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Calendario di storia contemporanea

 

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    Oggi

    Società e politica nella crisi degli equilibri nazionali e internazionali (1967-1988)

    Sala convegni Fondazione Pescarabruzzo (IV piano) Corso Umberto I, 83, Pescara, Italia

    Fondazione Brigata Maiella

    con il patrocinio della SISSCo, Società italiana per lo studio della storia contemporanea

    Pescara, 1- 2 febbraio 2019

    Il convegno è il secondo appuntamento di un ciclo triennale, lungo il quale rileggere e ripensare in forme critiche la storia dell’Italia repubblicana, in un percorso di settant’anni che attraversa plurime storie generazionali. Muovendosi cronologicamente tra fattori tanto di continuità quanto di trasformazione, verranno scandite dai tre convegni le principali acquisizioni proposte dalla storiografia: il primo ventennio della Repubblica; gli anni tra fine Sessanta e vigilia del 1989; il trentennio fino a oggi. Partendo anche dalle domande che ci poniamo nel tempo presente, ci si propone dunque di definire un percorso tematico attento alle peculiarità della democrazia e della società in Italia, con un occhio particolare ad alcuni dei suoi nodi strutturali e di lungo periodo.

    Comitato scientifico: Enzo Fimiani, Patrizia Gabrielli, Maurizio Ridolfi

    Segreteria organizzativa: Alessandra De Nicola

     

    venerdì 1 febbraio, ore 16.30-19.30

    Saluti, Nicola Mattoscio (Presidente Fondazione Brigata Maiella)

     

    Introduce e presiede: Maurizio Ridolfi (Università della Tuscia di Viterbo)

     

    Interventi

    Giovanni Gozzini (Università di Siena), Il Sessantotto, spartiacque globale

    Pinella Di Gregorio (Università di Catania), La Repubblica negli anni Settanta: una fragile identità

    Angelo Ventrone (Università di Macerata), Violenza politica e crisi della Repubblica

    Salvatore Adorno (Università di Catania), Ambiente, paesaggio e regionalizzazione tra Stato ed Europa nella transizione degli anni Settanta

     

    sabato 2 febbraio, ore 9.30-12.30

    Introduce e presiede: Patrizia Gabrielli (Università di Siena, sede di Arezzo)

     

    Interventi

    Liliana Ellena (Istituto universitario europeo di Fiesole), Il movimento femminista: narrazioni e eredità in una prospettiva transnazionale

    Edoardo Novelli (Università di Roma Tre), Partiti, televisione, società: protagonisti e caratteristiche di una nuova arena pubblica

    Raffaello Ares Doro (Università della Tuscia di Viterbo), Consumi e comunicazioni di massa nella vita pubblica

    Leonardo Campus (Sapienza Università di Roma), Tra canzonette e cantautori: la musica di un ventennio inquieto

     

    Tavola rotonda con i relatori

    coordina: Enzo Fimiani (Comitato scientifico Fondazione Brigata Maiella)

    Conclusioni

    Maurizio Ridolfi (Università della Tuscia di Viterbo)

     

    L’ITALIA IN ESILIO. La migrazione degli intellettuali italiani dopo il 1938

    Università di Verona. Aula T1 del Polo Zanotto Viale dell'Universita 4, Verona, Italia

    Nell'ambito delle iniziative legate alla Giornata della Memoria organizzate dall'Università di Verona, martedì 5 e mercoledì 6 febbraio nell'aula T1 del Polo Zanotto è in programma il convegno internazionale di studio "L’Italia in esilio. La migrazione degli intellettuali italiani dopo il 1938".

    In allegato il programma

    Le ‘disfatte’ di Caporetto. Soldati, civili, territori 1917-1919

    Palazzo Gopcevich via Gioacchino Rossini 4, Trieste, Italia

    L'Istituto Livio Saranz organizza il convegno "Le 'disfatte' di Caporetto. Soldati, civili, territori 1917-1919" a Trieste presso Palazzo Gopcevich, in via Gioacchino Rossini 4, per le giornate del 21-22 febbraio 2019.

