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Calendario di storia contemporanea

 

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    Oggi

    Mobilità e ambiente: Per una storia ambientale delle migrazioni italiane

    Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali, Modena Largo Sant'Eufemia 19, Modena, Italia

    Martedì 26 ottobre 2021 · Ore 9:30 – 17:00
    Aula B1.2, Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali
    Largo Sant’Eufemia 19, Modena

    Programma e link Zoom: https://www.dslc.unimore.it/site/home/archivio-notizie/documento980069777.html

    Convegno Finanziato da:
    Università di Modena e Reggio Emilia
    Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali

    Lo spettacolo del brigantaggio

    Università di Salerno – Piattaforma Zoom , Italia

    Lo spettacolo del brigantaggio. Cultura visuale e circuiti mediatici tra Sette e Ottocento

    Convegno internazionale di studi, 28-29 ottobre 2021, Università di Salerno

    Progetto PRIN 2017 Il brigantaggio rivisitato. Narrazioni, pratiche e usi politici nella storia dell'Italia moderna e contemporanea - Linea di ricerca Immaginari del brigantaggio

    Il convegno è concepito come momento finale di un percorso di ricerca collettivo che indaga i processi di narrazione, spettacolarizzazione e mediatizzazione relativi alla figura del brigante tra Settecento e Ottocento. Adottando una prospettiva transnazionale e interdisciplinare, si intende studiare l’influenza degli aspetti visuali-letterari e dei circuiti comunicativi sulle rappresentazioni del brigantaggio, in un periodo di graduale transizione dall’«antico regime mediatico» verso un rinnovato sistema di comunicazione pubblica. Durante il convegno saranno presentate ricerche tese ad analizzare la diffusione di quelle specifiche rappresentazioni dei briganti che emergono dall’intreccio di cultura letteraria e cultura visuale, di racconti e pratiche, di discorsi e performance artistico-teatrali, prendendo in conto anche gli aspetti più propriamente commerciali.

    Il convegno si terrà su Zoom, al link disponibile nell'opuscolo allegato, al quale si rimanda per il programma completo.

    Anno 1940: l’Italia e il fascismo nella “guerra totale”

    Palagio di Parte Guelfa, via di Parte Guelfa, Firenze, Italia

    Convegno storico promosso dall'Istituto storico toscano per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea (Isrt). Si svolge in presenza, con obbligo di Greenpass e previa prenotazione a convegno1940@gmail.com

    Programma dei lavori:

    28 ottobre 2021

    Ore 15.30 Saluti Istituzionali:
    Alessandro Martini Assessore alla Memoria del Comune di Firenze
    Giuseppe Matulli, Presidente ISRT

    Ore 16.00-18.30 Prima sessione: Il fascismo e la prospettiva della guerra

    Entrare in guerra. La decisione italiana nel contesto internazionale Lutz Klinkhammer, Istituto storico germanico di Roma
    Guerra obiettivo del regime? Marie-Anne Matard-Bonucci, Universitè Paris 8
    Tra neutralità e intervento: gli umori della popolazione, Paul Corner, Università di Siena

    29 ottobre 2021

    Ore 9.30-13.00. Seconda sessione: Il fascismo alla prova della guerra

    «abolito il libro e imbracciato il moschetto…». Il GUF nella Seconda guerra mondiale Simone Duranti, Università della Tuscia
    Il partito: una “macchina da guerra”? Tommaso Baris, Università di Palermo
    L’impatto della seconda guerra mondiale sulle comunità italiane all’estero Matteo Pretelli, Università di Napoli “L’Orientale”
    I “combattenti” di fronte alla guerra. Mito e realtà Nicola Labanca, Università di Siena

    Ore 15.00-18.30 Terza sessione: L’Italia e gli italiani fra retorica e realtà del conflitto

    Gadda e Montale e l’imperialismo fascista, Pier Giorgio Zunino, Università di Torino
    I cattolici fra non-belligeranza e intervento italiano Lucia Ceci, Università di Roma Tor Vergata
    Gli ebrei nell’Italia in guerra Valeria Galimi, Università di Firenze
    Gli antifascisti alla prova della guerra Antonio Bechelloni, Università di Lille

    1921/2021 Riflessioni sulla guerra civile italiana. Anarchismo e violenza politica

