Il 36° incontro de “Le Carte e la Storia. Rivista di storia delle istituzioni” è dedicato a una delle opere più importanti, ma probabilmente meno lette, di Gioacchino Volpe: “Italia moderna”(3 voll. usciti tra il 1943 e il 1952, per complessive 1.500 pagine circa). Si tratta di uno di quei casi in cui un’opera di storia è particolarmente significativa non solo o non tanto per ciò che racconta, ma anche per la sua stessa storia: in questo caso per il fatto che stesura e pubblicazione avvennero a cavallo tra fascismo e democrazia, nonché per la circostanza che ad esserne autore fosse chi era stato uno dei maggiori intellettuali del regime mussoliniano.
Giovanni Belardelli dialogherà del tema con Mirco Carrettieri, moderati da Guido Melis.