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Calendario di storia contemporanea

 

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    Vincenzo Riccio. Profilo biografico e carteggio

    Roma Via Michelangelo Caetani, 32, Biblioteca di storia moderna e contemporanea, Italia

    Mercoledì 20 novembre 2019, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), in collaborazione con l’Istituto storico italiano per l’età moderna e contemporanea, sarà presentato il volume
    Vincenzo Riccio. Profilo biografico e carteggio di Antonio Fiori (Gangemi Editore, 2019). Saluti:
    Patrizia Rusciani. Intervengono: Paolo Carusi, Gigliola Fioravanti, Alessandra Staderini. Coordina: Marcello Verga. Sarà presente l’autore.
    Vincenzo Riccio ha avuto un ruolo importante nel decennio 1914-1924 come ministro in cinque
    governi e soprattutto come «segretario politico» dei liberali di destra, il cui leader, Salandra, nel 1915 decise l’intervento dell’Italia in guerra e nel dopoguerra, alleandosi con il gruppo parlamentare fascista, favorì l’ascesa al potere di Mussolini. Titolare di un rinomato studio di avvocato, per molti anni giornalista, deputato per un trentennio e protagonista della vita parlamentare, era partito da posizioni di sinistra e dai rapporti con Nicotera e con Crispi per poi approdare al gruppo di Sonnino e infine diventare il più stretto collaboratore di Salandra. L’autore, che ha pubblicato nel 2015 il diario del 1915-1916 di Riccio, in questo profilo ha collegato il personaggio alla storia del suo tempo, con un approccio inquadrabile in quello che Giovanni Levi ha definito come biographie et contexte, e ha cercato di sfuggire al pericolo di simpatizzare con il personaggio e a quello opposto di darne un giudizio drasticamente negativo per alcune sue prese di posizione o per le sue contraddizioni.
    Il saggio è basato su ampie fonti a stampa e su documenti archivistici inediti, soprattutto sul carteggio con Salandra (1914-1927), che offre informazioni e impressioni sui rapporti dei liberali di destra
    con le altre forze politiche, sull’abilità politica di Mussolini e sulla problematica alleanza di essi con i
    fascisti, in particolare nell’estate del 1922, nel corso della quale Riccio era ministro, in rappresentanza delle
    destre, nei due governi Facta.

    Vincenzo Riccio. Profilo biografico e carteggio

    Roma Biblioteca di storia moderna e contemporanea - Via Michelangelo Caetani, 32, Biblioteca di storia moderna e contemporanea, Italia

    Mercoledì 20 novembre 2019, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), in collaborazione con l’Istituto storico italiano per l’età moderna e contemporanea, sarà presentato il volume
    Vincenzo Riccio. Profilo biografico e carteggio di Antonio Fiori (Gangemi Editore, 2019).
    Saluti: Patrizia Rusciani. Intervengono: Paolo Carusi, Gigliola Fioravanti, Alessandra Staderini.
    Coordina: Marcello Verga. Sarà presente l’autore.
    Vincenzo Riccio ha avuto un ruolo importante nel decennio 1914-1924 come ministro in cinque governi e soprattutto come «segretario politico» dei liberali di destra, il cui leader, Salandra, nel 1915 decise l’intervento dell’Italia in guerra e nel dopoguerra, alleandosi con il gruppo parlamentare fascista, favorì l’ascesa al potere di Mussolini. Titolare di un rinomato studio di avvocato, per molti anni giornalista, deputato per un trentennio e protagonista della vita parlamentare, era partito da posizioni di sinistra e dai rapporti con Nicotera e con Crispi per poi approdare al gruppo di Sonnino e infine diventare il più stretto collaboratore di Salandra. L’autore, che ha pubblicato nel 2015 il diario del 1915-1916 di Riccio, in questo profilo ha collegato il personaggio alla storia del suo tempo, con un approccio inquadrabile in quello che Giovanni Levi ha definito come biographie et contexte, e ha cercato di sfuggire al pericolo di simpatizzare con il personaggio e a quello opposto di darne un giudizio drasticamente negativo per alcune sue prese di posizione o per le sue contraddizioni.
    Il saggio è basato su ampie fonti a stampa e su documenti archivistici inediti, soprattutto sul carteggio con Salandra (1914-1927), che offre informazioni e impressioni sui rapporti dei liberali di destra
    con le altre forze politiche, sull’abilità politica di Mussolini e sulla problematica alleanza di essi con i
    fascisti, in particolare nell’estate del 1922, nel corso della quale Riccio era ministro, in rappresentanza delle
    destre, nei due governi Facta.

