Al tornante tra ‘700 e ‘800 si assistette nel continente europeo a una più decisa territorializzazione della sovranità e a un contemporaneo irrigidimento dei confini statali.
Ma lo stato moderno fu davvero l’unico protagonista di questo processo? E la spazialità dell’Europa dell’Ottocento può essere semplicemente interpretata lungo le coordinate tracciate dalle nuove linee confinarie?
Il convegno si propone di dare risposta a queste domande analizzando per un verso i veri e propri processi di confinazione dell’epoca, per un altro, i borderlands europei, intesi come regioni trans-statali, che in modi diversi interagirono con i nuovi confini.
Attraverso un confronto internazionale tra storici, antropologi e geografi, il convegno mira a promuovere un dialogo tra storiografia e border studies, sulla base di un ripensamento della categoria dello spazio.