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Calendario di storia contemporanea

 

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    Presentazione di libro/i

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    Oggi

    Parole di carta: archivi e storia orale nell’itinerario scientifico di Duccio Bigazzi

    Fondazione Giangiacomo Feltrinelli Viale Pasubio 5, Milano, Italia

    Il completamento dell’inventariazione dell’archivio di Duccio Bigazzi, storico del lavoro, dell’impresa e della fotografia, e la pubblicazione del volume di Sara Zanisi Il Portello. Voci dalla fabbrica. Le interviste di Duccio Bigazzi in Alfa Romeo (FrancoAngeli, 2017) sono l’occasione per far dialogare fonti e ricerca storica ricordando il magistero scientifico di Bigazzi e la sua capacità di interrogare una pluralità di supporti per ricavarne narrazioni polifoniche.
    Introducono:
    ·      Vittore Armanni, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli
    ·      Carolina Lussana, Fondazione Dalmine
    ·      Germano Maifreda, Università degli studi di Milano
    Intervengono:
    ·      Stefano Musso, Università degli studi di Torino,
    ·      Luisa Passerini, European University Institute,
    ·      Sara Zanisi, Associazione Duccio Bigazzi.

    Promosso da Fondazione Feltrinelli in collaborazione con Associazione Duccio Bigazzi.

    Iscrizione obbligatoria su: www.fondazionefeltrinelli.it

    Oltre la retorica del cibo

    Roma Biblioteca di storia moderna e contemporanea - Via M. Caetani, 32, Roma, Italia

    Lunedì 3 giugno 2019, alle 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Via Michelangelo Caetani, 32 - Roma), in collaborazione con la Fondazione Lelio e Lisli Basso e l'Associazione culturale Parolechiave, si discuterà del tema: Oltre la retorica del cibo, a partire dai volumi Food governance. Dare autorità alle comunità, regolamentare le imprese, di Nora McKeon (Jaca Book, 2019)
    e
    Cibo - n.58/2017 di «Parolechiave» - a cura di Ester Fano, Nora McKeon, Giancarlo Monina.

    Saluti
    Patrizia Rusciani
    Intervengono Goffredo Fofi e Jean-Léonard Touadi
    Saranno presenti l’autrice del volume, i curatori e alcuni autori del fascicolo: Francesco Alicino, Antonello Ciervo, Maria Fonte, Antonio Onorati, Agnese Portincasa, Enrico Pugliese, Mary Taylor.
    Il libro di Nora McKeon mette al centro dell’attenzione la situazione italiana in fatto di produzione alimentare. In Italia vivono infatti di agricoltura almeno 3,5 milioni di persone e i piccoli produttori rappresentano il 71% del totale delle aziende agricole. L'80% del cibo passa attraverso i mercati territoriali. Sono realtà comunitarie, nate in modo spontaneo grazie a piccoli produttori. I loro effetti sulle economie locali sono di lunga durata. Eppure, le politiche pubbliche a livello nazionale (e internazionale) privilegiano in modo schiacciante l’agricoltura industrializzata che inquina l'ambiente e alimenta filiere globali di alimenti anonimi a scapito dei piccoli produttori e dei consumatori. Il volume di Nora McKeon affronta la possibilità di costruire un sistema migliore che si estenda dall'alto verso il basso e di cambiare i sistemi alimentari valorizzando le lotte delle comunità e dei movimenti sociali nella difesa dei loro diritti e mezzi di sussistenza.
    Temi analoghi sono affrontati nel fascicolo di «Parolechiave» dedicato al cibo. Il cibo è un diritto umano basilare e un bisogno fondamentale. Il cibo è un fattore di connessione e identità sociale: tuttavia, i requisiti dell’accumulazione di capitale lo hanno separato dalle sue reti sociali e produttive e lo hanno trasformato in una merce delocalizzata che fittiziamente “ci connette” attraverso l’anonimo consumo di prodotti globalizzati e standardizzati. Il cibo si manifesta in una gamma stupefacente di ambiti e attività che l’umanità ha ideato, dalle attività domestiche le più semplici e atemporali fino alle operazioni più arcane della finanziarizzazione contemporanea. Gli articoli che compongono questo numero della rivista illuminano il cibo da molte e diverse prospettive.

