciste e il socialismo sovietico.L’interrogativo è se tale polisemia venga compressa entro uno schema duale che sembra perpetuarsi rinnovandosi nella costruzione di una Europa unificata dall’antitotalitarismo dopo il 1989 e poi nel modello universalizzato del sec. XXI dello scontro di civiltà e delle operazioni di polizia internazionale susseguitesi dopo il 1991. Davanti al ritorno della guerra aperta in Europa e alla sua logica dicotomica amico/nemico, nuove semplificazioni potrebbero affacciarsi poggiando su una tradizione già da tempo obsoleta. Una ricostruzione dell’eredità del totalitarismo, largamente impiegato durante la guerra fredda, nel plasmare la lettura dei rapporti internazionali dopo il 1989 sarebbe auspicabile.La Siscalt intende promuovere una ricognizione storica sulle origini e lo sviluppo della categoria, fino a giungere a una prima storicizzazione della sua estensione dopo il 1989. Consapevole delle inevitabili limitazioni di una apertura critica su un tema che ha risvolti globali, l’iniziativa sarà centrata sull’impiego e il significato del totalitarismo per Italia e Germania, due paesi particolarmente rilevanti per la genesi e le dinamiche della categoria sin dai tempi del fascismo.

    Il convegno, a carattere internazionale, ha per lingue di lavoro l’italiano e il tedesco; è previsto un servizio di interpretariato simultaneo.

    Convegno di studi

    Sala del Consiglio, Palazzo di Toppo Wassermann Via Gemona 92, Udine, Italia

    Nel maggio del 2021 il Consiglio della Regione Friuli Venezia Giulia ha approvato all’unanimità una legge “per la riabilitazione storica attraverso la restituzione dell’onore dei soldati nati o caduti” nel territorio attuale della Regione “condannati alla fucilazione dai tribunali militari di guerra nel corso della Prima guerra mondiale”. La legge, resasi necessaria per la perdurante assenza di un provvedimento nazionale in tal senso, è stata il frutto di una mobilitazione iniziata molti anni fa nella piccola comunità di Cercivento per ricordare quattro alpini fucilati il 1 luglio del 1916 in quel Comune: mobilitazione che ha progressivamente coinvolto l’opinione pubblica e le forze politiche di tutta la regione. In particolare la legge ha istituito una “Giornata regionale della restituzione dell’onore” da celebrare appunto il 1 luglio di ogni anno, e al tempo stesso ha dato vita a una Consulta storica sulle fucilazioni e decimazioni per l’esempio (nominata su indicazione delle Università di Udine e Trieste e della Presidenza del Consiglio regionale) volta ad approfondire la conoscenza di questi temi e a promuoverne la memoria. Il convegno Non solo Cercivento. Le fucilazioni per l’esempio in Friuli Venezia Giulia durante la Prima guerra mondiale è il primo appuntamento scientifico promosso dalla Consulta e si colloca all’interno di un percorso iniziato sin dalla fine degli anni sessanta da un libro fondamentale come Plotone d’esecuzione di Enzo Forcella e Alberto Monticone, e proseguito poi sino al convegno su L’Italia nella guerra mondiale e i suoi fucilati: quello che (non) sappiamo, tenutosi a Rovereto nel maggio del 2015 e ad altri incontri ancora.

    Che genere di sport? Prospettive storiche di lungo periodo

    Roma Casa internazionale delle donne (Via della Lungara, 19) - Orto Botanico (Largo Cristina di Svezia, 23a, Roma, Italia

    CHE GENERE DI SPORT?
    PROSPETTIVE STORICHE DI LUNGO PERIODO
    Convegno della Società italiana delle storiche, Roma 17-19 novembre 2022
    Casa internazionale delle donne, Via della Lungara, 19
    Orto botanico, Largo Cristina di Svezia 24

    17 novembre 2022, h. 15.00-19.00 - Casa internazionale delle donne - Sala Lonzi
    Saluti
    Raffaella Sarti (Presidente della Società italiana delle storiche)
    Francesco Bonini (Presidente della Società italiana di storia dello sport), Storia dello sport: una storiografia in divenire
    Francesca Tacchi (Università di Firenze), Storia di genere e storia dello sport: le ragioni di un confronto
    Discussione

