Sidney Sonnino e le istituzioni liberali
Castello Sonnino, Montespertoli (Firenze) , ItaliaPrimo convegno organizzato dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della morte di Sidney Sonnino
Primo convegno organizzato dal Comitato Nazionale per le celebrazioni del centenario della morte di Sidney Sonnino
Gentili colleghe e colleghi,
vi segnalo che mercoledì 9 novembre 2022 alle ore 16,30 presso la sala delle Adunanze del Dipartimento di Lettere dell'Università degli Studi di Perugia Emanuela Costantini e Valentina Sommella dialogheranno con il prof. Massimo Bucarelli (Università di Roma Sapienza) sui rapporti tra Italia e Unione Sovietica negli ultimi anni di esistenza dello Stato sovietico.
L'occasione è la recente pubblicazione della corrispondenza tra Giulio Andreotti e Michail Gorbačëv.
Allego la locandina per gli interessati.
Un cordiale saluto
Emanuela Costantini
Tavola rotonda con interventi di:
Mario Calabresi | giornalistaChora Media
Paola Fortuna | designerstudio +fortuna di Trieste
Luca Gibillini | responsabile Unità relazioni istituzionali e coordinatore di “Milano è memoria”Gabinetto del Sindaco – Comune di Milano
Jacopo Perazzoli | storicoUniversità degli studi di Bergamo
Introduce e modera:Sara Zanisi | direttrice generaleIstituto nazionale Ferruccio Parri
Alla tavola rotonda è stato invitato l’Assessore alla cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi.
Il totalitarismo è l’antitesi della democrazia liberale? Può il rifiuto del totalitarismo costituire l’asse di una memoria europea, come prospettato dalle risoluzioni di aprile 2009 e del settembre 2019 del Parlamento europeo?Il convegno intende affrontare l’uso pubblico e le stratificazioni semantiche di una categoria che ha mutato nel tempo il suo significato. Tra le questioni che intendiamo sollevare sono le differenze tra l’aggettivo totalitario impiegato tra le due guerre e il successivo modello formalizzato di totalitarismo consolidatosi nel corso della guerra fredda, le modalità del suo impiego da parte della storiografia, le critiche emerse tra anni Sessanta e Settanta, il recupero della categoria nel corso degli anni Ottanta e la sua estensione dopo il 1989.Sul piano politico, la categoria può essere considerata costitutiva del nesso tra consenso sociale e militarizzazione che accompagna l’ascesa degli Stati Uniti e la divisione dell’Europa e funge da elemento identitario di un blocco occidentale liberaldemocratico che si definisce antitotalitario e quindi libero e pacifico. D’altra parte essa assume dopo il 1945 una valenza filosofica più generale nella fondazione dei diritti individuali, e si traduce negli anni Cinquanta in un modello idealtipico delle analogie tra le dittature fasciste e il socialismo sovietico.L’interrogativo è se tale polisemia venga compressa entro uno schema duale che sembra perpetuarsi rinnovandosi nella costruzione di una Europa unificata dall’antitotalitarismo dopo il 1989 e poi nel modello universalizzato del sec. XXI dello scontro di civiltà e delle operazioni di polizia internazionale susseguitesi dopo il 1991. Davanti al ritorno della guerra aperta in Europa e alla sua logica dicotomica amico/nemico, nuove semplificazioni potrebbero affacciarsi poggiando su una tradizione già da tempo obsoleta. Una ricostruzione dell’eredità del totalitarismo, largamente impiegato durante la guerra fredda, nel plasmare la lettura dei rapporti internazionali dopo il 1989 sarebbe auspicabile.La Siscalt intende promuovere una ricognizione storica sulle origini e lo sviluppo della categoria, fino a giungere a una prima storicizzazione della sua estensione dopo il 1989. Consapevole delle inevitabili limitazioni di una apertura critica su un tema che ha risvolti globali, l’iniziativa sarà centrata sull’impiego e il significato del totalitarismo per Italia e Germania, due paesi particolarmente rilevanti per la genesi e le dinamiche della categoria sin dai tempi del fascismo.
Il convegno, a carattere internazionale, ha per lingue di lavoro l’italiano e il tedesco; è previsto un servizio di interpretariato simultaneo.
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Il 10 novembre 2022 avrà inizio il ciclo di incontri in lingua inglese "Seminars in International Relations: a Multidisciplinary Approach", organizzato nell'ambito delle attività del Corso di Laurea in Scienze politiche e delle relazioni internazionali, finanziato dal bando CoRI 2020 (Azione B, referente prof. Francesco Asso).
