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Calendario di storia contemporanea

 

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    IL RUOLO DELL’OMBUDSMAN E LE COMMISSIONI PER I DIRITTI UMANI IN AMERICA LATINA

    Università IULM, IULM 6, Sala dei 146 Via Carlo Bo, 1, Milano, Italia

    La figura dell’ombudsman, una sorta di difensore civico dei diritti fondamentali, di nomina istituzionale ma con ampi margini di indipendenza, ha una tradizione molto antica, anche se nel mondo occidentale è stata codificata solo nel XIX secolo. Il suo ruolo si è consolidato e ridefinito nella seconda metà del Novecento, in particolare alla fine della Guerra Fredda, con la nascita di nuove formule di “Commissioni nazionali per i diritti umani” o “Commissioni per la verità, memoria e riconciliazione”.

    A parlarci del ruolo dell’ombudsman e delle Commissioni per i diritti umani nello scenario latinoamericano, sarà José Luis Soberanes Fernández. Storico del diritto dell’Universidad Autónoma Nacional de México (UNAM), di cui ha diretto l’Instituto de Investigaciones Jurídicas dal 1990 al 1998, attuale direttore del Dizionario giuridico messicano, il prof. Soberanes ha presieduto la Comisión Nacional de Derechos Humanos (CNDH) messicana dal 1999 al 2009.

    Soberanes è autore di numerosi volumi tra cui Los Tribunales de la Nueva España (1980) El primer constitucionalismo iberoamericano (1992), Los derechos humanos en México (2001) El pensamiento constitucional en la Independencia (2012) Derechos humanos del Orden Jurídico mexicano en la constitución política de México y en los tratados internacionales: sus antecedentes y evolución (2016).

     

    L’incontro, organizzato dalla Facoltà di Arti, turismo e mercati, insieme alla Facoltà di Interpretariato, traduzione e studi linguistici e culturali (che. grazia ai suoi studenti specializzandi, si occuperà della traduzione spagnolo-italiano) e al Master in Comunicazione per le Relazioni Internazionali (Micri), sarà preceduto da un saluto del Rettore dell’Università IULM, Mario Negri, e vedrà come discussant Massimo De Giuseppe, docente di Storia contemporanea dell'Università IULM e Maria Matilde Benzoni, docente di Storia moderna presso l’Università degli Studi di Milano.

    Produzione didattica alternativa e sperimentazione scolastica nel Milanese: le carte e la memoria

    Fondazione Isec | Sesto San Giovanni (MI) Largo La Marmora 17, Sesto San Giovanni, Italia

    Fondazione ISEC è lieta di invitarvi al Seminario: “Produzione didattica alternativa e sperimentazione scolastica nel Milanese: le carte e la memoria”
    PROGRAMMA
    ·         Saluti di RITA INNOCENTI (Assessore alla Cultura, Comune di Sesto San Giovanni)
    ·         STEFANO AGNOLETTO (Fondazione ISEC) Introduzione: Presentazione del progetto

     

    ·         CRISTINA COCILOVO (Clio'92, Iris, Rete Milanosifastoria) e PATRIZIA BORTOLINI (insegnante di scuola primaria, Milanosifastoria) Alle origini del progetto: il secondo Quaderno di MSFS, Fra sogno e realtà. La sperimentazione nelle scuole dell'obbligo a Milano negli anni '70
    ·         GIUSI CASTELLI  (Responsabile Sezione iconografica del Fondo) Il Fondo Silvana Corbari depositato presso la Biblioteca civica di Sesto San Giovanni 
    ·         MARCELLO SALA (Formatore, Scienza under18) e PINUCCIA SAMEK  (Insegnante e poi preside della scuola sperimentale di Via Caglierò) Le carte della scuola di via Caglierò depositate presso Fondazione ISEC
    ·         SIMONE CAMPANOZZI (Istituto lombardo di storia contemporanea) : Il Fondo Antonino Criscione depositato presso l’Archivio dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri-INSMLI
    ·         MAURIZIO GUSSO (Clio'92, Iris, Rete Milanosifastoria) Un insegnante ricercatore: Antonino Criscione. La collaborazione con la Sezione didattica dell’Istituto milanese per la storia della resistenza e del movimento operaio (1983-1999)”
    ·         ANDREA SABA (Istituto Nazionale Ferruccio Parri-INSMLI) Riflessioni conclusive
    L’iniziativa si inserisce tra le attività di Fondazione ISEC per la scuola. Per i docenti è prevista l’autorizzazione alla partecipazione anche in orario di servizio ai sensi degli articoli 64 e 67 del CCNL 2006-2009, in quanto la Fondazione ISEC è parte della rete degli Istituti associati all’INSMLI che è un'agenzia di formazione accreditata presso il Miur (adeguamento del 01.12.2016, elenco degli enti accreditati/qualificati 23.11.2016). Su richiesta verrà rilasciato un attestato di frequenza
    Per info e conferme scrivere a: didattica@fondazioneisec.it
     
