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    Convegno Siscalt 2022 – Totalitarismo: usi e abusi di una categoria controversa

    Istituto Italiano di Studi Germanici, Villa Sciarra, Roma Via Calandrelli 25, Roma, Italia

    Il totalitarismo è l’antitesi della democrazia liberale? Può il rifiuto del totalitarismo costituire l’asse di una memoria europea, come prospettato dalle risoluzioni di aprile 2009 e del settembre 2019 del Parlamento europeo?Il convegno intende affrontare l’uso pubblico e le stratificazioni semantiche di una categoria che ha mutato nel tempo il suo significato. Tra le questioni che intendiamo sollevare sono le differenze tra l’aggettivo totalitario impiegato tra le due guerre e il successivo modello formalizzato di totalitarismo consolidatosi nel corso della guerra fredda, le modalità del suo impiego da parte della storiografia, le critiche emerse tra anni Sessanta e Settanta, il recupero della categoria nel corso degli anni Ottanta e la sua estensione dopo il 1989.Sul piano politico, la categoria può essere considerata costitutiva del nesso tra consenso sociale e militarizzazione che accompagna l’ascesa degli Stati Uniti e la divisione dell’Europa e funge da elemento identitario di un blocco occidentale liberaldemocratico che si definisce antitotalitario e quindi libero e pacifico. D’altra parte essa assume dopo il 1945 una valenza filosofica più generale nella fondazione dei diritti individuali, e si traduce negli anni Cinquanta in un modello idealtipico delle analogie tra le dittature fasciste e il socialismo sovietico.L’interrogativo è se tale polisemia venga compressa entro uno schema duale che sembra perpetuarsi rinnovandosi nella costruzione di una Europa unificata dall’antitotalitarismo dopo il 1989 e poi nel modello universalizzato del sec. XXI dello scontro di civiltà e delle operazioni di polizia internazionale susseguitesi dopo il 1991. Davanti al ritorno della guerra aperta in Europa e alla sua logica dicotomica amico/nemico, nuove semplificazioni potrebbero affacciarsi poggiando su una tradizione già da tempo obsoleta. Una ricostruzione dell’eredità del totalitarismo, largamente impiegato durante la guerra fredda, nel plasmare la lettura dei rapporti internazionali dopo il 1989 sarebbe auspicabile.La Siscalt intende promuovere una ricognizione storica sulle origini e lo sviluppo della categoria, fino a giungere a una prima storicizzazione della sua estensione dopo il 1989. Consapevole delle inevitabili limitazioni di una apertura critica su un tema che ha risvolti globali, l’iniziativa sarà centrata sull’impiego e il significato del totalitarismo per Italia e Germania, due paesi particolarmente rilevanti per la genesi e le dinamiche della categoria sin dai tempi del fascismo.

    Il convegno, a carattere internazionale, ha per lingue di lavoro l’italiano e il tedesco; è previsto un servizio di interpretariato simultaneo.

    Remembering Great Depressions in the Financial Press, 1981-2019: Between Exorcism, Panic, and Lesson Drawing

    Dipartimento di Scienze politiche e delle relazioni internazionali DEMS - via Maqueda 324, Palermo, Italia

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    Il 10 novembre 2022 avrà inizio il ciclo di incontri in lingua inglese "Seminars in International Relations: a Multidisciplinary Approach", organizzato nell'ambito delle attività del Corso di Laurea in Scienze politiche e delle relazioni internazionali, finanziato dal bando CoRI 2020 (Azione B, referente prof. Francesco Asso).

    Interviene:
    GIUSEPPE TELESCA
    European University Institute

    Remembering Great Depressions in the Financial Press, 1981-2019: Between Exorcism, Panic, and Lesson Drawing

    Introduce:
    Manfredi Alberti (Università di Palermo)

