In Francia, il ritorno al potere di de Gaulle nel 1958 costituì un ineludibile banco di prova per l’attuazione dei Trattati. Nel 1957, i repubblicano-sociali si erano, infatti, opposti alla loro ratifica e lo stesso de Gaulle non aveva celato le sue perplessità. Dopo un periodo di incertezza, il Generale decise di non mettere in discussione la partecipazione francese alle due comunità europee. L’intervento si propone di comprendere quali furono le motivazioni che portarono il Generale e i gollisti a rivedere le loro posizioni sui Trattati, nell’ambito di un ripensamento delle scelte di politica estera e di una più ampia ricostruzione delle strategie politiche golliste e nel contesto di una fase di transizione istituzionale e politica quale quella costituita dalla crisi algerina e dal passaggio tra la IV e la V Repubblica.