    I sessione – Donne e uomini nella pratica sportiva
    Presiede Marina Garbellotti (Università di Verona)
    Alessandro Arcangeli (Università di Verona), Per uno sguardo di genere su sport e storia
    Deborah Guazzoni (Società Italiana di Storia dello Sport), Sportive: un mito di genere?
    Pausa
    Francesco Gallo (Società italiana di storia dello sport), Althea Gibson, il diritto di contare. Tennis, razzismo e politica
    Intervista a Sara Gama (Juventus F.C., Nazionale A di calcio femminile, AIC, CONI)
    Anteprima del documentario di Francesco Gallo Le Dee di Olimpia
    Discussione

    18 novembre 2022, h. 9.00-13.30 - Orto botanico, Sala dell’Aranciera
    II sessione - Sport e politica
    Presiede Catia Papa (Università della Tuscia)
    Ingrid Runggaldier (Provincia autonoma di Bolzano), “Uscire di casa fu più difficile che scalare la cima”: i primi passi delle donne nella storia dell'alpinismo
    Elena Tonezzer (Museo storico del Trentino), Associazionismo sportivo trentino e pedagogia nazionale (1870-1914): lo spazio delle donne
    Manuela Maffongelli (Université de Lausanne), Tra applausi e stupore: il primo congresso svizzero di educazione fisica femminile (Lugano 1910)
    Discussione
    Pausa
    Cosmin-Ștefan Dogaru (University of Bucharest), Women’s Participation in Sports Competitions in Interwar Romania. Barriers and Achievements
    Gigliola Gori (Università di Urbino Carlo Bo), La contrastata ascesa dello sport femminile negli anni del fascismo
    Erminio Fonzo (Università di Salerno), Le questioni di genere nello sport universitario durante il fascismo
    Marco Giani (Società italiana di storia dello sport), Attraverso, e dopo Ondina: la lunghissima lotta per l’emancipazione delle sportive italiane
    Discussione

    18 novembre 2022, h. 15.00-19.00 - Orto botanico, Sala dell’Aranciera
    III sessione - Sport e genere: prospettive intersezionali
    Presiede Silvia Carraro (Università di Verona)
    Sara Bozzoli (Università di Bologna), Monica Giorgi: una biografia politica
    Fabrizio Ciocca (Sapienza Università di Roma), Donne musulmane e sport in Occidente
    Maylén Bolchinsky Pinsón (CONICET-INHUS-CEHIS, Argentina), Heroes, warriors and patriots. Masculinities around football in times of dictatorship. Argentina 1978
    Discussione
    Pausa
    Viktorija Sukovata (National Karazin University in Ukraine, Kharkiv), Images of Soviet Sportive Women in Painting of Alexander Deineka
    Leo Goretti e Sofia Mariconti (Istituto Affari Internazionali, Roma), Impariamo il judo con Vladimir Putin. Potere, virilità e sport nella Russia del XXI secolo
    Marlene Hartmann (Technische Universität Chemnitz), Natty or juiced? IPED consumption among men
    Discussione

    19 novembre 2022, h. 9.00-13.00 - Orto botanico, Sala dell’Aranciera
    IV sessione - Lo sport come professione femminile
    Presiede Diva Di Nanni (Università di Napoli Federico II)
    Nicola Sbetti (Università di Bologna), Le Olimpiadi invernali di Cortina 1956: una prospettiva di genere
    Daniele Serapiglia (Universidad Complutense di Madrid), Lo sport e le donne nell’Italia degli anni Ottanta. Il caso del volley
    Sara Gama (Juventus F.C., Nazionale A di calcio femminile, AIC, CONI) e Andrea Zannini (Università di Udine), Goal*! Il professionismo femminile nel calcio in Italia
    Discussione
    Pausa
    Tavola rotonda - Quale sport in prospettiva non binaria?
    Coordina Francesca Tacchi (Università di Firenze)
    Nathalie Bettina Neeser (Universität Basel), Normative aesthetics. An ethnographic research about inclusion and exclusion in Artistic Swimming
    Federico Greco (Liceo Frezzi-Beata Angela di Foligno), Gare miste, la frontiera del genere secondo il CIO
    Michela Capris (Università di Torino) e Francesca Vitali (Università di Verona), Equità nell’attività fisica e sportiva: sfida al binarismo di genere nello sport
    Alice Corte (Storie in Movimento), “Quanto devi desiderare di diventare un campione di tennis se sei disposto a farti tagliare il pene per farcela?” (Renée Richards, medica e tennista, già Richard Raskind)
    Discussione

