Archives and the Mobility of Knowledge. Towards a Global History of Archiving
Aula Bortolami, Dipartimento di scienze storiche, geografiche e dell'antichità Via del Vescovado 30, Padova, ItaliaSeminario con Markus Friedrich, Universität Hamburg
Seminario con Markus Friedrich, Universität Hamburg
Seminario di studi a partire dal volume di Carmine Pinto, La guerra per il Mezzogiorno. Italiani, borbonici
e briganti 1860-1870, Laterza 2019.
Ne discutono
Laura Di Fiore, Università di Napoli Federico II
Simon Sarlin, Université Paris Nanterre
coordina
Viviana Mellone, Università di Napoli L’Orientale
intervengono
Annunziata Berrino, Alessandro Bonvini, Gia Caglioti, Massimo Cattaneo, Renata De Lorenzo, Marco Meriggi, Luigi Musella, Marco Rovinello, Silvia Sonetti
Mercoledì 8 gennaio 2020 alle ore 08.30 presso l'Aula A, Palazzo Wollemborg. Via del Santo, 26, nell’ambito dell’insegnamento di Storia del Novecento del prof. Giovanni Focardi, Federico Paolini (Università della Campania Luigi Vanvitelli) terrà un seminario dal titolo "Dalla storia dei trasporti al Mobility Turn. Evoluzione storiografica o una nuova teoria politica?"
seminario permanente di “storia dell’Italia repubblicana”
a cura di Alessandra Gissi, Davide Grippa, Domenico Rizzo
I ciclo - “costituenti, Costituzione e…”
art. 3 e art. 29: il dibattito sulla famiglia alla Costituente
ne discutono
Davide Grippa Università di Napoli “l’Orientale”
Domenico Rizzo Università di Napoli “l’Orientale”
Paolo Soddu Università di Torino
Rome Modern Italy Seminar II ciclo Antonio Carbone (Deutsches Historisches Institut in Rom): “Southern Visions: Imaginaries of the South in post-war Italy” Discussant: Gabriella Gribaudi (Università di Napoli Federico II)
Il prossimo incontro per il ciclo dei Seminari di Storia Contemporanea, che mercoledì 22 gennaio alle 14:30 vedrà Yulia Lashchuk presentare una relazione intitolata Herstories of Ukrainian Female Migration to Italy: Perspective of Philosophy and Contemporary Art.
Yulia è una dottoranda ucraina presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell'Università di Varsavia che per tre mesi è stata Erasmus+ Trainee presso il nostro dipartimento per fare ricerca sulla comunità di ucraine a Napoli e la sua ricerca è interdisciplinare fra sociologia, antropologia, filosofia, gender studies e critica artistica.
Sabato 25 gennaio 2020, ore 11.00, per il ciclo "Scienza a Roma. Storie di donne", organizzato dalla Sovrintendenza capitolina ai beni culturali in collaborazione con la Biblioteca di storia moderna e contemporanea nell'ambito del programma didattico "Educare alle mostre, Educare alla città", si svolgerà presso la Biblioteca (Via Michelangelo Caetani, 32 - Roma) l'incontro, curato da Andrea Grignolio, Rita Levi Montalcini. L'NGF dagli Usa a Roma.