    Gli accordi della Santa Sede con gli Stati (XIX-XXI secolo)

    Pontificia Università Gregoriana - Ecole française de Rome Piazza della Pilotta, 4 - Piazza Navona, 62, Roma, Italia

    Il convegno internazionale "Gli accordi della Santa Sede con gli Stati (XIX-XXI secolo). Modelli e mutazioni: dallo Stato confessionale alla libertà religiosa", organizzato dalla Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa della Pontificia Università Gregoriana, dalla rivista "Archivum Historiae Pontificiae", dall'École française de Rome, dal LabEx EHNE (Sorbonne Université, Université Panthéon-Sorbonne, Université de Nantes) e dal Centro di ricerche "Droit e Sociétés Religieuses" (Université Paris-Sud), avrà luogo il 28 febbraio 2019 (Pontificia Università gregoriana) e 1° marzo 2019 (Ecole française de Rome).

    Il GDPR in archivio: strumenti di lavoro per l’applicazione del Regolamento europeo protezione dati personali

    Incontro di studio, organizzato dalla Direzione generale degli archivi, dall'ANAI e dall'Archivio centrale dello stato, in occasione della III edizione della
    “Settimana dell’Amministrazione aperta”

    Il GDPR in archivio: strumenti di lavoro per l’applicazione del Regolamento europeo protezione dati personali
    Roma, Archivio centrale dello Stato, 13 marzo 2019

    9:30 – 10:00: saluti istituzionali

    • Anna Maria Buzzi (Direttore generale per gli archivi)
    • Micaela Procaccia (Soprintendente dell’Archivio centrale dello Stato)
    • Mariella Guercio (presidente dell’ANAI)

    10:00 – 11:30 Strumenti per l’applicazione del GDPR
    Presiede: Micaela Procaccia
    Giulia Barrera (Direzione generale archivi), La traduzione italiana delle Linee guida sull’applicazione del GDPR nel settore degli archivi, curate dallo European Archives Group

    Sveva Pacifico (Soprintendenza archivistica per la Toscana): I dati personali nei fondi archivistici. Le informazioni da fornire agli interessati

    Dibattito: Mettere in regola gli Archivi con il GDPR: condividiamo dubbi e proposte. Tutti i partecipanti sono invitati a intervenire. Sono previsti i contributi di Daniela Loyola e Valentina Carola (ACS)

    11:30 – 13:00 tavola rotonda: GDPR e diffusione delle fonti per la storia contemporanea

    Presiede: Giulia Barrera (Direzione generale archivi)
    • Laura Schettini (Università degli studi di Napoli L'Orientale)
    • Gadi Luzzatto Voghera (Centro documentazione ebraica contemporanea)
    • Vinzia Fiorino (Università di Pisa)
    • Simona Ferrantin (Istituto per la storia dell'Azione cattolica e del movimento cattolico in Italia Paolo VI - Isacem)
    • Roberto D’Orazio (Camera dei deputati)

    Gente italiana nel mondo. Storie e scritture

    Biblioteca Comunale Piazza C. Marz, n° 1, San Marco in Lamis (Fg), Italia

    Giornata di studi

     

    mattina

    coordina: Francesco Giuliani

    h. 9:00 - saluti introduttivi

    h. 9:30 - Cosma Siani (Università di Roma Tor Vergata), Il \'De senectute\' in versi di Joseph Tusiani

    h. 10:15 - Rodolfo Di Biasio (scrittore e critico, Formia), Perché ho scritto \'I quattro camminanti\'

    h. 11:00 - pausa

    h. 11:30 - Francesco Durante (Università Suor Orsola Benincasa, Napoli), \'Gli stereotipi nei comics e il primo fumetto italoamericano\'

    pomeriggio

    coordina: Matteo Coco

    h. 16:00 - Michele Presutto (ricercatore indipendente, Foggia), I \'frutti guasti\' dell\'emigrazione. Lavoro e politica in una comunità di \'picasass\' tra la Valceresio e il Vermont

    h. 16:45 - Alberto Sorbini (Istituto per la Storia dell\'Umbria Contemporanea), Le trasformazioni alimentari degli emigranti nelle America tra \'800 e \'900

    h. 17:30 - Martino Marazzi (Università Statale di Milano), Bigàtt a Chicago. Appunti sull\'emigrazione negli Stati Uniti in una prospettiva regionale ed europea

     