    Convegno di studi

    Sala del Consiglio, Palazzo di Toppo Wassermann Via Gemona 92, Udine, Italia

    Nel maggio del 2021 il Consiglio della Regione Friuli Venezia Giulia ha approvato all’unanimità una legge “per la riabilitazione storica attraverso la restituzione dell’onore dei soldati nati o caduti” nel territorio attuale della Regione “condannati alla fucilazione dai tribunali militari di guerra nel corso della Prima guerra mondiale”. La legge, resasi necessaria per la perdurante assenza di un provvedimento nazionale in tal senso, è stata il frutto di una mobilitazione iniziata molti anni fa nella piccola comunità di Cercivento per ricordare quattro alpini fucilati il 1 luglio del 1916 in quel Comune: mobilitazione che ha progressivamente coinvolto l’opinione pubblica e le forze politiche di tutta la regione. In particolare la legge ha istituito una “Giornata regionale della restituzione dell’onore” da celebrare appunto il 1 luglio di ogni anno, e al tempo stesso ha dato vita a una Consulta storica sulle fucilazioni e decimazioni per l’esempio (nominata su indicazione delle Università di Udine e Trieste e della Presidenza del Consiglio regionale) volta ad approfondire la conoscenza di questi temi e a promuoverne la memoria. Il convegno Non solo Cercivento. Le fucilazioni per l’esempio in Friuli Venezia Giulia durante la Prima guerra mondiale è il primo appuntamento scientifico promosso dalla Consulta e si colloca all’interno di un percorso iniziato sin dalla fine degli anni sessanta da un libro fondamentale come Plotone d’esecuzione di Enzo Forcella e Alberto Monticone, e proseguito poi sino al convegno su L’Italia nella guerra mondiale e i suoi fucilati: quello che (non) sappiamo, tenutosi a Rovereto nel maggio del 2015 e ad altri incontri ancora.

    ENRICO BERLINGUER A 100 ANNI DALLA NASCITA – Eredità e memorie

    Istituto Gramsci Siciliano - Cantieri culturali alla Zisa via Paolo Gili 4, Palermo, Italia

    Discussione a partire dai volumi:
    Associazione Futura Umanità (a cura di), Enrico Berlinguer e il progetto di un nuovo socialismo. La parola al segretario del Pci (1972-1984) (Bordeaux)
     
    Maurizio Ridolfi (a cura di), Enrico Berlinguer, la storia e le memorie pubbliche (Viella)
     

    Saluti

    Salvatore Nicosia

     

    Introduce e coordina

    Manfredi Alberti

     

    Intervengono

    Michele Figurelli

    Alexander Höbel

    Maurizio Ridolfi

    Mai più sole contro la violenza sessuale!

    Lecce Università del Salento, aula 7, edificio 5 Studium 2000, via di Valesio, Lecce, Italia

    Il 15 novembre, alle ore 17.30, a Lecce, presso l'Università del Salento, nell’aula 7 dell’edificio 5 del complesso Studium 2000 (via di Valesio), verrà presentato in prima nazionale il libro di Nadia Filippini
    “Mai più sole! Contro la violenza sessuale. Una pagina storica del femminismo negli anni Settanta” (Viella 2022).

    Il libro ricostruisce una vicenda che ha segnato uno snodo cruciale nella lotta contro la violenza sulle donne e la prima manifestazione femminista in un processo per stupro, a Verona nel 1976, che vede il movimento, d’intesa con la parte civile, chiedere il dibattimento a porte aperte e trasformare il processo in un’azione di denuncia contro la parzialità dei giudici, la vittimizzazione secondaria e la cultura solidale con lo stupro. Il valore emblematico e l’impatto mediatico della vicenda, seguita per la prima volta in diretta anche dalla Rai, portano il tema della violenza di genere al centro del dibattito pubblico e inaugurano una stagione di mobilitazioni e iniziative delle donne, con l’apertura di centri antiviolenza e la modifica del codice Rocco, che ancora derubricava lo stupro come reato contro la morale. La ricca documentazione, per la maggior parte inedita, di cui si è avvalsa la ricerca, ha consentito di mettere in luce le figure delle protagoniste, i contenuti e le sfaccettature di questa battaglia, le sue ripercussioni sociali e politiche, collocandola nel contesto della storia delle donne degli anni Settanta.
    Nel corso del seminario, alla presenza dell’autrice, verranno proiettati immagini e video inediti e ci sarà una lettura scenica a cura delle studentesse e degli studenti del DAMS UniSalento. Interverrà il Direttore del Dipartimento di Scienze umane e sociali Mariano Longo; modererà l’incontro Elena Laurenzi.
    https://ilikepuglia.it/13/11/2022/unisalento-dal-14-novembre-al-6-dicembre-iniziative-contro-la-violenza-di-genere/

    Dialoghi sul Risorgimento. Roma, cattolicesimo e politica nell’800 europeo: il tornante del 1867

    Fondazione Marco Besso Largo di Torre Argentina 11, Roma, Italia

    Il Dialogo è promosso dal Comitato di Roma dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano, assieme alla Fondazione Marco Besso, a partire dalla pubblicazione del volume Médias, politique et révolution en 1867. Les échos européens de la bataille de Mentana, (Paris, 2021), curato da P.-M. Delpu, A. Hérisson, V. Robert.
    L'incontro è moderato da Andrea Ciampani (Università LUMSA, Roma).
    Partecipano Marco De Nicolò (Università di Cassino), Jean-Yves Frétigné (Université de Rouen) e Arthur Hérisson (École française de Rome).