    Mussolini e i ladri di regime

    Roma Biblioteca di storia moderna e contemporanea - Via M. Caetani, 32, Roma, Italia

    Martedì 4 giugno 2019, ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà presentato il volume Mussolini e i ladri di regime, di Mauro Canali e Clemente Volpini (Mondadori, 2019).
    Ne discutono con gli autori: Flavia Fratello e Davide Grippa.

    Il 5 agosto 1943, a pochi giorni dall’arresto di Mussolini, i giornali pubblicano una notizia sensazionale: il governo Badoglio ha istituito una commissione con il compito d’indagare sulle fortune accumulate dai gerarchi nel corso del ventennio, i cosiddetti illeciti arricchimenti del fascismo. Il duce e i capi del regime, un tempo intoccabili, finiscono in prima pagina, dati in pasto a un’opinione pubblica che fino al giorno prima li aveva temuti, odiati, riveriti, spesso invidiati. Chi sono e quanto hanno «rubato»? E lo Stato è voluto veramente andare fino in fondo o ha chiuso un occhio, consentendo ai più di farla franca? Infine, quanto è tornato nelle tasche degli italiani? Alla ribalta salgono nomi eccellenti del regime: Roberto Farinacci, Alessandro Pavolini, Edmondo Rossoni. C’è poi Mussolini e i suoi «affari di famiglia», con gli intrallazzi di Galeazzo e Edda Ciano, l’avidità di donna Rachele e la rapacità del clan Petacci. Quello che l’inchiesta scoperchia è un autentico verminaio. Una storia di corruzione e concussione, di tangenti e appalti, di capitali che trovano riparo all’estero, di raccomandazioni; un intreccio perverso tra politica e affari alla faccia del rigore e dell’onestà tanto proclamati dalla propaganda fascista. Gli autori forniscono con documenti inediti una radiografia del malaffare in camicia nera, facendo i «conti in tasca» ai vertici della nomenclatura fascista. Una pagina che ancora mancava della storia del ventennio.

    La liberazione di Roma. Alleati e Resistenza

    Casa della Memoria Via F. Confalonieri 14, Milano

      Presentazione del libro di Gabriele Ranzato, alla presenza dell'autore. Partecipano Marcello Flores e Filippo Focardi. Modera Paolo Pezzino.  

    La saponificatrice di Correggio. Una favola nera

    Roma Biblioteca di storia moderna e contemporanea - Via M. Caetani, 32, Roma, Italia

    Giovedì 6 giugno 2019, ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà presentato il volume La saponificatrice di Correggio. Una favola nera, di Barbara Bracco (il Mulino, 2018). Ne discutono con l’autrice: Maurizio Ridolfi e Giancarlo Tartaglia.

    A Correggio, fra il 1939 e il 1940, Leonarda Cianciulli uccise tre donne, impadronendosi dei loro beni e distruggendone i corpi. Nel 1946 il processo alla «saponificatrice» ebbe una risonanza enorme in un’Italia che, ormai uscita dal fascismo, riscopriva il fascino un po’ morboso dei grandi fattacci di nera. A fare di quest’assassina seriale un archetipo della criminalità femminile non è solo la particolare efferatezza dei tre delitti, ma l’immagine complessiva che la giustizia, la psichiatria, i giornali e l’opinione pubblica restituirono della vicenda. È attraverso questa narrazione collettiva che il libro rilegge il caso della saponificatrice di Correggio, estraendo dalla cronaca nera un pregnante capitolo di storia culturale italiana, sullo sfondo della difficile transizione fra la guerra e l’avvio della Repubblica.

    24 MAGGIO 1915

    Casa della Memoria e della Storia Via Francesco di Sales, 5, Roma, Italia

    Presentazione del libro

    24 MAGGIO 1915
    di Elena Bacchin
    Laterza, 2019

    Ne parlano con l'autrice

    Adriano Roccucci, ordinario di Storia contemporanea a Roma Tre
    Manfredi Alberti, contrattista di Storia economica a Roma Tre

    Autobiografia: convivium, cibo-Frankenstein, vampirismo

    Roma Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Il XVIII incontro internazionale dell’Osservatorio scientifico della memoria autobiografica scritta, orale, iconografica, sul tema Autobiografia: convivium, cibo-Frankenstein, vampirismo / Autobiography: Banqueting, GM Food, Vampirism / Autobiographie: convivium, nourriture-Frankenstein, vampirisme, organizzato da Mediapolis Europa, in collaborazione con la Biblioteca di storia moderna e contemporanea e l'Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi, si terrà a Roma, presso la Biblioteca e l'Istituto coorganizzatori (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani, 32 - Roma) dal 24 al 26 giugno p.v.