    Comitato scientifico: Silvia Carraro, Siglinde Clementi, Diva Di Nanni, Marina Garbellotti, Tiziana Noce, Catia Papa, Raffaella Sarti, Francesca Tacchi
    Informazioni: segreteria@societadellestoriche.it;
    presidenza.sis@gmail.com

    Società italiana delle storiche
    presso Casa Internazionale delle Donne
    Via della Lungara 19 - 00165 Roma
    www.societadellestoriche.it

    La SIS è ente accreditato per la formazione e l’aggiornamento docenti ai sensi della D.M. 170/2016 e rilascia un attestato di partecipazione.

    Antimilitarisme et société en Italie (1970-2020)

    Université Paul-Valéry Montpellier 3, Salle de Colloques 2 Saint-Charles,1, Montpellier, Italia

    « Antimilitarisme et société en Italie »
    Dans le cadre d'une journée d'étude "Antimilitarisme et société en Italie 1970-2000" organisée par l'Université Paul-Valéry, une présentation aura lieu au CAD le 24 novembre à 18h, autour du livre S'avanza uno strano soldato. Il movimento per la democratizzazione delle Forze armate (1970-1977), édité par Deborah Gressani, Giorgio Sacchetti, Sergio Sinigaglia (DeriveApprodi, 2022). En présence de Giorgio SACCHETTI (université de Florence) et Iz SEVERIN (Université Paul-Va) et Isabelle FELICI.
    Cet ouvrage traite des idées antimilitaristes à l'intérieur des forces armées italiennes, et servira d'introduction historique et contextuelle à ces questions.
    Nous pourrons continuer avec une discussion et un débat sur l'actualité des luttes antimilitaristes, au-delà du contexte italien.
    Vous trouverez en pièce-jointe le programme complet de la journée d'étude qui aura lieu le 25 novembre à l'Université Paul-Valéry, dans la Salle des colloques 2 du Site St Charles 1.

    Bruno Trentin e l’Europa in un mondo che cambia.

    Università della Tuscia Complesso Santa Maria in Gradi – Aula Magna Viterbo, Italia

    Bruno Trentin e l’Europa in un mondo che cambia. Percorsi di ricerca in prospettiva transnazionale (1988-2007)

     