Interviene:
GIUSEPPE TELESCA
European University Institute
Remembering Great Depressions in the Financial Press, 1981-2019: Between Exorcism, Panic, and Lesson Drawing
Introduce:
Manfredi Alberti (Università di Palermo)
Nel maggio del 2021 il Consiglio della Regione Friuli Venezia Giulia ha approvato all’unanimità una legge “per la riabilitazione storica attraverso la restituzione dell’onore dei soldati nati o caduti” nel territorio attuale della Regione “condannati alla fucilazione dai tribunali militari di guerra nel corso della Prima guerra mondiale”. La legge, resasi necessaria per la perdurante assenza di un provvedimento nazionale in tal senso, è stata il frutto di una mobilitazione iniziata molti anni fa nella piccola comunità di Cercivento per ricordare quattro alpini fucilati il 1 luglio del 1916 in quel Comune: mobilitazione che ha progressivamente coinvolto l’opinione pubblica e le forze politiche di tutta la regione. In particolare la legge ha istituito una “Giornata regionale della restituzione dell’onore” da celebrare appunto il 1 luglio di ogni anno, e al tempo stesso ha dato vita a una Consulta storica sulle fucilazioni e decimazioni per l’esempio (nominata su indicazione delle Università di Udine e Trieste e della Presidenza del Consiglio regionale) volta ad approfondire la conoscenza di questi temi e a promuoverne la memoria. Il convegno Non solo Cercivento. Le fucilazioni per l’esempio in Friuli Venezia Giulia durante la Prima guerra mondiale è il primo appuntamento scientifico promosso dalla Consulta e si colloca all’interno di un percorso iniziato sin dalla fine degli anni sessanta da un libro fondamentale come Plotone d’esecuzione di Enzo Forcella e Alberto Monticone, e proseguito poi sino al convegno su L’Italia nella guerra mondiale e i suoi fucilati: quello che (non) sappiamo, tenutosi a Rovereto nel maggio del 2015 e ad altri incontri ancora.
Discussione a partire dai volumi:
Associazione Futura Umanità (a cura di), Enrico Berlinguer e il progetto di un nuovo socialismo. La parola al segretario del Pci (1972-1984) (Bordeaux)
Maurizio Ridolfi (a cura di), Enrico Berlinguer, la storia e le memorie pubbliche (Viella)
Saluti
Salvatore Nicosia
Introduce e coordina
Manfredi Alberti
Intervengono
Michele Figurelli
Alexander Höbel
Maurizio Ridolfi
Il 15 novembre, alle ore 17.30, a Lecce, presso l'Università del Salento, nell’aula 7 dell’edificio 5 del complesso Studium 2000 (via di Valesio), verrà presentato in prima nazionale il libro di Nadia Filippini
“Mai più sole! Contro la violenza sessuale. Una pagina storica del femminismo negli anni Settanta” (Viella 2022).
Il libro ricostruisce una vicenda che ha segnato uno snodo cruciale nella lotta contro la violenza sulle donne e la prima manifestazione femminista in un processo per stupro, a Verona nel 1976, che vede il movimento, d’intesa con la parte civile, chiedere il dibattimento a porte aperte e trasformare il processo in un’azione di denuncia contro la parzialità dei giudici, la vittimizzazione secondaria e la cultura solidale con lo stupro. Il valore emblematico e l’impatto mediatico della vicenda, seguita per la prima volta in diretta anche dalla Rai, portano il tema della violenza di genere al centro del dibattito pubblico e inaugurano una stagione di mobilitazioni e iniziative delle donne, con l’apertura di centri antiviolenza e la modifica del codice Rocco, che ancora derubricava lo stupro come reato contro la morale. La ricca documentazione, per la maggior parte inedita, di cui si è avvalsa la ricerca, ha consentito di mettere in luce le figure delle protagoniste, i contenuti e le sfaccettature di questa battaglia, le sue ripercussioni sociali e politiche, collocandola nel contesto della storia delle donne degli anni Settanta.
Nel corso del seminario, alla presenza dell’autrice, verranno proiettati immagini e video inediti e ci sarà una lettura scenica a cura delle studentesse e degli studenti del DAMS UniSalento. Interverrà il Direttore del Dipartimento di Scienze umane e sociali Mariano Longo; modererà l’incontro Elena Laurenzi.
https://ilikepuglia.it/13/11/2022/unisalento-dal-14-novembre-al-6-dicembre-iniziative-contro-la-violenza-di-genere/
Il Dialogo è promosso dal Comitato di Roma dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano, assieme alla Fondazione Marco Besso, a partire dalla pubblicazione del volume Médias, politique et révolution en 1867. Les échos européens de la bataille de Mentana, (Paris, 2021), curato da P.-M. Delpu, A. Hérisson, V. Robert.
L'incontro è moderato da Andrea Ciampani (Università LUMSA, Roma).
Partecipano Marco De Nicolò (Università di Cassino), Jean-Yves Frétigné (Université de Rouen) e Arthur Hérisson (École française de Rome).
Per partecipare in presenza
prenotazioni@fondazionemarcobesso.net
CHE GENERE DI SPORT?
PROSPETTIVE STORICHE DI LUNGO PERIODO
Convegno della Società italiana delle storiche, Roma 17-19 novembre 2022
Casa internazionale delle donne, Via della Lungara, 19
Orto botanico, Largo Cristina di Svezia 24
17 novembre 2022, h. 15.00-19.00 - Casa internazionale delle donne - Sala Lonzi
Saluti
Raffaella Sarti (Presidente della Società italiana delle storiche)
Francesco Bonini (Presidente della Società italiana di storia dello sport), Storia dello sport: una storiografia in divenire
Francesca Tacchi (Università di Firenze), Storia di genere e storia dello sport: le ragioni di un confronto
Discussione
I sessione – Donne e uomini nella pratica sportiva
Presiede Marina Garbellotti (Università di Verona)
Alessandro Arcangeli (Università di Verona), Per uno sguardo di genere su sport e storia
Deborah Guazzoni (Società Italiana di Storia dello Sport), Sportive: un mito di genere?