Rita Levi-Montalcini (Torino 1909–Roma 2012) è stata una neuroscienziata, accademica, premio Nobel per la
medicina e senatrice a vita. Si formò all’Università di Torino nel celebre laboratorio dell’istologo Giuseppe Levi, nel quale incontrò due compagni di studi come lei destinati al Nobel: Salvador Luria (1969) e Renato Dulbecco (1975). Nel 1938 venne espulsa dall’Università a causa dell’introduzione delle leggi razziali promulgate dal regime fascista, l’anno successivo emigrò in Belgio e tornò poi in Italia, dove visse in clandestinità allestendo un laboratorio di fortuna nella propria stanza da letto. In questi difficili anni svolse gli esperimenti con il maestro Levi che gettarono le basi per la scoperta del fattore di crescita neurale (NGF, Nerve Growth Factor), che la condurrà al premio Nobel nel 1986. Il soggiorno negli Stati Uniti che doveva durare pochi mesi, iniziò nel 1947 e si protrasse per oltre 20 anni; lì collaborò con il biochimico Stanley Cohen, con cui condivise il riconoscimento di Stoccolma. Rientrata in Italia alla fine degli anni Sessanta, diresse il laboratorio di Biologia cellulare del CNR e nel 2001 fondò l'Istituto Europeo di Ricerca sul Cervello (EBRI). Negli anni romani continuò le proprie ricerche sul NGF, esplorandone possibili vie terapeutiche, e sviluppò un impegno pubblico a favore della scienza e un interesse per campagne di natura politica e sociale, come ad esempio la sensibilizzazione contro le mine anti-uomo, l’istituzione di borse di studio per giovani studentesse africane, il sostegno verso iniziative per la tutela dell’ambiente, con la cofondazione della Green Cross International e l’impegno per l'accesso alle risorse idriche globali. Nel 2001 fu nominata Senatrice a vita; morì a 103 anni.
In occasione della giornata della Memoria Martedì 28 gennaio 2020, Sala dei Giganti, ore 10-12,30 Lectio magistralis di Ilaria Pavan, Una memoria che non serve a niente? Confiscare, restituire, ricompensare Seguirà l'esecuzione musicale di SECHS GRABSCHRIFTEN per mezzo-soprano e pianoforte, di Stefano Gervasoni da Epitaffi scritti sull'aria di Nelly Sachs Liga Liedskalnina, mezzo-soprano Aldo Orvieto, Pianoforte Alvise Vidolin, regia del suono La partecipazione […]
Il 30 gennaio p.v. alle 16.00, a Roma, presso la Centrale Montemartini, nell'ambito del ciclo "La città delle donne" dedicato al tema: Mestieri e professioni, organizzato dalla Sovrintendenza capitolina ai beni culturali e dalla Società italiana delle storiche, si terrà la conferenza di Eleonora De Longis sul tema: Tra professione e dilettantismo: Ersilia Caetani Lovatelli, archeologa e salonnière.
Ersilia Caetani Lovatelli (1840-1925) rappresenta una singolare figura di erudita che – senza poter essere definita archeologa in senso moderno – esercitò un importante ruolo culturale e politico nella Roma di fine Ottocento. Appartenente a una famiglia nobile di sentimenti liberali, venne educata, nelle mura domestiche, allo studio delle lingue antiche e moderne e crebbe a contatto con gli studiosi – in prevalenza archeologi e storici – amici di suo padre Michelangelo: G.B. De Rossi, Th. Mommsen, F. Gregorovius, R. Lanciani, C.L. Visconti. Sposato nel 1859 il conte Giacomo Lovatelli, iniziò giovanissima a interessarsi alla ricerca antiquaria, mostrando di possedere una vasta erudizione letteraria ed epigrafica benché non accompagnata da un altrettanto rigoroso metodo critico-filologico. Nel 1864 venne ammessa all’Istituto di corrispondenza archeologica e nel 1879 fu la prima donna a fare ingresso ai Lincei, grazie al sostegno di Quintino Sella, interessato a fare dell’Accademia la maggiore istituzione culturale dell’Italia unita. Dopo il 1870 animò nel Palazzo Lovatelli un salotto frequentato da molti esponenti del mondo politico e letterario.
L’incontro è valido per la formazione e l’aggiornamento del personale della scuola sulla piattaforma S.O.F.I.A. del MIUR, nell’ambito dell’iniziativa formativa: La città delle donne.
Prenotazione obbligatoria: max 40 persone
Il volume di Carlo Ginzburg, Il formaggio e i vermi, pubblicato nel 1976, è tornato in libreria con una pstfazione nuova che, a più di 40 anni dalla sua comparsa, discute temi e ricezione della storia del mugnaio friulano Domenico Scandella detto Menocchio, messo a morte dall'Inquisizione alla fine del '500. Francesco Torchiani introdurrà il seminario, che rientra nel ciclo di incontri I linguaggi della storia, curato per il l Dipartimento di studi umanistici da E.Signori e C.Zizza