    Aula magna UniMoRe viale Allegri, 9, Reggio Emilia, Italia

    Sabato 6 novembre 2021
    (ore 9,40-18,00)
     
    Presso Università di Modena e Reggio Emilia
    Aula Magna Manodori, via Allegri 9, Reggio Emilia
     
    La Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia e l’Archivio Famiglia Berneri - Aurelio Chessa organizzano, con il patrocinio del Dipartimento di Educazione e Scienze umane dell’Università di Modena e Reggio Emilia, un convegno di studi dedicato ai temi della guerra civile e della violenza politica in Italia e al loro nesso, in quanto categorie interpretative, con le vicende novecentesche dell’anarchismo.
    L’iniziativa – che suggella un percorso intrapreso dagli stessi organizzatori con la giornata di San Giovanni Valdarno del 20 marzo 2021 (Guerra civile in Toscana. 1921-2021: riflessioni sulla violenza politica) – si colloca all’interno di un ormai maturo dibattito storiografico e individua nel periodo tra la prima guerra mondiale e l’avvento del fascismo, ma in particolare nell’anno 1921, un tournant dirimente e di grande interesse. L’attentato anarchico al teatro Diana di Milano, insieme alle diffuse insurrezioni popolari antifasciste, alla costituzione di formazioni armate di difesa proletaria come gli Arditi del Popolo, alle violente azioni squadriste (assalti ai municipi “rossi” e alle sedi del movimento operaio), sono eventi che si addensano in un ristrettissimo arco temporale, destinati a marcare un forte impatto politico e sociale, con conseguenze di lunga durata.  
    Per seguire il convegno in streaming collegarsi al seguente link:
    https://www.youtube.com/channel/UCuUFApYJ1-IqZ0hJCIOdImA

    Ingresso libero fino ad esaurimento posti
    Prenotazione obbligatoria con e-mail a: archivioberneri@gmail.com
    Necessario green pass per l’accesso
    Info logistiche:
    Biblioteca Panizzi, via Farini n. 3, Reggio Emilia, tel. 0522-456084;
    Archivio Famiglia Berneri - Aurelio Chessa, via Tavolata n. 6, Reggio Emilia, tel. 0522-439323 archivioberneri@gmail.com
    Info segreteria scientifica: cell. +39 3474823021

    Il 1991 e l’Europa a trent’anni dal crollo dell’URSS

    Chiostro del Convento di Santa Maria Sopra Minerva Piazza della Minerva 38, Roma, Italia

    PROGRAMMA

    09.00 Apertura dei lavori, saluti degli organizzatori e presentazione del Convegno

    Relazione introduttiva: “Ripensare la fine della storia” - Giovanni Orsina, Presidente del Comitato Storico – Scientifico della Fondazione Craxi

     

    09.30 • 11.30 Le origini di una transizione incompiuta

    chair Francesca Gori, Memorial Italia

    “1991, beyond the failed empire” - Vladislav Zubok, LSE

    “Gorbachev, l’Europa e la sfida democratica” - Andrea Borelli, Università della Calabria

    “Crisi autoritaria o emergenza democratica? Il caso di DemRossiya” - Riccardo Mario Cucciolla, Università degli Studi di Napoli l’Orientale

    “Religione e libertà di coscienza nella transizione russa” - Adriano Roccucci, Università Roma Tre

    “Rinegoziare le relazioni federali e interetniche in URSS (1987-1991)” - Carolina De Stefano, Luiss Guido Carli

     

    11.30 • 13.00 Tra nazionalismo e crisi imperiale

    chair Silvio Pons, Scuola Normale Superiore

    “In the corner of failed empire: Lithuania and URSS in 1989 - 1991” - Saulius Grybkauskas, Lithuanian Institute of History

    “Da opposizione a governo indipendente: La questione ucraina, tra nazionalismo e ambientalismo nell’opera di Yuriy Shcherbak” - Simone Attilio Bellezza, Università di Napoli Federico II

    “Problemi imperiali nella Georgia post-sovietica” - Simona Merlo, Università Roma Tre

    “A peaceful end? The Soviet collapse in the Central Asian periphery” - Isaac Scarborough, Leiden University

     

    14.30 • 16.00 Superare la guerra fredda

    chair Fabio Bettanin, Università degli Studi di Napoli l’Orientale

    “The Myth of a No-NATO-Enlargement Pledge to Russia” - Sergey Radchenko, Johns Hopkins University