    Nell’ambito del progetto di ricerca “Bruno Trentin e l’Europa in un mondo che cambia. Dalla Segreteria Nazionale della CGIL al Parlamento Europeo (1988-2007)”, il seminario si pone l’obiettivo di rilanciare una nuova stagione di studi sull’opera politica e intellettuale di Bruno Trentin, con particolare attenzione alla dimensione europea e transnazionale. Nella prima parte, Bruno Trentin e l’Europa in prospettiva transnazionale, si colloca il rapporto tra Stati Uniti e Europa, che attraversa la sua biografia politica e rinvia a solide reti intellettuali in funzione di politiche riformatrici tra le due sponde dell’Atlantico. Occorre approfondire l’intrecciarsi delle vicende dell’Italia repubblicana con i processi di integrazione europea e l’Europa di Delors, la caduta del muro di Berlino nel 1989, la dissoluzione dell’Unione Sovietica e il Trattato di Maastricht del 1992. La rivoluzione informatica e digitale induce a mettere a fuoco nel contempo i temi della conoscenza e della formazione permanente, alla base del ‘sindacato dei diritti’ e del “programma europeo” della CGIL. Dalla necessità di riorganizzare il movimento dei lavoratori nel dopo Guerra fredda si impongono le analisi sulla mondializzazione, il rapporto Nord-Sud, i modelli di sviluppo e la questione ambientale. Parallelamente alla prima e alla seconda guerra del Golfo, Trentin apre una importante riflessione sulla dialettica tra Guerra e Pace, che coinvolge il ruolo dell’Unione come attore internazionale e l’esigenza di una difesa europea. L’importanza dell’Europa politica nel governo della mondializzazione torna ad assumere centralità nel mandato al Parlamento europeo e nella battaglia per l’approvazione del progetto di Costituzione europea. Nella seconda parte, Percorsi di ricerca tra storia, memoria e comunicazione, ci si propone di mettere in circuito la comunicazione politica e istituzionale di Trentin, le testimonianze di dirigenti sindacali che hanno condiviso l’impegno per il rafforzamento della Confederazione Europea dei Sindacati (CES), la documentazione conservata presso l’Archivio storico della CGIL. Chiude l’iniziativa una tavola rotonda sulla nuova edizione del volume La Libertà viene prima. La Libertà come posta in gioco nel conflitto sociale, con pagine inedite dei diari e altri scritti, allo scopo di porre le basi per una ricerca complessiva sull’intera biografia di Trentin. Attraverso la pubblicazione degli atti e lo sviluppo ulteriore del progetto, lo SPI - CGIL e l’Alta Scuola “Luciano Lama” confermano un ruolo di primo piano nella riscoperta dell’opera intellettuale e politica di Trentin, quanto mai necessaria di fronte alle attuali sfide del sindacato e della sinistra in Italia e in Europa.

    La questione settentrionale nella crisi della “prima Repubblica”. Politica, cultura, società

    Università degli Studi di Milano, Sala Napoleonica di Palazzo Greppi Via Sant’Antonio 12, Milano, Italia

    Il convegno mira a indagare alcuni fenomeni di lunga durata della storia politica, culturale, religiosa ed economica italiana, che si manifestarono con particolare forza all’inizio degli anni Novanta del secolo scorso, contribuendo a mettere in crisi un sistema politico a lungo ritenuto inscalfibile. Al centro dell’analisi sarà l’emersione della questione settentrionale, considerata il detonatore decisivo della “Repubblica dei partiti”.

    Italienisch-deutsche Tagung ITALIENISCHE ARBEITSKRÄFTE FÜR DIE DEUTSCHE KRIEGSWIRTSCHAFT 1938–1945 Rekrutierung und Arbeitseinsatz

    Johannes-Gutenberg-Universitaet Mainz – Fakultätssaal FB 07, Philosophicum Jakob-Welder-Weg 20, Mainz/Magonza, Italia

    Il convegno rappresenta un'ulteriore tappa nello sviluppo del progetto di ricerca sull'impiego di manodopera italiana nell'economia di guerra tedesca prima e dopo l'8 settembre 1943. Verrà esaminato l'arco temporale 1938-1945.
    Il convegno si aprirà con la presentazione della versione tedesca della mostra Tantebracciaperilreich.eu, già disponibile sul web dallo scorso dicembre ed ora realizzata in lingua tedesca: https://italienischearbeitskraefteimreich.eu/
    e del portale prosopografico http://www.lavorareperilreich.it/
    La ricerca è condotta con il sostegno finanziario del fondo italotedesco per il futuro, tramite il Bundestag, l'Auswaertiges Amt e l'Ambasciata della BRD a Roma;
    il convegno, che vedrà la partecipazione di studiosi italiani e tedeschi, è stato inoltre sostenuto dalla Landeszentrale fuer politische Bildung del Land Renania-Palatinato e dalla Rosa-Luxemburg-Stiftung.
    L'ambasciata d'Italia a Berlino ha concesso il patrocinio.
    Sede del convegno è la Johannes-Gutenberg-Universitaet di Magonza/Mainz.
    Il convegno potrà essere seguito da remoto anche via zoom: https://us06web.zoom.us/j/89655699579?pwd=QmRVaElmM3RVMWtrbXJMRjhXVVhiQT09
    oltre che via Big Blue Botton al link indicato in locandina e programma