Nel ventennio fra le due guerre mondiali, mentre nazionalismi, dittature e protezionismo si affermavano in ogni angolo d’Europa, l’Italia fascista divenne il più importante consumatore di traduzioni al mondo. Autori tedeschi, francesi, russi, danesi, inglesi, ungheresi e americani invasero letteralmente la penisola, mettendo in imbarazzo il regime e i suoi propositi di mperialismo culturale.Su questi temi vertono due volumi: 1)Anna Ferrando, Cacciatori di libri. Gli agenti letterari durante il fascismo, Milano Angeli 2019 2)Stranieri all’ombra del duce. Le traduzioni durante il fascismo, a cura di Anna Ferrando, Milano, FrancoAngeli, 2019.
Ne discutono con l’autrice/curatrice :Elena Cotta Ramusino, Lia Guerra, Elisa Signori e Marina Tesoro