    Per partecipare in presenza
    prenotazioni@fondazionemarcobesso.net

    Che genere di sport? Prospettive storiche di lungo periodo

    Roma Casa internazionale delle donne (Via della Lungara, 19) - Orto Botanico (Largo Cristina di Svezia, 23a, Roma, Italia

    CHE GENERE DI SPORT?
    PROSPETTIVE STORICHE DI LUNGO PERIODO
    Convegno della Società italiana delle storiche, Roma 17-19 novembre 2022
    Casa internazionale delle donne, Via della Lungara, 19
    Orto botanico, Largo Cristina di Svezia 24

    17 novembre 2022, h. 15.00-19.00 - Casa internazionale delle donne - Sala Lonzi
    Saluti
    Raffaella Sarti (Presidente della Società italiana delle storiche)
    Francesco Bonini (Presidente della Società italiana di storia dello sport), Storia dello sport: una storiografia in divenire
    Francesca Tacchi (Università di Firenze), Storia di genere e storia dello sport: le ragioni di un confronto
    Discussione

    I sessione – Donne e uomini nella pratica sportiva
    Presiede Marina Garbellotti (Università di Verona)
    Alessandro Arcangeli (Università di Verona), Per uno sguardo di genere su sport e storia
    Deborah Guazzoni (Società Italiana di Storia dello Sport), Sportive: un mito di genere?
    Pausa
    Francesco Gallo (Società italiana di storia dello sport), Althea Gibson, il diritto di contare. Tennis, razzismo e politica
    Intervista a Sara Gama (Juventus F.C., Nazionale A di calcio femminile, AIC, CONI)
    Anteprima del documentario di Francesco Gallo Le Dee di Olimpia
    Discussione

    18 novembre 2022, h. 9.00-13.30 - Orto botanico, Sala dell’Aranciera
    II sessione - Sport e politica
    Presiede Catia Papa (Università della Tuscia)
    Ingrid Runggaldier (Provincia autonoma di Bolzano), “Uscire di casa fu più difficile che scalare la cima”: i primi passi delle donne nella storia dell'alpinismo
    Elena Tonezzer (Museo storico del Trentino), Associazionismo sportivo trentino e pedagogia nazionale (1870-1914): lo spazio delle donne
    Manuela Maffongelli (Université de Lausanne), Tra applausi e stupore: il primo congresso svizzero di educazione fisica femminile (Lugano 1910)
    Discussione
    Pausa
    Cosmin-Ștefan Dogaru (University of Bucharest), Women’s Participation in Sports Competitions in Interwar Romania. Barriers and Achievements
    Gigliola Gori (Università di Urbino Carlo Bo), La contrastata ascesa dello sport femminile negli anni del fascismo
    Erminio Fonzo (Università di Salerno), Le questioni di genere nello sport universitario durante il fascismo
    Marco Giani (Società italiana di storia dello sport), Attraverso, e dopo Ondina: la lunghissima lotta per l’emancipazione delle sportive italiane
    Discussione

    18 novembre 2022, h. 15.00-19.00 - Orto botanico, Sala dell’Aranciera
    III sessione - Sport e genere: prospettive intersezionali
    Presiede Silvia Carraro (Università di Verona)
    Sara Bozzoli (Università di Bologna), Monica Giorgi: una biografia politica
    Fabrizio Ciocca (Sapienza Università di Roma), Donne musulmane e sport in Occidente
    Maylén Bolchinsky Pinsón (CONICET-INHUS-CEHIS, Argentina), Heroes, warriors and patriots. Masculinities around football in times of dictatorship. Argentina 1978
    Discussione
    Pausa
    Viktorija Sukovata (National Karazin University in Ukraine, Kharkiv), Images of Soviet Sportive Women in Painting of Alexander Deineka
    Leo Goretti e Sofia Mariconti (Istituto Affari Internazionali, Roma), Impariamo il judo con Vladimir Putin. Potere, virilità e sport nella Russia del XXI secolo
    Marlene Hartmann (Technische Universität Chemnitz), Natty or juiced? IPED consumption among men
    Discussione