    An Era of Value Change. The Seventies in Europe

    German Historical Institute of London 17 Bloomsbury Square, Holborn, London, Italia

    In Western historiography the Seventies are generally considered as a turning point in European history. In Germany they currently tend to be seen as the starting point for the present times, “after the boom” of the Sixties, rather than an epoch in itself. In Italy the perception of political and economic crisis, exacerbated by the experience of terrorism, led to a widespread view of the Seventies as an era of "crisis", representing an analytical key for the history of Republican Italy and its failure. These interpretations focus mainly on political and macro-structural dynamics and reflect the national self-perceptions of the decade, determined by a retrospective view, teleological in nature, and the combined influences on Western historiography, following the initial canonization of the history of the decade, of sociology, the economy, and political science. In fact, during the Seventies and subsequent years some American and European scientists postulated the affirmation of the global society of individuals, with all its risks, and debated the combined crisis of democracy and legitimization of states under advanced capitalism. At the same time, some political scientists and sociologists (Ronald Inglehart, Carlo Tullio Altan, Helmuth Klages, etc.) regarded the crisis in the relationship between civil society and political society as the effect of a change in values in the individual views of citizens. They proposed that the features of the social and cultural transformations underway, and the crises in the systems of representation in individual states and in the traditional political forces, could all be traced back to this change.
    The theory of an unprecedented change in values in industrialised Western Europe, recently taken up by German historiography as an explanation for the social and cultural changes of the Seventies, was a starting point for the hypothesis of this conference. The main objective will be to verify this initial hypothesis, which is whether and how, aside from national self-perceptions, the Seventies represented a moment of transformation and discontinuity in the history of European society, and with what national peculiarities this was manifested on the social, cultural, and political-institutional levels. There will be an attempt to assess whether it is possible to combine the diversity and even contradictions that have emerged in the studies of the scholars taking part into a coherent interpretation of European history, comparing events and processes, micro and macro history, national traits, and the experiences of different social groups, generations, and genders.

    Mediterranean Empires of the Interwar Period. Geopolitics, Biopolitics, Chronopolitics.

    Third Workshop of the Research Network The Modern Mediterranean: Dynamics of a World Region 1800 | 2000
    modernmediterranean.net

    After World War I, the Mediterranean was reinvented. The region moved from the margins to the center of political attention and became the object of comprehensive imperial visions. New policies arose that were aimed at fundamentally transforming both the region and its people. After the dissolution of the Ottoman Empire, borders were redrawn irrespective of the existing social, ethnic and religious composition of the local populations. France and Britain extended their imperial rule to include the former Ottoman provinces in the Levant. In turn, Fascist Italy challenged their hegemony over the region and declared the Mediterranean a “mare nostrum”. Our workshop focuses on the dynamics initiated by the Fascist chal¬lenge and on the competing, yet related European visions of the Mediterranean that it brought forth. We will discuss in how far the concepts of geopolitics, biopolitics and chronopolitics are helpful for grasping both the visions of the Mediterranean as well as the characteristic features of the imperial practices on the ground. We also take a closer look at islands and the changes their populations were confronted with when these highly contested places changed hands. Furthermore, the workshop scrutinizes mutual perceptions of the Mediterranean empires and the trans¬fer of imperial know-how. Finally, we hope to highlight the ambivalent role of Christian missionaries. Our aim is to better un¬derstand the making of the modern Mediterranean in what turns out to be a crucial period of its transition.

    L’Europa a cent’anni dalla Prima guerra mondiale: quali prospettive?

    Venezia San Polo 2468, Venezia, Italia

    Il convegno aspira a dare un contributo alla riflessione sulle prospettive che l’Europa ha davanti discutendole alla luce del lungo periodo. Il dibattito verterà sui progetti di nazione e quelli di integrazione europea sfociati nell’Unione europea, e anche su come si è immaginato e si immagina lo spazio europeo nelle coordinate della geopolitica e del diritto internazionale. L’incontro è organizzato dalla Fondazione Venezia per la Ricerca sulla Pace (Ve.ri.pa) in collaborazione con la Regione Veneto e con il patrocinio dell'Istituto Universitario di Architettura e l'Università Ca' Foscari di Venezia, sotto l'egida del Consiglio d'Europa, ufficio di Venezia.