UNIVERSÌTÀ DEGLI STUDI DI SALERNO
Dipartimento di Studi Umanistici
Dottorato di Studi letterari, linguistici e storici
Progetto di ricerca Imperi e nazioni tra Atlantico e Mediterraneo dalle Rivoluzioni alla Prima guerra mondiale (1789-1914)
Con il patrocinio della Sissco
21-22 gennaio 2016 – Università di Salerno – Aula Imbucci
La creazione di sub culture politiche e strategie di sopravvivenza simbolica sono comuni nelle società che hanno vissuto momenti drammatici e fratture radicali. Questi meccanismi, spesso presenti quando vengono distrutte comunità politiche o stati, attraverso sconfitte militari, crisi morali, collassi istituzionali, producono una cultura dei vinti che, in maniera più o meno efficace, crea delle identità collettive, rielaborate a seconda delle congiunture storiche: le cause perdute.
I perdenti sviluppano una relazione che mischia il presente e la memoria. Le cause perdute sono rintracciabili in numerose esperienze dell’età contemporanea dalle guerre civili ottocentesche alle vicende dei bianchi russi o dei nazionalisti cinesi nel Novecento. Se non capaci di ribaltare le condizioni politiche e sociali determinate dalla disfatta, rielaborano la loro sconfitta in forme diverse, a volte combinando nostalgia e mitizzazione del passato, in altri casi producendo riflessioni teoriche solide e durature: la costruzione del mito della causa perduta generato dai vinti dopo la fine del conflitto.
Il seminario si concentra su narrazioni che producono strutture retoriche efficaci. Per mantenere un profilo di organicità tra i casi proposti, ma anche per le strette relazioni tra alcune cause perdute e le guerre civili, propone l’esame di esperienze dove la conclusione dei conflitti ha una stretta connessione con lo formazione degli stati moderni, o la loro rifondazione.
I primi casi riguardano alcuni patriottismi monarchici sconfitti nei conflitti ottocenteschi: il legittimismo francese, il carlismo spagnolo e il borbonismo napoletano, che avevano le proprie radici nelle guerre dell’Impero e nei conflitti tra rivoluzione e contro rivoluzione e si rinnovarono poi nello scontro con il liberalismo. Gli altri spostano la prospettiva su movimenti che si formano dopo conflitti civili condizionati dalla presenza di diversi progetti nazionali, come il mito confederato nordamericano e il reducismo messicano, o che intrecciarono le guerre interne con grandi conflitti globali, come nel caso dei banchi russi o dell’Italia dopo la guerra.
ore 14,30 ■ Saluti
Aurelio Tommasetti, Magnifico Rettore Università di Salerno
Pietro Cavallo, responsabile sezione storica Dipartimento Studi Umanistici
Gabriella Corona, co-direttrice Meridiana, Rivista di Storia e Scienze Sociali Rosa
Maria Grillo, Direttore Dipartimento Studi Umanistici
Presentano
Carmine Pinto, Università di Salerno
Pedro Rujula Lopez, Universidad de Zaragoza
ore 15,00 ■ I sessione
Jordi Canal – École des Hautes Études en Sciences Sociales
La larga sombra del conde Chambord y el legitimismo en Francia
Pedro Rújula – Universidad de Saragoza
La legítima causa: los carlistas y la promesa de una reparación histórica
Carmine Pinto – Università di Salerno
La nazione perduta. Gli ultimi borbonici e il patriottismo napoletano
Eduardo Gonzalez Calleja – Universidad Carlos III de Madrid
En el origen de las causas perdidas: la Lost Cause confederada y sus relecturas
Discussant: Aurelio Musi, Università di Salerno
Coordina: Alfonso Conte, Università di Salerno
ore 9,00 ■ II sessione
Massimo De Giuseppe – Università IULM di Milano
Los de abajo y los de arriba. I “vinti” nella costruzione della “Gran familia revolucionaria”.
Antonello Venturi – Università di Pisa
Una sconfitta impossibile: il neo-populismo russo ripensa la rivoluzione (1918-1922)
Angelo Ventrone – Università di Macerata
II fascismo non e una causa perduta. La guerra controrivoluzionaria nell’Italia repubblicana.
Discussant: Paolo Macry, Università di Napoli Federico II
Coordina: Guido Panico, Università di Salerno
ore 11,00 ■ Discussione conclusiva
Coordina: Sebastiano Martelli, Università di Salerno
Partecipa: Andrea Graziosi, ANVUR
Segretario
Silvia Sonetti ssonetti@unisa.it
Segreteria
Alessandro Bonvini
Elio Frescani
Maria Cristina Ingenito
Michele Lacriola
Andrea Marino
Mariangela Palmieri
Il seminario si terrà in italiano e in spagnolo. A coloro che assisteranno verrà rilasciato un attestato di partecipazione.