Pausa
Francesco Gallo (Società italiana di storia dello sport), Althea Gibson, il diritto di contare. Tennis, razzismo e politica
Intervista a Sara Gama (Juventus F.C., Nazionale A di calcio femminile, AIC, CONI)
Anteprima del documentario di Francesco Gallo Le Dee di Olimpia
Discussione
18 novembre 2022, h. 9.00-13.30 - Orto botanico, Sala dell’Aranciera
II sessione - Sport e politica
Presiede Catia Papa (Università della Tuscia)
Ingrid Runggaldier (Provincia autonoma di Bolzano), “Uscire di casa fu più difficile che scalare la cima”: i primi passi delle donne nella storia dell'alpinismo
Elena Tonezzer (Museo storico del Trentino), Associazionismo sportivo trentino e pedagogia nazionale (1870-1914): lo spazio delle donne
Manuela Maffongelli (Université de Lausanne), Tra applausi e stupore: il primo congresso svizzero di educazione fisica femminile (Lugano 1910)
Discussione
Pausa
Cosmin-Ștefan Dogaru (University of Bucharest), Women’s Participation in Sports Competitions in Interwar Romania. Barriers and Achievements
Gigliola Gori (Università di Urbino Carlo Bo), La contrastata ascesa dello sport femminile negli anni del fascismo
Erminio Fonzo (Università di Salerno), Le questioni di genere nello sport universitario durante il fascismo
Marco Giani (Società italiana di storia dello sport), Attraverso, e dopo Ondina: la lunghissima lotta per l’emancipazione delle sportive italiane
Discussione
18 novembre 2022, h. 15.00-19.00 - Orto botanico, Sala dell’Aranciera
III sessione - Sport e genere: prospettive intersezionali
Presiede Silvia Carraro (Università di Verona)
Sara Bozzoli (Università di Bologna), Monica Giorgi: una biografia politica
Fabrizio Ciocca (Sapienza Università di Roma), Donne musulmane e sport in Occidente
Maylén Bolchinsky Pinsón (CONICET-INHUS-CEHIS, Argentina), Heroes, warriors and patriots. Masculinities around football in times of dictatorship. Argentina 1978
Discussione
Pausa
Viktorija Sukovata (National Karazin University in Ukraine, Kharkiv), Images of Soviet Sportive Women in Painting of Alexander Deineka
Leo Goretti e Sofia Mariconti (Istituto Affari Internazionali, Roma), Impariamo il judo con Vladimir Putin. Potere, virilità e sport nella Russia del XXI secolo
Marlene Hartmann (Technische Universität Chemnitz), Natty or juiced? IPED consumption among men
Discussione
19 novembre 2022, h. 9.00-13.00 - Orto botanico, Sala dell’Aranciera
IV sessione - Lo sport come professione femminile
Presiede Diva Di Nanni (Università di Napoli Federico II)
Nicola Sbetti (Università di Bologna), Le Olimpiadi invernali di Cortina 1956: una prospettiva di genere
Daniele Serapiglia (Universidad Complutense di Madrid), Lo sport e le donne nell’Italia degli anni Ottanta. Il caso del volley
Sara Gama (Juventus F.C., Nazionale A di calcio femminile, AIC, CONI) e Andrea Zannini (Università di Udine), Goal*! Il professionismo femminile nel calcio in Italia
Discussione
Pausa
Tavola rotonda - Quale sport in prospettiva non binaria?
Coordina Francesca Tacchi (Università di Firenze)
Nathalie Bettina Neeser (Universität Basel), Normative aesthetics. An ethnographic research about inclusion and exclusion in Artistic Swimming
Federico Greco (Liceo Frezzi-Beata Angela di Foligno), Gare miste, la frontiera del genere secondo il CIO
Michela Capris (Università di Torino) e Francesca Vitali (Università di Verona), Equità nell’attività fisica e sportiva: sfida al binarismo di genere nello sport
Alice Corte (Storie in Movimento), “Quanto devi desiderare di diventare un campione di tennis se sei disposto a farti tagliare il pene per farcela?” (Renée Richards, medica e tennista, già Richard Raskind)
Discussione
Comitato scientifico: Silvia Carraro, Siglinde Clementi, Diva Di Nanni, Marina Garbellotti, Tiziana Noce, Catia Papa, Raffaella Sarti, Francesca Tacchi
Informazioni: segreteria@societadellestoriche.it;
presidenza.sis@gmail.com
Società italiana delle storiche
presso Casa Internazionale delle Donne
Via della Lungara 19 - 00165 Roma
www.societadellestoriche.it
La SIS è ente accreditato per la formazione e l’aggiornamento docenti ai sensi della D.M. 170/2016 e rilascia un attestato di partecipazione.