    19 novembre 2022, h. 9.00-13.00 - Orto botanico, Sala dell’Aranciera
    IV sessione - Lo sport come professione femminile
    Presiede Diva Di Nanni (Università di Napoli Federico II)
    Nicola Sbetti (Università di Bologna), Le Olimpiadi invernali di Cortina 1956: una prospettiva di genere
    Daniele Serapiglia (Universidad Complutense di Madrid), Lo sport e le donne nell’Italia degli anni Ottanta. Il caso del volley
    Sara Gama (Juventus F.C., Nazionale A di calcio femminile, AIC, CONI) e Andrea Zannini (Università di Udine), Goal*! Il professionismo femminile nel calcio in Italia
    Discussione
    Pausa
    Tavola rotonda - Quale sport in prospettiva non binaria?
    Coordina Francesca Tacchi (Università di Firenze)
    Nathalie Bettina Neeser (Universität Basel), Normative aesthetics. An ethnographic research about inclusion and exclusion in Artistic Swimming
    Federico Greco (Liceo Frezzi-Beata Angela di Foligno), Gare miste, la frontiera del genere secondo il CIO
    Michela Capris (Università di Torino) e Francesca Vitali (Università di Verona), Equità nell’attività fisica e sportiva: sfida al binarismo di genere nello sport
    Alice Corte (Storie in Movimento), “Quanto devi desiderare di diventare un campione di tennis se sei disposto a farti tagliare il pene per farcela?” (Renée Richards, medica e tennista, già Richard Raskind)
    Discussione

    Comitato scientifico: Silvia Carraro, Siglinde Clementi, Diva Di Nanni, Marina Garbellotti, Tiziana Noce, Catia Papa, Raffaella Sarti, Francesca Tacchi
    Informazioni: segreteria@societadellestoriche.it;
    presidenza.sis@gmail.com

    Società italiana delle storiche
    presso Casa Internazionale delle Donne
    Via della Lungara 19 - 00165 Roma
    www.societadellestoriche.it

    La SIS è ente accreditato per la formazione e l’aggiornamento docenti ai sensi della D.M. 170/2016 e rilascia un attestato di partecipazione.

    “Mai più sole” contro la violenza sessuale. Una pagina storica del femminismo degli anni Settanta

    Roma Casa internazionale dell donne - Via della Lungara 19, Roma, Italia

    In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne 2022, la Società italiana delle storiche organizza a Roma, domenica 20 novembre 2022, alle 17.00, presso la Casa internazionale delle donne (Via della Lungara, 19), la presentazione del volume di Nadia Maria Filippini, “Mai più sole” contro la violenza sessuale. Una pagina storica del femminismo degli anni Settanta (Viella, 2022).
    Racconto di una mobilitazione, con lettura di testi, proiezione di immagini ed estratti video inediti a cura di Nadia Maria Filippini.
    Tavola rotonda con Simona Ammerata, Ilaria Boiano, Maria Rosa Cutrufelli, Serena Fredda, Valentina Mira, Paola Stelliferi.
    Introduce e coordina Raffaella Sarti.
    Voci recitanti Silvia Manciati, Francesca Venturi (Arcadia delle 18 lune).

    Il libro ricostruisce una vicenda che ha segnato uno snodo cruciale nella lotta contro la violenza sulle donne intrapresa dal femminismo negli anni Settanta. Fu la prima mobilitazione in un processo per stupro, a Verona nel 1976, che vide il movimento, d’intesa con la parte civile, chiedere il dibattimento a porte aperte, trasformando il processo in un’azione politica contro la parzialità delle istituzioni giudiziarie, la vittimizzazione secondaria e la cultura solidale con lo stupro, fino a chiedere la ricusazione dei giudici per maschilismo, su iniziativa di Tina Lagostena Bassi, al suo esordio in questo ruolo di “avvocata delle donne”. L’enorme impatto mediatico della vicenda, seguita per la prima volta in diretta da tutti i mass media e dalla Rai, il valore emblematico assunto portarono il tema della violenza al centro del dibattito politico, inaugurando una stagione di mobilitazioni e iniziative contro la violenza sessuale, che si concretizzò nell’apertura di centri antiviolenza e nella modifica del codice penale Rocco (che ancora considerava lo stupro come reato contro la morale e non contro la persona), con il varo della nuova legge Norme contro la violenza sessuale (66/1996). La ricca e varia documentazione, per la maggior parte inedita, di cui si è avvalsa la ricerca, ha consentito di mettere in luce le figure delle protagoniste, i contenuti e le sfaccettature di questa battaglia, le sue ripercussioni sociali e politiche, con una particolare attenzione al piano della soggettività e del vissuto delle protagoniste nel contesto della storia delle donne.

