Il convegno internazionale “Esposizioni Universali in Europa. Attori, pubblici, memorie tra metropoli e colonie, 1851-1939” richiama un fenomeno da tempo oggetto di un rinnovato interesse.
Nel corso del XIX secolo le esposizioni mobilitarono masse enormi di persone, misero in moto operazioni estese ad una scala estremamente più larga di quella espositiva e impegnarono in profondità gli apparati produttivi e i ceti imprenditoriali. Inizialmente analizzate per le importanti conseguenze che comportavano nell’urbanistica delle città che le ospitavano, vengono oggi spesso interpretate come gli antecedenti storici dei processi di globalizzazione, i precursori degli attuali “visual and virtual words”, dei dispositivi pubblicitari e di “vetrinizzazione” delle merci.