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Calendario di storia contemporanea

 

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    Presentazione di libro/i

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    Oggi

    Gli irriducibili. I giovani ribelli che sfidarono Mussolini

    Fratellanza Artigiana d’Italia Via de' Pandolfini 17, Firenze, Italia

    Andrea Becherucci e Zeffiro Ciuffoletti presentano l'ultimo libro di Mirella Serri dove, tra l'altro, viene dato particolare rilievo alle vicende di due coppie di fratelli ebrei, Carlo e Nello Rosselli ed Enzo e Emilio Sereni.

    Il lavoro delle donne nell’Italia contemporanea

    Roma Più libri più liberi - La Nuvola/EUR - Viale Asia, 40, Roma, Italia

    Giovedì 5 dicembre p.v., alle 15.30, nell\'ambito della manifestazione Più libri più liberi (Roma, La Nuvola/Eur, Sala Venere), a cura della casa editrice Viella e della Società italiana delle storiche, sarà presentato il volume di Alessandra Pescarolo, Il lavoro delle donne nell’Italia contemporanea (2019), undicesimo titolo della collana “Storia delle donne e di genere”.

    Intervengono, oltre all\'Autrice, Alessandra Gissi (Università degli studi di Napoli “l’Orientale”), Luca Salmieri (Sapienza Università di Roma); coordina Barbara Bonomi Romagnoli, ricercatrice indipendente in studi di genere.

    Storia degli italoamericani

    Centro Studi Americani Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Il CENTRO STUDI AMERICANI,  in collaborazione con il CENTRO ALTREITALIE, organizza un dibattito in occasione della presentazione del libro

    STORIA DEGLI ITALOAMERICANI, a cura di William Connell e Stanislao Pugliese per l’edizione americana e di Maddalena Tirabassi per l’edizione italiana (Le Monnier Università - Mondadori Education)

    Modera:

    Daniele Fiorentino, Direttore CISPEA, Università Roma Tre

    Intervengono:

    Patrizia Audenino, Università di Milano

    Valerio Massimo De Angelis, Università di Macerata

    Caterina Romeo, Università di Roma Sapienza

    Matteo Sanfilippo, Università della Tuscia

    Sabrina Vellucci, Università Roma Tre

    Saranno presenti i curatori:

    William Connell, Seton Hall University, e Maddalena Tirabassi, Direttrice Centro Altreitalie

     

    L’Italia del tempo presente: una nuova fase o un ritorno al passato?

    Roma Biblioteca di storia moderna e contemporanea - Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Giovedì 5 dicembre 2019, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma),
    sarà presentato il numero monografico del Journal of Modern Italian Studies, L’Italia del tempo presente: una nuova fase o un ritorno al passato? curato da
    Umberto Gentiloni Silveri. Intervengono: John A. Davis, Andrea Guiso, Antonella Meniconi, Marcello Minenna. Coordina: Stefano Palermo.
    Si è scritto molto sulla cosiddetta transizione apertasi dopo il 1989: il crollo di un sistema politico e
    la fine di un assetto fondato sulla centralità dei partiti e sulla tenuta di un quadro istituzionale nato
    dopo la seconda guerra mondiale.
    Sono passati ormai più di 25 anni, molti interrogativi e questioni investono il dibattito storiografico,
    in particolare le possibili interpretazioni sulla crisi della Repubblica e sul suo itinerario futuro. Con
    troppa facilità si è cominciato a numerare le repubbliche (prima, seconda, terza) come se potessero nascere o morire nel breve tempo di una stagione. Si è indagato molto sui fattori di crisi (interni e internazionali), sulle ragioni di cambiamento e di conservazione e sulle trasformazioni di protagonisti che avevano segnato i decenni precedenti.
    Il fascicolo si propone di indagare, da alcuni punti di osservazione, la fase delicata che attraversa il
    sistema politico italiano, le riforme mancate, alcune urgenze economiche e istituzionali che caratterizzeranno i prossimi anni.

    Barone, vassalli e governo pontificio. Gli stati dei Colonna nel Settecento

    Roma Biblioteca di storia moderna e contemporanea - Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Lunedì 9 dicembre 2019, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), in collaborazione con l’Istituto storico italiano per l’età moderna e contemporanea, sarà presentato il volume Barone, vassalli e governo pontificio. Gli stati dei Colonna nel Settecento di David Armando (Biblink Editore, 2018).
    Saluti: Sergio Raimondo. Intervengono: Marco De Nicolò, Michele De Sivo, Maria Antonietta Visceglia. Coordina: Marcello Verga.