    Nadia Maria Filippini, socia fondatrice della SIS, già docente di Storia delle donne presso l’Università di Venezia Ca’ Foscari, ha dedicato le sue ricerche alla storia delle donne, pubblicando, tra l’altro: Generare, partorire, nascere. Dal mondo antico alla provetta (2017); Donne dentro la guerra. Il primo conflitto mondiale in area veneta (2017); Donne sulla scena pubblica. Società e politica in Veneto tra Sette e Ottocento (2006); Maria Pezzè Pascolato (2004), La nascita straordinaria. Tra madre e figlio: la rivoluzione del taglio cesareo (1995).

    Serena Ammerata è attivista del centro antiviolenza Casa delle donne Lucha y Siesta di Roma.
    Ilaria Boiano è avvocata specializzata nella difesa dei diritti delle donne e presta assistenza alle migranti. Ha scritto, fra l’altro, Femminismo e processo penale (2015).
    Maria Rosa Cutrufelli, scrittrice e giornalista femminista, è autrice di numerosi saggi e romanzi, tra i quali si ricordano i recenti Il giudice delle donne (2016), L'isola delle madri (2020), Maria Giudice (2022).
    Federica Sciarelli è giornalista televisiva, conduttrice del programma Chi l’ha visto? Ha scritto, tra l’altro, Tre bravi ragazzi (2006), sulla base degli atti del processo per il massacro del Circeo.
    Valentina Mira, giornalista e scrittrice, nel 2021 ha pubblicato il suo primo romanzo, X, cronaca dello stupro subito dalla protagonista che lo racconta sotto forma di lettera al fratello.
    Raffaella Sarti, docente di Storia moderna e di Storia dei generi presso l’Università di Urbino Carlo Bo e presidente della Società italiana delle storiche, si occupa di storia delle donne e di storia del lavoro domestico.
    Paola Stelliferi, storica e socia della SIS, ha pubblicato Il femminismo a Roma negli anni Settanta. Percorsi, esperienze e memorie dei collettivi di quartiere (BUP, 2015) e altri saggi sui femminismi.

    Tavola rotonda sul libro “Chroniques de l’Europe”

    Ecole Française de Rome Piazza Navona 62, Roma, Italia

    Un'altra storia dell'Europa? Tavola rotonda intorno al libro Chroniques de l’Europe (Paris, CNRS éditions, 2022)
    Saluti di: Laura Pettinaroli (École française de Rome)
    Interventi di : Sonia Bledniak (UMR SIRICE); Bruno Bonomo (Sapienza-Università di Roma); Barbara Curli (Università di Torino); Marie Levant (École française de Rome); Fabrice Virgili (CNRS-UMR SIRICE).

    La violenza contro le donne nella storia: norme, pratiche sociali, emozioni

    Napoli Università di Napoli l'Orientale - Palazzo Corigliano - Piazza San Domenico, 12, Napoli, Italia

    In occasione della giornata del 25.11 per l'eliminazione della violenza contro le donne.Martedì 22 novembre alle ore 12.30, a Napoli, nella Sala conferenze di Palazzo Corigliano (Piazza San Domenico Maggiore, 12), il
    Gender History Research Center e il Centro Unico di garanzia dell'Università di Napoli l'Orientale, con il patrocianio della Società italiana delle storiche, organizzano l'incontro con Laura Schettini (Università di Padova, SIS) sul tema «La violenza contro le donne nella storia: norme, pratiche sociali, emozioni».
    Saluti:
    Emma Imparato (presidente CUG)
    Alessia Rita Farina (rappresentante degli studenti)
    Domenico Rizzo (presidente GHRC)
    Introduce Alessandra Gissi (GHRC, SIS); modera Lea Nocara (vicepresidente CUG, SIS)