Lunedì 2 maggio 2016, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e
contemporanea (Palazzo Mattei di Giove – Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà
presentato il volume L’eco del boato. Storia della strategia della tensione, 1965-
1974 di Mirco Dondi, Laterza, 2016. Ne parlano con l’autore: Miguel Gotor,
Vanessa Roghi. Coordina: Rosanna De Longis.
Le ‘stragi nere’ iniziano il 12 dicembre 1969 con Piazza Fontana e terminano il 4 agosto 1974 con
l’attentato al treno Italicus. Alcuni giorni dopo la bomba di Milano, il settimanale britannico “The
Observer” parlerà di ‘strategia della tensione’, riferendosi non solo alle bombe ma al modo in cui
sono stati strumentalizzati attentati e disordini sociali, chiamando in causa la stampa e i politici.
La stagione dello stragismo, ignota ai Paesi dell’Europa occidentale, ha minato le istituzioni
democratiche e la convivenza sociale dell’Italia, con l’aggravante che in quarant’anni non sono stati
condannati né i mandanti né gran parte degli esecutori. Solo in sede storica si è fatto un po’ di
ordine. Mirco Dondi ricostruisce gli episodi stragisti, soffermandosi in particolare sul loro impatto
immediato.
Mirco Dondi insegna Storia contemporanea all’Università di Bologna, dove dirige anche il Master
di Comunicazione storica. Si è occupato delle violenze nel dopoguerra con La lunga liberazione.
Giustizia e violenza nel dopoguerra italiano (Editori Riuniti 1999). Ha inoltre pubblicato L’Italia
repubblicana: dalle origini alla crisi degli anni Settanta (Archetipo Libri 2007) e I neri e i rossi:
terrorismo violenza e informazione negli anni Settanta (a cura di, Controluce 2008).