    “L’Occidente e il crollo sovietico” - Paolo Wulzer, Università degli Studi di Napoli l’Orientale

    “I limiti della cooperazione sul disarmo dopo la guerra fredda” - Leopoldo Nuti, Università Roma Tre

    “Il crollo dell’URSS e la sinistra europea” - Michele Di Donato, Università di Pisa

     

    16.00 • 17.30 Da Mosca a Maastricht

    chair Giovanni Orsina, Luiss Guido Carli

    “Il ritorno della guerra in Europa. Crisi, conflitto e frammentazione Jugoslava” - Vanni D’Alessio, Università di Napoli Federico II

    “Superare l’Europa Orientale” - Alberto Basciani, Università Roma Tre

    “L’Italia tra vecchia e nuova Europa” - Antonio Varsori, Università di Padova

    “Craxi, l’integrazione europea e il collasso sovietico” - Andrea Spiri, Luiss Guido Carli

     

    17.30 • 19.00 Tavola Rotonda | “L’Occidente, l’Europa e la Russia”

    Intervento della Presidente della Fondazione Craxi, Margherita Boniver

    chair Lucio Caracciolo, Direttore di “Limes”

    Ne discutono:

    Vincenzo Amendola, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio (Affari europei)

    Stefania Craxi, Vicepresidente Commissione Affari esteri e Immigrazione del Senato della Repubblica

    Piero Fassino, Presidente della Commissione Affari esteri e comunitari della Camera dei Deputati

    Giampiero Massolo, Presidente dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale

    Antonio Tajani, Presidente della Commissione affari costituzionali del Parlamento europeo

     

    Comitato Scientifico del Convegno: Prof. Giovanni Orsina, Riccardo Cucciolla.

    Traduzione consecutiva italiano-inglese

     

    È necessario accreditarsi all’evento entro e non oltre il 5 novembre https://urss.eventbrite.it | segreteria@fondazionecraxi.org

     

    Incroci fra Italia e Ungheria tra una rivoluzione e l’altra: storia, letteratura, cultura, mondo delle idee (1956-1989)

    Accademia d'Ungheria in Roma e Dipartimento di Scienze Politiche - Università degli Studi Roma Tre Accademia d'Ungheria, via Giulia 1 - Dipartimento di Scienze Politiche, via Chiabrera 199, Roma, Italia

    Il convegno è organizzato dal Centro Interuniversitario di Studi Ungheresi e sull’Europa Centro-Orientale (CISUECO) in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Roma TRE, nell’ambito dell’Accordo stipulato nel 2014 tra il CISUECO e il BTK FI (Istituto di Filosofia del Centro ricerche di scienze umanistiche di Budapest). L'obiettivo è di esaminare i rapporti italo-ungheresi dal 1956 al 1989 analizzati in modo pluridisciplinare e interdisciplinare.

    Over the Atlantic

    18/11: Forlì; 19/11: Bertinoro (FC); online (Zoom) Viale Corridoni 20, Forlì, Italia

    International Conference on Eu and Latin American Relations: Between Diplomacy and Paradiplomacy.
    Programme
    Thursday, 18th November 2021 - Forlì
    h 14.30Welcome speeches and introduction to the conference by Giuliana Laschi, University of Bologna

    I Panel:The institutionalization and normalization of paradiplomacy in foreign policy in Latin America
    Chair: Mario Torres Jarrín, Institute of European Studies and Human Rights at the Pontifical University of Salamanca (Spain)h 14.50Noé Cornago, University of País Vasco (España), Foreign policy transformation and normalization of paradiplomacy: distinctive features of the Latin American case
    h 15.10Gian Luca Gardini, University of Udine (Italy), A conceptual framework for EU-LAC diplomatic relations
    h 15.30Nahuel Oddone, Head of promotion and exchange in Social Policies, Instituto Social del Mercosur (Paraguay), Paradiplomacia transfronteriza en América Latina: oportunidades y desafíos frente a la reapertura de fronteras y la recuperación económica post-COVID
    h 15.50Paulina Astroza, European Studies Program, University of Concepción (Chile), La institucionalización de la paradiplomacia en un Estado unitario y centralizado: el caso de Chile
    h 16.10-16.30Comments and questions