    Sulla base di una grande mole di documenti d’archivio prodotta dall’amministrazione familiare questo libro esamina il caso dei feudi dei principi Colonna nello Stato pontificio ponendo in primo piano la questione dei diritti e delle giurisdizioni baronali. In contrasto con la tesi storiografica, a lungo prevalente, secondo cui la politica antifeudale dei papi del Rinascimento avrebbe precocemente privato i baroni romani dei loro poteri reali, la ricerca mostra come i discendenti di Martino V dispongano ancora nel Settecento di una vastissima gamma di diritti, esenzioni e prerogative, grazie a cui esercitano il dominio economico e politico sulle loro terre godendo di un’ampia autonomia nei confronti del governo pontificio. Senza trascurare le modalità concrete di esercizio del potere, lo studio si sofferma sui suoi aspetti simbolici e ideologici, in particolare su quelli legati alle funzioni di paternalistica protezione che si affermano con particolare forza nel governo della giustizia. L’analisi approfondita dei processi criminali del feudo di Marino – una tipologia documentaria ancora poco studiata – restituisce la cura che i Colonna dedicano a un esercizio della giurisdizione finalizzato alla conservazione dell’ordine nel feudo, caratterizzato dal bilanciamento attento fra rigore e clemenza e dalla contiguità con la sfera della soluzione negoziale dei conflitti. Questo complesso di poteri è sottoposto alle pressioni crescenti delle società locali e dell’amministrazione statale, e tuttavia i Colonna riescono a difenderlo con successo fino alla fine del secolo, quando l’arrivo delle armate francesi innesca il processo che condurrà, al termine dell’esperienza napoleonica, all’estinzione delle giurisdizioni feudali.
    Nel panorama dell’aristocrazia romana i Colonna costituiscono un caso per diversi aspetti eccezionale: i loro ‘stati’, particolarmente ampi e coesi, rappresentano il retaggio dei secoli precedenti che hanno visto la famiglia esercitare un ruolo politico e militare di primo piano sulla scena italiana ed europea, ma l’ombra del loro dominio si avverte fin oltre la dissoluzione formale della feudalità, dando vita ancora in pieno Ottocento a conflitti e contese che mostrano quanto sia difficile per le comunità recidere i legami di dipendenza che le uniscono al barone.

    Paolo Zanini, Il «pericolo protestante». Chiesa e cattolici italiani di fronte alla questione della libertà religiosa (1922-1955)

    Aula 5, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell'Università di Bologna Strada Maggiore 45, Bologna, Italia

    Presentazione del volume di
    Paolo Zanini, Il «pericolo protestante». Chiesa e cattolici italiani di fronte alla questione della libertà religiosa (1922-1955), Firenze, Le Monnier, 2019.
    Ne discuteranno con l'autore Matteo Al Kalak (Università di Modena e Reggio Emilia) e Giovanni Turbanti (Fondazione per le scienze religiosa Giovanni XXIII). Introduce Angela Santese (Università di Bologna).
    12 Dicembre 2019, ore 17 
    Aula 5, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Strada Maggiore 45, Bologna

    Calendario civile 2020

    Roma Casa della memoria e della storia - Via di S. Francesco di Sales, 5 , Roma, Italia

    Lunedì 16 dicembre p.v. alle 17.00, sarà presentato a Roma, presso la Casa delle memoria e della storia (Via S. Francesco di Sales, 5), il Calendario civile 2020.
    Il Calendario civile, che nasce da un progetto dell'editore Donzelli e del Circolo Gianni Bosio, è stato realizzato con la collaborazione e la cura della SIS ed è dedicato alla storia delle donne e alla storia di genere.
    Insieme con il Calendario viene presentato il Doppio CD pubblicato da Nota, cui hanno contribuito le voci più significative della canzone italiana e della musica popolare, con brani legati alla scansione delle date.
    Intervengono: Alessandro Portelli (CGB), Rosanna De Longis (SIS), Costanza Calabretta (coordinatrice del Calendario).
    Saranno presenti: Stefano Donegà (grafico), Marco Petrella (illustratore), Sara Modigliani, Susanna Buffa e Laura Zanacchi (curatrici dei CD Calendario Civile).
    Interventi musicali: Albero della Libertà, BosioTeatroMusica, Vanessa Cremaschi, Isabella Mangani, Susanna Buffa, Stefano Donegà, il Coro Se... sta voce e altri.