    Il filo arabismo nero. Note su neofascismo italiano e mondo arabo (1945-1973)

    Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice Piazza delle Muse, 25, Roma, Italia

    Presentazione del volume "Il filo arabismo nero. Note su neofascismo italiano e mondo arabo (1945-1973)", di E. D'Annibale, V. De Sanctis, B. Donati. Intervengono Giuseppe Parlato, Gianni Scipione Rossi, Nicola Rao.

    L’espulsione dallo Stato, 1938-1943

    Comunità Ebraica di Torino piazzetta Primo Levi, 12 , Torino, Italia

    Dibattito sul libro “Il registro. La cacciata degli ebrei dallo Stato italiano nei protocolli della Corte dei Conti (1938-1943)”, di Annalisa Capristo e Giorgio Fabre (Il Mulino, 2018).

    Ne discutono:

    Francesco Cassata, Fabio Levi e Guido Neppi Modona.

    Sarà presente l’autrice Annalisa Capristo.

    Mario Piazza leggerà alcuni brani del libro.

     

     

    Gli irriducibili. I giovani ribelli che sfidarono Mussolini

    Fratellanza Artigiana d’Italia Via de' Pandolfini 17, Firenze, Italia

    Andrea Becherucci e Zeffiro Ciuffoletti presentano l'ultimo libro di Mirella Serri dove, tra l'altro, viene dato particolare rilievo alle vicende di due coppie di fratelli ebrei, Carlo e Nello Rosselli ed Enzo e Emilio Sereni.

    Il lavoro delle donne nell’Italia contemporanea

    Roma Più libri più liberi - La Nuvola/EUR - Viale Asia, 40, Roma, Italia

    Giovedì 5 dicembre p.v., alle 15.30, nell\'ambito della manifestazione Più libri più liberi (Roma, La Nuvola/Eur, Sala Venere), a cura della casa editrice Viella e della Società italiana delle storiche, sarà presentato il volume di Alessandra Pescarolo, Il lavoro delle donne nell’Italia contemporanea (2019), undicesimo titolo della collana “Storia delle donne e di genere”.

    Intervengono, oltre all\'Autrice, Alessandra Gissi (Università degli studi di Napoli “l’Orientale”), Luca Salmieri (Sapienza Università di Roma); coordina Barbara Bonomi Romagnoli, ricercatrice indipendente in studi di genere.

    Storia degli italoamericani

    Centro Studi Americani Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Il CENTRO STUDI AMERICANI,  in collaborazione con il CENTRO ALTREITALIE, organizza un dibattito in occasione della presentazione del libro

    STORIA DEGLI ITALOAMERICANI, a cura di William Connell e Stanislao Pugliese per l’edizione americana e di Maddalena Tirabassi per l’edizione italiana (Le Monnier Università - Mondadori Education)

    Modera:

    Daniele Fiorentino, Direttore CISPEA, Università Roma Tre

    Intervengono:

    Patrizia Audenino, Università di Milano

    Valerio Massimo De Angelis, Università di Macerata

    Caterina Romeo, Università di Roma Sapienza

    Matteo Sanfilippo, Università della Tuscia

    Sabrina Vellucci, Università Roma Tre

    Saranno presenti i curatori:

    William Connell, Seton Hall University, e Maddalena Tirabassi, Direttrice Centro Altreitalie

     

    L’Italia del tempo presente: una nuova fase o un ritorno al passato?

    Roma Biblioteca di storia moderna e contemporanea - Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Giovedì 5 dicembre 2019, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma),
    sarà presentato il numero monografico del Journal of Modern Italian Studies, L’Italia del tempo presente: una nuova fase o un ritorno al passato? curato da
    Umberto Gentiloni Silveri. Intervengono: John A. Davis, Andrea Guiso, Antonella Meniconi, Marcello Minenna. Coordina: Stefano Palermo.
    Si è scritto molto sulla cosiddetta transizione apertasi dopo il 1989: il crollo di un sistema politico e
    la fine di un assetto fondato sulla centralità dei partiti e sulla tenuta di un quadro istituzionale nato
    dopo la seconda guerra mondiale.
    Sono passati ormai più di 25 anni, molti interrogativi e questioni investono il dibattito storiografico,
    in particolare le possibili interpretazioni sulla crisi della Repubblica e sul suo itinerario futuro. Con
    troppa facilità si è cominciato a numerare le repubbliche (prima, seconda, terza) come se potessero nascere o morire nel breve tempo di una stagione. Si è indagato molto sui fattori di crisi (interni e internazionali), sulle ragioni di cambiamento e di conservazione e sulle trasformazioni di protagonisti che avevano segnato i decenni precedenti.
    Il fascicolo si propone di indagare, da alcuni punti di osservazione, la fase delicata che attraversa il
    sistema politico italiano, le riforme mancate, alcune urgenze economiche e istituzionali che caratterizzeranno i prossimi anni.