    II Panel:Agenda 2030 and paradiplomacy
    Chair: Nahuel Oddone, Head of promotion and exchange in Social Policies, Instituto Social del Mercosur (Paraguay)
    h 16.50Mariano Alvarez, Red de Expertos sobre Paradiplomacia e Internacionalización Territorial (REPIT), Localización de ODS e internacionalización territorial: una relación de doble beneficio
    h 17.10Verónica Delgado, Law, Environment and Climate Change Program (DACC), University of Concepción (Chile), El rol de los territorios en los ODS y el cambio climático, a la luz del proceso constitucional de Chile y su proyecto de ley de Cambio Climáticoh 17.30Javier Sánchez Cano, Head of Planning, Monitoring and Evaluation, DG Development Cooperation, Generalitat de Catalunya (España-Barcelona), Paradiplomacia en tiempos de covid: Agenda 2030 y “actorness” global
    h 17.50Florencia Rubiolo, CONICET / University Blas Pascal (Argentina), Paradiplomacia y cooperación Sur Sur: aportes teóricos y prácticas para el desarrollo regional en América Latinah 18.10-18.45Comments and questions

    Friday 19th November 2021 – Bertinoro
    h 15.00Panel:Beyond traditional state diplomacy: Cities and Parliaments as international diplomatic actors
    Chair: Paulina Astroza, European Studies Program, University of Concepción (Chile)
    h 15.05Martin Martín Guillermo Ramírez, Secretary General of the Association of European Border Regions (AEBR) (Alemania), Cross-Border Paradiplomacy in the European Union and Latin America: Conceptualization and Comparative Experiences
    h 15.25Shaun Riordan, European Institute of International Studies (Salamanca - Spain), Paradiplomacy of cities: Bilbao and Barcelona cases studies
    h 15.45Mónica Velasco Pufleau, European Institute of International Studies (Stockholm - Sweden), Diplomacia parlamentaria: El rol del Parlamento Europeo y sus miembros en la promoción de los derechos humanos en México (Caso Ayotzinapa)
    h 16.25Mario Torres Jarrín, Institute of European Studies and Human Rights at the Pontifical University of Salamanca (Spain), La diplomacia de las ciudades. Caso Suecia: "Smart City Stockholm"
    h 16.45Fernando Adolfo Iglesias, Direttore Cattedra Altiero Spinelli del Consorzio Interuniversitario Italiano per l'Argentina – CUIA (Argentina), Fallimento della strategia di integrazione economica in America Latina: ragioni e alternative
    h 17.05 – 18.00General discussion

    Casa dolce casa? Il lavoro in ambito domestico dall’epoca preindustriale allo smart-working

    Roma Casa internazionale delle donne - Via della Lungara 19, Roma, Italia

    CASA DOLCE CASA? IL LAVORO IN AMBITO DOMESTICO
    DALL’EPOCA PREINDUSTRIALE ALLO SMART-WORKING
    Roma, Casa internazionale delle donne, 18-20 novembre 2021
    diretta facebook
    https://www.facebook.com/SISstoriche.1989/

    18 novembre 2021
    17.00-17.30 Saluti
    Maura Cossutta, Presidente della Casa internazionale delle donne
    Raffaella Sarti, Presidente della Società Italiana delle Storiche

    17.30-19.00 Sessione introduttiva - Il lavoro in ambito domestico tra sollecitazioni del presente, eredità del passato e sguardo al futuro
    Presiede Adelisa Malena (Università Ca’ Foscari, Venezia)
    Raffaella Sarti (Università di Urbino Carlo Bo), Con occhi di storiche: il presente alla luce del passato, il passato alla luce del presente
    Marcella Corsi (Sapienza Università di Roma), Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e la rivoluzione della cura
    Madia D’Onghia (Università di Foggia), Dall'home working emergenziale ai nuovi scenari regolativi del lavoro da remoto