    La “scienza nazionale” in Italia dal 1839 alla fine degli anni Venti: una costruzione transnazionale

    Roma Biblioteca di storia moderna e contemporanea - Via Michelangelo Caetani, 32 , Roma, Italia

    Mercoledì 15 gennaio 2020, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), si terrà l’incontro sul tema La “scienza nazionale” in Italia dal 1839 alla fine degli anni Venti: una costruzione transnazionale,
    a partire dalla pubblicazione del n. 130-2, 2018 dei Mélanges de l'École Française de Rome, a cura di Marie Bossaert e Antonin Durand (https://journals.openedition.org/mefrim/3713).
    Saluti: Patrizia Rusciani.
    Intervengono: Sandra Linguerri, Guido Melis, Giovanni Paoloni. Saranno presenti i curatori del volume.

    La storia del sapere in Italia è stata profondamente rinnovata dalla storiografia sociale e culturale
    del Risorgimento, che ha evidenziato il ruolo dell’università e della scienza come collante dell’unità
    nazionale. Il fascicolo dei Mélanges de l’École française de Rome – Italie et Méditerranée
    modernes et contemporaines, è dedicato a “La fabrique transnationale de la «science nationale» en
    Italie (1839-fin desannées 1920)” (130-2, 2018) e propone di rileggere la storia della “scienza nazionale” alla luce dei metodi e delle prospettive recenti della storiografia transnazionale.
    L’Italia, che con l’Unità deve integrare tradizioni scientifiche eterogenee, rappresenta a questo
    riguardo un caso particolarmente interessante: da un lato, i suoi studiosi vengono in gran parte
    formati all’estero; dall’altro, gli Italiani intendono ridare all’Italia il posto che le spetta nella scena
    scientifica internazionale, in un contesto di scambi e di rivalità.
    Il dossier, che riunisce 12 articoli, è intenzionalmente interdisciplinare: dalla storia della matematica
    a quella del diritto, dalla storia dell’arte all’orientalistica, passando per l’agronomia e
    l’amministrazione, esamina le dinamiche transnazionali all’opera nella costruzione della “scienza
    nazionale” italiana nel lungo Risorgimento, in modo da arricchire la comprensione del fenomeno di
    nazionalizzazione del sapere.

    Italiane d’America tra memoria e scrittura

    Roma Libreria Tuba - Via del Pigneto 39a, Roma, Italia

    Martedì 21 gennaio, alle 18.00, a Roma, presso la Libreria Tuba (Via del Pigneto, 39/a), si presenta il n. 138 della rivista «Leggendaria», dal titolo "Per Louise DeSalvo".
    Intervengono Maria Rosa Cutrufelli (scrittrice), Andreina De Clementi (storica), Mara De Chiara (anglista), Caterina Romeo (anglista); introduce e coordina Anna Maria Crispino (direttrice di «Leggendaria»).

    L’autore assente. L’anonimato nell’editoria italiana del Settecento

    Roma Biblioteca di storia moderna e contemporanea - Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Venerdì 24 gennaio 2020, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), in collaborazione con l’Istituto storico italiano per l’età moderna e contemporanea, sarà presentato il volume
    L'autore assente. L'anonimato nell'editoria italiana del Settecento di Lodovica Braida (Laterza, 2019).
    Saluti: Patrizia Rusciani. Intervengono: Mario Infelise e Silvia Tatti. Coordina: Maria Iolanda Palazzolo.
    Sarà presente l’autrice
    L’editoria europea conosce nel corso del Settecento una fase di straordinario fermento: accanto all’estensione del mercato del libro, cresce sempre più l’affermazione della personalità creativa degli autori, e non è un caso che in quegli anni si inizi a riconoscere, almeno in Inghilterra, il diritto d’autore. L’Italia partecipa a questa vivacità intellettuale, ma accanto all’esigenza degli scrittori di affermare la propria identità, si affianca un’altra tendenza, sempre esistita, di segno contrario: la scelta di far circolare le proprie opere in forma anonima. Quali le ragioni dell’anonimato? Il silenzio d’autore è certamente legato a una logica di controllo per i generi su cui pesa il giudizio negativo
    della censura ecclesiastica. Ma c’è di più: scrivere libri che potevano essere considerati di basso profilo culturale, come molti romanzi o altri libri di larga circolazione, poteva nuocere al buon nome dell’autore. Meglio dunque rifugiarsi nell’anonimato. Un capitolo fondamentale e fin qui poco studiato della storia dell’editoria italiana.