    The New Italy and the Jews from Massimo D’Azeglio to Primo Levi

    Roma Biblioteca di storia moderna e contemporanea - Via M. Caetani, 32, Roma, Italia

    Martedì 27 giugno 2019, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà presentato il volume The New Italy and the Jews - from Massimo D’Azeglio to Primo Levi (Annali d’italianistica, vol. 36. 2018), edited by Jonathan Druker and L. Scott Lerner. Saluti: Patrizia Rusciani e Gianfranco Di Segni. Intervengono: L. Scott Lerner, Elèna Mortara, Gabriella Romani. Coordina: Marina Caffiero.
    Alla vigilia della Rivoluzione del 1848, Massimo D’Azeglio, esortando papa Pio IX ad abolire il ghetto
    ebraico di Roma e a emancipare gli ebrei, connetteva esplicitamente lo stato degli ebrei italiani al progetto
    dell’unificazione italiana e della costruzione della nazione. La duplice campagna di D’Azeglio a favore
    dell’emancipazione ebraica e dell’unificazione italiana costituisce il punto di partenza di questo volume, che
    si incentra su queste e altre importanti questioni relative al ruolo della cultura e della storia ebraica italiana nella nascita e nello sviluppo della nazione italiana dal Risorgimento al presente. Il posto occupato da Primo Levi nell’Italia contemporanea segnala invece il punto d’arrivo concettuale del volume. I diciannove saggi
    che vi sono raccolti, di autori di provenienza internazionale, con il loro accento multidisciplinare sul teatro,sull’opera e la musica liturgica, la letteratura popolare, i memoriali pubblici, e con una diversa gamma di approcci storiografici, esplorano una grande varietà di argomenti rilevanti a quasi due secoli di storia, dagli anni Quaranta dell’Ottocento al presente. Piuttosto che strutturare la collezione cronologicamente, dal tardo
    Risorgimento all’unificazione, allo stato liberale, al fascismo, fino al periodo del dopoguerra e al presente, i
    curatori hanno scelto di organizzarla per argomento: “Gli ebrei e la costruzione della nuova società”; “Identità ebraica nella nuova Italia”; “La tragedia ebraica sulla scena nazionale e internazionale”; “Gli ebrei a la costruzione della nazione italiana”; e “La memoria italiana e gli ebrei: L’Olocausto e oltre”.

    La guerra per il Mezzogiorno. Italiani, borbonici e briganti, 1860-1870

    Roma Biblioteca di storia moderna e contemporanea - Via M. Caetani, 32, Roma, Italia

    Venerdì 4 ottobre 2019, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà presentato il volume La guerra per il Mezzogiorno. Italiani, borbonici e briganti 1860-1870 di Carmine Pinto (Laterza, 2019). Intervengono: Simona Colarizi, Andrea Graziosi, Alessandro Laterza.
    Il brigantaggio fu l’eroica resistenza meridionale al colonialismo sabaudo o la sfida allo Stato di bande criminali? La guerra per il Mezzogiorno concluse la crisi del Regno delle Due Sicilie, determinò il successo dell’unificazione italiana e marcò la complicata partecipazione del Mezzogiorno alla nazione risorgimentale. Iniziò nel settembre del 1860, dopo il successo della rivoluzione unitaria e garibaldina, e si protrasse per un decennio, mobilitando re e generali, politici e vescovi, soldati e briganti, intellettuali e artisti. Non fu uno scontro locale, perché coinvolse attori politici e militari di tutta la penisola e d’Europa, ma non fu neppure una guerra tradizionale: i briganti, le truppe regolari italiane, i volontari meridionali si sfidarono nelle valli e nelle montagne in una guerriglia sanguinosa, del tutto priva dei fasti risorgimentali. Si mescolarono la competizione politico-ideologica tra il movimento nazionale italiano e l’autonomismo borbonico; l’antico conflitto civile tra liberalismo costituzionale e assolutismo; la lotta intestina tra gruppi di potere, fazioni locali, interessi sociali che avevano frammentato le città e le campagne meridionali. Questo libro, per la novità di materiali e documenti usati e per la vastità delle ricerche compiute, offre una prospettiva sulla guerra di brigantaggio che innova interpretazioni fino a oggi date per acquisite.