    In occasione del seminario saranno messe a disposizione dei partecipanti copie del secondo Quaderno di MSFS, “Fra sogno e realtà. La sperimentazione nelle scuole dell'obbligo a Milano negli anni '70”
     
    Il “Laboratorio permanente sulla storia dell’innovazione didattica nel Milanese”, coordinato da Stefano Agnoletto,  viene promosso dal 2015 da Fondazione ISEC in collaborazione con IRIS, Clio ’92, Rete Milanosifastoria, Istituto Lombardo di Storia Contemporanea e  Istituto Nazionale Ferruccio Parri-INSMLI. Il progetto laboratoriale prevede due modalità di azione: Raccolta e inventariazione di materiale da archivi privati di docenti o altri soggetti operanti nel mondo della scuola e loro deposito presso l’archivio di Fondazione ISEC; Organizzazione di seminari di studio e convegni.

    L’incontro, a entrata libera e aperto a tutti gli interessati, si terrà presso Fondazione ISEC, Villa Mylius, Largo La Marmora 17, Sesto San Giovanni  (MM1 Sesto Rondò).

    La Cina contemporanea. Dall’ideologia comunista a Xi Jinping

    Seminario di studi sulla Cina contemporanea presso l'Università degli Studi internazionali di Roma, Facoltà di Scienze Politiche, venerdì 7 aprile dalle h 13.30 alle h 16.30, tenuto dalla prof.ssa Chiara d'Auria, Università degli Studi di Salerno. Il seminario sarà relativo al tema della Cina nel mondo comunista tra ideologia e nazionalismo e alla nuona RPC da Jiang Zemin a Xi Jinping.

     

    Il grande cocomero. L’Istituto di neuropsichiatria infantile di via dei Sabelli: conferenza di Matteo Fiorani

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Sabato 8 aprile 2017, alle ore 11.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Via Michelangelo Caetani, 32 - 00186 Roma), nell'ambito del ciclo "Educare alla città: I luoghi della scienza" organizzato dalla Sovrintendenza capitolina ai beni culturali in collaborazione con la Biblioteca di storia moderna e contemporanea e il Dipartimento di Storia culture religioni della Sapienza Università di Roma, si terrà l'incontro con Matteo Fiorani sul tema:
    Il grande cocomero. L'Istituto di neuropsichiatria infantile di via dei Sabelli

    L’Istituto di neuropsichiatria infantile fu fondato da Giovanni Bollea a fine anni Sessanta, in via dei Sabelli, nel quartiere San Lorenzo. Luogo universitario di formazione ma anche di cura e assistenza, divenne il simbolo di un certo modo di approcciarsi al disagio dei bambini, al tempo stesso biologico, psicologico e sociale. Qui Marco Lombardo Radice, dopo la fama raggiunta come coautore del best seller Porci con le ali (1976), praticò la sua “concretissima utopia” occupandosi senza riposo dei “casacci”, quelli di adolescenti quasi senza speranza. Lo spazio istituzionale si fece così racconto di storie possibili e impossibili, di speranze simili a quelle di Linus, il fedele amico di Charlie Brown, in attesa dell’arrivo del grande cocomero nel suo orto.

    Matteo Fiorani è borsista presso l’Aspi-Archivio storico della psicologia italiana dell’Università degli studi di Milano-Bicocca. Si occupa del sistema concentrazionario nazista (in particolare delle implicazioni sociali e psicologiche dei Lager) e di storia della salute mentale nelle pratiche e nei saperi. Fra le sue pubblicazioni: Bibliografia di storia della psichiatria italiana 1991-2010 (Firenze University Press, 2010); Giovanni Bollea (1913-2011). Per una storia della neuropsichiatria infantile in Italia («Medicina & Storia», 21-22, 2011; Follia senza manicomio. Assistenza e cura ai malati di mente nell’Italia del secondo Novecento (Edizioni Scientifiche Italiane, 2012).