    19 novembre 2021
    09.00-11.00 I Sessione - Lavorare in casa dal Medioevo all’Ottocento
    Presiede Siglinde Clementi (Libera Università di Bolzano)
    Anna Bellavitis (Université de Rouen-GRHIS), Casa e bottega tra Medioevo ed epoca moderna
    Beatrice Zucca Micheletto (Università di Padova), Case, magazzini, laboratori: lavoro in casa e lavoro di casa a Torino nel periodo napoleonico
    Manuela Martini (Université Lumière Lyon 2-LARHRA, Institut Universitaire de France), Coppie laboriose. L'economia domestica della tessitura della seta lionese nell'Ottocento
    11.30-13.30 II Sessione - (S)valorizzazioni otto-novecentesche
    Presiede Rosanna De Longis (SIS)
    Raffaella Sarti (Università di Urbino Carlo Bo), Fatiche misconosciute e tentativi di valorizzazione. Lavorare in casa nei secc. XIX e XX
    Alessandra Gissi (Università di Napoli L'Orientale), La ‘funzione essenziale’ delle donne: famiglia, lavoro domestico e salario in Italia tra fascismo e Repubblica
    Alessandra Pescarolo (Irpet), Lavori a domicilio: continuità, rotture, differenze
    Sandra Burchi (Università di Pisa), In interno. Declinazioni contemporanee del lavorare da casa

    15.30-19.00 III Sessione - Spazi e tecnologie in mutamento
    Presiede Tiziana Noce (Università della Calabria)
    Imma Forino (Politecnico di Milano), Tepore o incendio? Cucina e lavoro nel tempo
    Tindara Addabbo (Università di Modena e Reggio Emilia), Chiara Ghislieri (Università di Torino), “Non aprite quella email”: l’esperienza del lavoro accademico da casa durante la pandemia in Italia. Dati e riflessioni da un’indagine nazionale
    Maria Sangiuliano (SmartVenice), Socializzare e condividere la cura in chiave di genere. Il Progetto Families Share
    Laura Fiorini (Università di Firenze), Robot al servizio degli anziani: un giro d’orizzonte sulle nuove tecnologie

    20 novembre 2021
    9.00-12.30 IV Sessione - Diritti
    Presiede Marina Garbellotti (Università di Verona)
    Simona Feci (Università di Palermo), La costruzione giuridica dello spazio domestico in età moderna
    Paolo Passaniti (Università di Siena), Il diritto del lavoro nello spazio domestico. La vicenda storico-giuridica di un incontro difficile
    Angelo Delogu (Università di Urbino Carlo Bo), Salute e sicurezza del lavoro in ambito domestico
    Sergei Suarez Dillon Soares (ILO/OIL), Working from home: from invisibility to decent work

    12.30-13.00 Conclusioni

    LabOral. Storia orale del lavoro

    Pistoia (25/11) – Firenze (26/11) per le sedi del convegno, vedi file del programma allegato, Pistoia e Firenze, Italia

    La Fondazione Valore Lavoro (FVL), con il patrocinio di AISO e SISLav, organizza a Pistoia e Firenze per il 25 e 26 novembre 2021 un convegno dedicato alla storia orale del lavoro.

    Il convegno sarà in presenza e sarà possibile seguirlo in diretta streaming sulle pagine facebook della Fondazione Valore Lavoro, della Società Italiana di Storia del Lavoro e dell' AISO - Associazione Italiana di Storia Orale .