    Barone, vassalli e governo pontificio. Gli stati dei Colonna nel Settecento

    Roma Biblioteca di storia moderna e contemporanea - Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Lunedì 9 dicembre 2019, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), in collaborazione con l’Istituto storico italiano per l’età moderna e contemporanea, sarà presentato il volume Barone, vassalli e governo pontificio. Gli stati dei Colonna nel Settecento di David Armando (Biblink Editore, 2018).
    Saluti: Sergio Raimondo. Intervengono: Marco De Nicolò, Michele De Sivo, Maria Antonietta Visceglia. Coordina: Marcello Verga.

    Sulla base di una grande mole di documenti d’archivio prodotta dall’amministrazione familiare questo libro esamina il caso dei feudi dei principi Colonna nello Stato pontificio ponendo in primo piano la questione dei diritti e delle giurisdizioni baronali. In contrasto con la tesi storiografica, a lungo prevalente, secondo cui la politica antifeudale dei papi del Rinascimento avrebbe precocemente privato i baroni romani dei loro poteri reali, la ricerca mostra come i discendenti di Martino V dispongano ancora nel Settecento di una vastissima gamma di diritti, esenzioni e prerogative, grazie a cui esercitano il dominio economico e politico sulle loro terre godendo di un’ampia autonomia nei confronti del governo pontificio. Senza trascurare le modalità concrete di esercizio del potere, lo studio si sofferma sui suoi aspetti simbolici e ideologici, in particolare su quelli legati alle funzioni di paternalistica protezione che si affermano con particolare forza nel governo della giustizia. L’analisi approfondita dei processi criminali del feudo di Marino – una tipologia documentaria ancora poco studiata – restituisce la cura che i Colonna dedicano a un esercizio della giurisdizione finalizzato alla conservazione dell’ordine nel feudo, caratterizzato dal bilanciamento attento fra rigore e clemenza e dalla contiguità con la sfera della soluzione negoziale dei conflitti. Questo complesso di poteri è sottoposto alle pressioni crescenti delle società locali e dell’amministrazione statale, e tuttavia i Colonna riescono a difenderlo con successo fino alla fine del secolo, quando l’arrivo delle armate francesi innesca il processo che condurrà, al termine dell’esperienza napoleonica, all’estinzione delle giurisdizioni feudali.
    Nel panorama dell’aristocrazia romana i Colonna costituiscono un caso per diversi aspetti eccezionale: i loro ‘stati’, particolarmente ampi e coesi, rappresentano il retaggio dei secoli precedenti che hanno visto la famiglia esercitare un ruolo politico e militare di primo piano sulla scena italiana ed europea, ma l’ombra del loro dominio si avverte fin oltre la dissoluzione formale della feudalità, dando vita ancora in pieno Ottocento a conflitti e contese che mostrano quanto sia difficile per le comunità recidere i legami di dipendenza che le uniscono al barone.

    Paolo Zanini, Il «pericolo protestante». Chiesa e cattolici italiani di fronte alla questione della libertà religiosa (1922-1955)

    Aula 5, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Bologna Strada Maggiore 45, Bologna, Italia

    Presentazione del volume di
    Paolo Zanini, Il «pericolo protestante». Chiesa e cattolici italiani di fronte alla questione della libertà religiosa (1922-1955), Firenze, Le Monnier, 2019.
    Ne discuteranno con l'autore Matteo Al Kalak (Università di Modena e Reggio Emilia) e Giovanni Turbanti (Fondazione per le scienze religiosa Giovanni XXIII). Introduce Angela Santese (Università di Bologna).
    12 Dicembre 2019, ore 17 
    Aula 5, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Strada Maggiore 45, Bologna