    La Legione ungherese contro il brigantaggio

    Aula "Imbucci" - DIPSUM Università di Salerno via Giovanni Paolo II, 132, Fisciano (SALERNO), Italia

    26 aprile 2017
    ore 11.00
    Aula Imbucci

    Università di Salerno

    Seminario dottorale

    Pete László (Università di Debrecen)

    La Legione ungherese contro il brigantaggio

    Coordina Alessandro Bonvini (Università di Salerno)

    Guido Dorso (1892-1947). La biografia di un intellettuale tra reti locali e proiezione nazionale, seminario di Mario De Prospo

    Aula Ovale Dipartimento di Scienze Sociali, Università di Napoli Federico II vico Monte della Pietà 1, Napoli, Italia

    Ciclo di Seminari di Storia Contemporanea

    Mercoledì 26 APRILE

    Mario De Prospo
    Guido Dorso (1892-1947). La biografia di un intellettuale tra reti locali e proiezione nazionale
     

    Mario De Prospo è dottore di ricerca in storia contemporanea presso l’Istituto Italiano di Scienze Umane di Napoli e diplomato alla Scuola di specializzazione per archivisti e bibliotecari dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
    Collabora con il dipartimento di Studi umanistici dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, presso cui è stato assegnista post-dottorato, e il Centro di ricerca per lo studio del pensiero meridionalistico “Guido Dorso” di Avellino, di cui è membro del comitato scientifico. È stato più volte consulente archivistico presso l’agenzia ONU del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD). Al centro dei suoi interessi di ricerca la storia italiana del XX secolo, con un approccio che prova a tenere assieme sia la storia delle istituzioni che la storia sociale.
     

    Seminario Internacional Conocer y medir el territorio, inventariar la riqueza. De los catastros textuales borbónicos a los planimétricos (XVIII-XX).

    Madrid , Italia

    El siglo XVIII es la centuria de los catastros, cuyo objetivo era acopiar información para proceder a reformar los sistema fiscales de cara a conseguir una imposición sobre la riqueza mejor repartida y, sobre todo, unos sistemas más eficientes y eficaces. Pero también se pretendía obtener un conocimiento del territorio como nunca antes se había tenido, en palabras de Pierre Vilar referidas al catastro de Ensenada, “conocerlo todo de todos, el viejo sueño de Dios”. Y ello, en aras de aplicar políticas ilustradas que permitieran “ordenar” el territorio y poner en valor sus recursos.
    En ese clima se van generando en Europa averiguaciones catastrales que, en una primera aproximación, dan lugar a dos tipos de catastros: textuales o literales, que generalmente inventarían la riqueza de todo tipo, y catastros planimétricos, que identifican, describen y representan las fincas rústicas y urbanas. Esa dualidad se prolongará durante el siglo XIX en buena parte de Europa hasta llegar a los catastros modernos, en España a partir de la ley de 1906. Al primer modelo responden, con características similares, los catastros españoles de Patiño, Ensenada y el Padrón de Ossorno, así como el catastro Onciario de Nápoles, todos ellos del siglo de las Luces. El modelo se prolonga en el siglo siguiente con el Apeo de Garay en España y el catastro Murattiano en Nápoles; al segundo, la Planimetría General de Madrid y los levantamientos de la Comisión y la Junta de Estadística del Reino.
    En ese esfuerzo de conocimiento del territorio, los Reales Sitios reciben tratamientos muy distintos. Hay catastros que no los recogen, “el rey no se va a pagar a sí mismo”, como adujo algún funcionario ilustrado; sin embargo, hay otros que nos han legado un conocimiento único, mediante descripciones y una cartografía de gran calidad de esos espacios.
    Poner en relación los distintos modelos catastrales, el uso que de su documentación e información puede hacerse para la investigación y las nuevas posibilidades para su explotación que ofrecen las nuevas tecnologías adaptadas y aplicadas a fuentes geohistóricas son los objetivos de este seminario.
    Entendemos, además, que este es un momento significativo para abordar y dar a conocer algunos de los resultados de la investigación que se viene llevando a cabo en este campo, pues acaba de cumplirse el tricentenario de dos efemérides: 1716 fue el año de realización del catastro de Patiño, referente en la Europa de su momento, y del nacimiento de Carlos de Nápoles, Carlos III de España, impulsor de un excelente catastro en tierras napolitanas, el catastro Onciario, y “enterrador” del catastro de Ensenada, la mayor, mejor y más ambiciosa averiguación catastral de la Europa del siglo XVIII para alivio de los vasallos y mejor conocimiento de los reinos.
    Este seminario se inscribe en el marco de las actividades del proyecto de excelencia del MINECO: “Cartografía y catastro de los Sitios Reales españoles y sus entornos (siglos XVI-XIX): tradición e innovación” (CSO2015-68441-C2-1-P) y del proyecto “La herencia de los reales sitios. Madrid, de corte a capital (Historia, Patrimonio y Turismo)” (H2015/HUM3415) de la Convocatoria de Programas de I+D en Ciencias Sociales y Humanidades de la Comunidad de Madrid.