    Il convegno si situa all’incrocio tra un approccio metodologico, la storia orale, e un’area tematica, la storia del lavoro, ed intende indagare la storia orale del lavoro partendo dalla sua dimensione di lungo periodo per poi passare ad una ricognizione delle nuove ricerche in corso o appena concluse ed infine affrontare il tema dei prodotti culturali, anche nella loro caratterizzazione di Public History, che scaturiscono dal lavoro di ricerca storica tramite le fonti orali.
    Prima sessione
    La storia orale si è intrecciata fin dalle origini con la storia del lavoro, divenendone una delle metodologie d’indagine più proficue per l’età contemporanea e favorendo un’intersezione di temi e pratiche con la storia sociale, la storia popolare e della gente comune, la storia delle organizzazioni produttive e sindacali.
    Gli storici impegnati nell’incrocio tra Oral history e Labour history condividono il senso di impegno civile e di responsabilità per la valenza pubblica del loro lavoro, tanto verso i propri testimoni “co-autori” quanto verso il rilievo politico-culturale delle ricerche che portano avanti, che uniscono la valenza pubblica della storia orale – che facilita la partecipazione dei testimoni al “fare storia” – al campo di intervento proprio della storia del lavoro, muovendo dal presente per guardare alla storia del proprio oggetto di indagine
    Ad un passato ricco di esperienze si aggiunge oggi una nuova stagione di interesse. Il convegno intende esplorare questo terreno assai frequentato partendo da una prima sessione storiografica e metodologica capace di tenere assieme il passato della storia orale del lavoro con il suo presente e con le nuove prospettive che si stanno aprendo per il futuro sia come campi di indagine sia tramite l’utilizzo dei social network.
    Seconda sessione
    La storia orale, muovendo dall’ascolto, dai racconti e dalle testimonianze, permette di indagare i fenomeni storici da un’angolazione “interna” che prende le mosse dal punto di vista dei protagonisti, consentendo la messa a fuoco di aspetti che rimangono preclusi alla storiografia che utilizza solo la documentazione archivistica risultante dall’attività di enti strutturati. Fonti soggettive per eccellenza, le fonti orali per questa loro caratteristica hanno dunque la forza di mettere in primo piano la soggettività degli attori storici. Il valore euristico di questa metodologia applicata a un ambito come quello dei rapporti tra lavoro, conflitti del e sul lavoro e organizzazioni dei lavoratori, permette di illuminare zone sfuggenti, di meglio comprendere le dinamiche interne ai mondi del lavoro, le loro sfaccettature, il rapporto tra il lavorare e l’organizzarsi, la professionalità e il nesso con la conoscenza, la cultura e le identità, favorendo una ricostruzione problematizzante. Possono così essere rimessi in discussione approcci consolidati, in relazione a fasi già storicizzate, anche attraverso il riuso di fonti orali prodotte in passato, oppure aprirsi nuove piste di indagine per favorire la comprensione e la storicizzazione di quanto è più vicino a noi nel tempo ed attende ancora di essere indagato e compreso, anche nel suo rapporto con il presente. In aggiunta, l’ascolto del lavoro risulta essere un felice terreno di incontro interdisciplinare, dove la storiografia si incrocia e si confronta con l’antropologia, la sociologia, la psicologia.
    Inoltre, sulla scorta di questa metodologia, si sta facendo largo una riflessione più ampia che focalizza la sua attenzione sul fatto che i rapporti di e sul lavoro, dentro le organizzazioni, in quanto rapporti umani, lungi dall’essere di carta sono prima di tutto fondati sulla parola, cioè sull’oralità. Esiste uno spazio di relazioni orali nel mondo del lavoro, tra i lavoratori, dentro alle loro organizzazioni e con le controparti datoriali, fatto anche di momenti collettivi (come le assemblee e i congressi sindacali), che aprono la porta all’utilizzo della documentazione sonora intesa in senso ampio ed alla messa a fuoco di questo spazio nel quale si svolge la storia.
    Terza sessione
    Accanto al libro come risultato di una ricerca si stanno facendo strada nuovi prodotti culturali: video, documentari, podcast, esposizioni, ecc. La sessione intende affrontare le particolarità e le problematiche specifiche delle nuove forme di restituzione, che spesso combinano pubblicazione cartacea con altri linguaggi di larga accessibilità e che si inseriscono nell’ambito della Public History.
    Comitato scientifico organizzatore:
    Stefano Bartolini (FVL), Alessandro Casellato (AISO),
    Pietro Causarano (Università di Firenze), Stefano Gallo (CNR), Fabrizio Loreto (SISLav), Gilda Zazzara (Università Ca’ Foscari Venezia)

    Convegno internazionale – La caduta del Muro e gli altri comunismi

    Fondazione Marco Besso Largo di Torre Argentina, 11, Roma, Italia

    Il convegno è organizzato  dal Centro di Ricerca Interdipartimentale sull'Europa Centro-orientale, la Russia e l'Eurasia dell'Università Roma Tre (Criere)  in collaborazione con Aisseco (Associazione Italiana Studi di Storia dell'Europa Centrale e Orientale - aisseco.org) , Cisueco (Centro Interuniversitario di Studi Ungheresi e sull'Europa Centrale e Orientale - https://host.uniroma3.it/associazioni/cisueco/) e Fondazione Marco Besso (https://www.fondazionemarcobesso.net/). I lavori si svolgeranno i prossimi 25  e 26 novembre presso i locali della Fondazione Besso (a Largo di Torre Argentina, 11) e sarà possibile seguirli anche in streaming. Trovate tutti i dettagli nel documento annesso.